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Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio
GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
giovedì 29 febbraio 2024
Umberto Terracini. Un comunista solitario di Claudio Rabaglino (Donzelli)
Umberto Terracini può a buon diritto essere considerato uno dei personaggi più significativi della vicenda politica del Novecento italiano, del quale ha attraversato molti dei momenti più importanti. Per la prima volta, un libro ne ricostruisce per intero la biografia: dagli anni formativi dell’adesione al socialismo alla fondazione dell’«Ordine Nuovo» con Gramsci, Togliatti e Tasca, poi la scissione di Livorno, vissuta da protagonista, e la militanza nel Partito comunista, del quale fu subito un dirigente di spicco. Passato attraverso il carcere, il confino, il doloroso allontanamento dal partito, la guerra e la Resistenza, fino ad approdare alla carica di presidente dell’Assemblea costituente, che gli concesse il privilegio di apporre la sua firma in calce al testo della Costituzione repubblicana. Figura di grande spessore umano e morale, continuò negli anni successivi ad assumere posizioni originali e controcorrente, ad esempio negli anni settanta, quando si oppose con forza alla politica del compromesso storico voluta da Berlinguer, e nel periodo più cupo del terrorismo, durante il quale si distinse per la sua posizione in difesa della vita di Aldo Moro, schierandosi a favore della trattativa con le Brigate rosse per la liberazione del prigioniero. Altrettanti spunti che, come scrive Aldo Agosti nell’introduzione al volume, fanno dell’avventura umana e politica di Terracini «una storia affascinante». Introduzione di Aldo Agosti.
mercoledì 28 febbraio 2024
Corea del Sud. The passenger. Per esploratori del mondo con le illustrazioni Edoardo Massa e Michael Park Jun (Iperborea)
The Passenger è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti. Protagonista di questo volume è la Corea del Sud.
martedì 27 febbraio 2024
La donna della bomba atomica. Storia dimenticata di Leona Woods, la fisica che lavorò con Oppenheimer di Gabriella Greison (Mondadori)
Greison ci consente di rivivere i momenti più elettrizzanti della vicenda, ma anche di compiere un salto in alto, verso gli aspetti spirituali del progetto che, oltre ad aver spostato i confini della natura, ha innescato anche la consapevolezza dell'esistenza dell'intelligenza spirituale, trasformando per sempre il vivere dell'intera umanità.
lunedì 26 febbraio 2024
QUANDO LA POLITICA È VITTIMA DELL’AUTOREFERENZIALITA’ E DELLE AMBIZIONI PERSONALI / INTERVENTO DI MANFREDI DE PASCALIS
Sì, credo proprio che queste siano le parole giuste per descrivere il quadro politico leccese alla vigilia della campagna elettorale per le amministrative di giugno e ciò interessa, purtroppo, tutti gli schieramenti in campo.
Incominciamo dal Centrodestra. Questo non ha ancora trovato
il candidato sindaco unitario - ovviamente lo troveranno perché non potrebbero
mai rinunciare al potere – ma intanto le tre forze politiche che lo compongono
si stanno scontrando su tre figure ipotetiche. La prima è un ex sindaca che
alla veneranda età di ottanta anni crede ancora di essere l’unica soluzione per
una città come Lecce. Probabilmente ritiene che oltre le sue non ci siano altre
esperienze e competenze adeguate non solo dall’altra sponda ma anche nel suo
stesso campo. Ancorata al suo passato dimostra ancora tanta passione per la
“poltrona”. Il secondo è anche lui un ex parlamentare che dopo un periodo di
distacco… “…a volte ritornano”. Il terzo è in palese conflitto di interessi ma
ovviamente per lui non è un problema stante il fulgido esempio fornito da un
ben più illustre predecessore che tanto male ha fatto all’Italia e che “scese
in campo” per difendere le proprie aziende e fu supportato magnificamente da
giornali e televisioni di sua proprietà.
Nel Centrosinistra la situazione non è molto differente.
C’è un sindaco che nel corso del suo mandato ha via via dilapidato buona parte
del grande consenso ricevuto nelle precedenti elezioni. Con la sua supponenza e
scarsa empatia, con il suo decisionismo e scarsa propensione al confronto e al
dialogo, ha saputo disperdere quel credito di cui disponeva. Non contento di
tutto ciò non ha ritenuto opportuno fare con semplicità e oculatezza un passo
indietro rischiando in questo modo di oscurare anche le “cose buone” già fatte.
Basti pensare che una buona scelta quale la realizzazione delle piste ciclabili
è diventata quasi un boomerang dal punto di vista del consenso. A fronte di
tanta autoreferenzialità il partito di maggioranza relativa del Centrosinistra
non è stato in grado di assumere una posizione autonoma diventando succube dei
diktat altrui e si è per giunta prestato a delle elezioni “primarie” ridicole e
farlocche, poco partecipate e financo controproducenti. Ma queste primarie sono
state possibili grazie anche al desiderio di visibilità di un’altra forza
politica dello stesso schieramento che ha creduto in questo modo di raccogliere
un certo dissenso che potrebbe tornargli utile nel corso delle elezioni di
giugno. Senza questa complicità le “primarie” non si sarebbero potute svolgere
con buona pace dei costruttori della possibile futura débâcle elettorale.
Anche la seconda forza politica del Campo progressista ha
rinunciato colpevolmente a svolgere un proprio protagonismo che sarebbe potuto
risultare benefico per la città e per lo stesso schieramento. Anziché
inaugurare un nuovo percorso virtuoso per l’elaborazione di un programma
condiviso, per l’aggregazione di tutte le voci del dissenso e per la
composizione di una coalizione alternativa con un candidato sindaco autorevole
e stimato da tutti, ha preferito rinchiudersi nel proprio recinto rincorrendo
le ambizioni personali di taluni. E in questi comportamenti c’è la risposta
alla grande differenza che si registra tra l’esito delle elezioni nazionali e
di quelle locali. Finché non si sarà in grado di preparare una classe dirigente
adeguata si continuerà a pagare il prezzo di queste logiche prepolitiche e
autoreferenziali.
Per ultimo ci sono poi i piccoli partiti della sinistra radicale che continuano a preferire la sterile testimonianza politica senza riuscire ad incidere minimamente sulla trasformazione della società ed oggi assistiamo anche al sacrifico di un professionista medico stimabile che viene immolato sull’altare del velleitarismo dei negazionisti novax.
La pace è l'unica strada di David Grossman (Mondadori)
David Grossman, da sempre convinto sostenitore di una coesistenza tra Israele e Palestina, non si è mai sottratto dal commentare e analizzare la complessa relazione tra i due popoli.
domenica 25 febbraio 2024
Il nemico di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato di Marzio Breda, Stefano Caretti (Solferino)
L’assassinio di Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924 segna l’inizio della parabola più sanguinosa e totalitaria del fascismo eppure, a cento anni di distanza dai fatti, il caso non appare chiuso in modo definitivo. Tanto che sono nate contese su chi avesse diritto di commemorarlo e fiorite ipotesi revisioniste che hanno relativizzato il ruolo di Mussolini come mandante dell’omicidio, avallando tesi come quella di una Tangentopoli in camicia nera che viene ridimensionata in queste pagine. Il risultato è che sappiamo molto della leggenda di Matteotti ma poco della sua breve eppure intensa parabola di vita: le origini e la famiglia di agrari, la formazione intellettuale, l’imprinting europeo maturato in viaggi di studio (da Vienna a Berlino, da Oxford a Parigi), le sue idee per un socialismo riformista, l’intransigenza e l’integrità etica. E pure il carattere, che fece di lui l’avversario più pericoloso per il duce, come dimostrò la sua denuncia in Parlamento dei brogli elettorali e delle violenze compiute dai fascisti. A ricostruirne la figura a tutto tondo mira questa biografia che, anche sulla scorta di documenti inediti, mette in luce due cose essenziali: com’era l’uomo prima di diventare un martire, nei 39 anni che ha vissuto in maniera appassionata, e come è diventato un simbolo dell’antifascismo. Perché come è stato scritto: «Prima di lui c’era stata l’opposizione al fascismo, ma l’antifascismo come valore, come scelta consapevole e prioritaria nasce solo con l’estate del 1924, nel suo nome».
sabato 24 febbraio 2024
Navalny e Imran Khan, dissidenti a confronto
Mentre l'Occidente piange Navalny, si assicura che l'oppositore del governo militare del Pakistan continui a marcire in galera
Il triste destino di Navalny viene pianto in Occidente e brandito contro quel “pazzo figlio di puttana” di Putin, come da diplomatiche esternazioni di Biden. Parole alle quali lo zar ha risposto dicendo di comprendere l’esternazione, perché motivata dal timore del presidente americano di essere additato come suo amico dal momento che, in precedenza, lo zar aveva detto di preferirlo a Trump perché “più prevedibile”.
Le improvvide esternazioni presidenziali – non utilizzate nemmeno al tempo dell’Unione sovietica – cavalcano l’onda del forte sentimento anti-russo suscitate dal “momento Navalny”. Inutile tornare sulla morte di quest’ultimo, ne abbiamo già scritto, utile invece ricordare come la sua figura sia esaltata perché unico oppositore a un regime dispotico.
GUERRA IN UCRAINA. CHI FA PIÙ DISINFORMAZIONE?
Mikael Valtersson, analista militare ed ex ufficiale delle forze armate svedesi, confronta il modo in cui le notizie dal fronte russo-ucraino vengono riportate dai media occidentali e da quelli russi. In un’epoca in cui si parla tanto di fake news e disinformazione, la risposta potrebbe sembrare scontata. E, invece, la risposta è sorprendente.
CONTINUA QUI SU GIUBBE ROSSE NEWS
De Luca scatenato: "Da Meloni aggressione da stracciarola. Non scappi da dibattito pubblico"
La antena, un film sul potere, la manipolazione, la suggestione. Un’opera visionaria che gioca col dramma e col grottesco, capace di raccontarci qualcosa di molto attuale. Raccontare il potere suggestionante e manipolativo dei media lo si può certo fare in molti modi. Si può ad esempio immaginare un mondo distopico dove tale potere viene portato vicino al suo culmine, dove la popolazione sembra quasi inerte e rassegnata davanti a tale potere. Queste distopie sono quasi sempre immaginate come mondi futuri. Anche se ormai bisogna ammettere con franchezza che tale futuro è quasi divenuto il presente.
CONTINUA QUI SU GIUBBE ROSSE NEWS
venerdì 23 febbraio 2024
TUTTE LE GUERRE DI PUTIN di Mark Galeotti (edizione aggiornata)
A due anni dall'inizio
del tragico conflitto russo-ucraino, vi segnaliamo un libro di recente uscita
che descrive come le strategie militari di Vladimir Putin hanno inesorabilmente
ridisegnato la Russia del XXI secolo e pesantemente condizionato gli assetti
geopolitici europei e mondiali. A scriverlo è Mark Galeotti, uno dei più
accreditati analisti internazionali dello specifico contesto geo-politico.
TUTTE LE GUERRE DI PUTIN
- Dalla Cecenia all’Ucraina di Mark Galeotti (Gremese Editore)
«Galeotti al suo meglio:
sembra un romanzo di spionaggio, ma dispensa migliaia di informazioni preziose
e soprattutto attendibili».
Yuval Weber (Russian
Military and Political Strategy, US Marine Corps University)
«Un resoconto lucido e molto appassionante di
come funziona, dall’interno,il pilastro militare del putinismo». Graeme P. Herd
(George C. Marshall European Center for Security Studies
«Bisogna leggere questo
libro se si vuole conoscere la verità, al di là della propaganda putiniana e
dell’informazione manipolata».
Lawrence Freedman (King’s
College London)
Nella sua prima versione
italiana, aggiornata, il volume di Mark Galeotti TUTTE LE GUERRE DI PUTIN.
Dalla Cecenia all'Ucraina guida i lettori lungo i “sentieri di guerra” di
Vladimir Putin seguendo una ricostruzione dettagliata che getta nuova luce sui
vecchi conflitti e chiarisce in prospettiva le ragioni e i probabili epiloghi
dell’ultimo attacco sferrato dall’Orso russo, attualmente in corso. Galeotti
traccia una minuziosa panoramica dei
conflitti che hanno coinvolto la Russia da quando Putin è salito al potere,
dalla prima guerra cecena alle incursioni militari in Georgia, all’annessione
della Crimea e all’ultima invasione dell’Ucraina. Ma analizza anche, più in
generale, la ricostruzione da parte di Putin della potenza militare russa,
raggiunta anche attraverso il massiccio impiego di mercenari e di spie
disseminate in tutto il mondo. Prima che sul campo, Putin combatte le sue
guerre sul terreno delle informazioni carpite alle potenze occidentali. In
senso più ampio, l’autore ripercorre la ricostruzione del potere militare russo
operata dall’autoritario ex ufficiale del KGB: riformando e riequipaggiando le
forze armate, avvalendosi di milizie mercenarie e facendo ampio ricorso anche
alle strategie della moderna "guerra ibrida" (in primis, la
manipolazione dell'informazione). Ma se nella nuova Guerra Fredda con
l'Occidente Putin si è affidato alla forza militare per espandere la sfera di
influenza russa, Galeotti non ignora i fallimenti tattici e strategici a cui il
Cremlino è andato spesso incontro nella lotta per la supremazia, in particolare
durante l'invasione dell'Ucraina. E nel prevedere i nuovi scenari di questa
guerra, ipotizza anche le future relazioni militari e politiche tra la Russia e
i Paesi vicini, compresa la Cina. Strategie di guerra, armamenti, intelligence
sono, nel libro, alla base di un’analisi che compara i successi e i fallimenti
dell’esercito russo, ma non solo. Avvalendosi di ampie ricerche sul campo e di
numerosi contatti in tutta la Russia, Galeotti dissemina il testo di istantanee
personali dei conflitti e di testimonianze inedite di ufficiali russi in
servizio e in pensione. Il libro è
corredato inoltre da 32 immagini a colori documentate da didascalie e una serie
di utili mappe strategiche. Un’analisi che fotografa passato e presente della
Russia putiniana, gettando uno sguardo ai possibili sviluppi del conflitto
ucraino e al futuro assetto militare della Federazione sullo scacchiere
internazionale. Non c'è momento migliore
per capire come e perché Putin abbia dispiegato le sue forze armate in così
tante guerre. Non c'è autore più adatto a demistificare le capacità militari
della Russia e a suggerire un'idea plausibile di quanto ci riserva il futuro.
Mark Galeotti ,
politologo specializzato nelle questioni militari e di sicurezza della Russia
contemporanea, vanta una carriera che spazia dal mondo accademico alla
consulenza per enti e istituzioni governative. Autore di numerosi saggi e
assiduo commentatore presso i media internazionali, dirige la società Mayak
Intelligence ed è professore onorario presso la School of Slavonic and East
European Studies dello University College di Londra, oltre a collaborare con il
RUSI (Royal United Services Institute), il Council on Geostrategy e l’Istituto
di relazioni internazionali di Praga. È stato direttore del dipartimento di
Storia alla Keele University, dicente di Global Affairs alla New York
University, ricercatore presso il Foreign and Commonwealth Office nonché
visiting professor presso la Rutgers University-Newark (New Jersey),
l’Università Carolina di Praga e l’Istituto statale di Mosca per le relazioni
internazionali. È autore di oltre 25 libri, tra cui L’esercito russo moderno
1992-2016 (2018), A short History of Russia (2021) e The Weaponisation of
Everything: A Field Guide to the New Way of War (2022).
Titolo: Tutte le guerre
di Putin. Dalla Cecenia all’Ucraina
Autore: Mark Galeotti
Pubblicazione originale:
2022, Osprey Publishing
Traduzione dall’inglese:
Francesco Laurenti e Ludovica Maggi
Traduzione di Valentina
Baselli e Silvia Velardi con la collaborazione del team del “Laboratorio
permanente di revisione collaborativa testi sulla/in traduzione” (Iulm e Esit)
Casa editrice: Gremese
Editore
Collana: Dialoghi
Pagine: 400
Formato: Brossura
EAN: 9788866921738
Prezzo: € 27,00
A San Lorenzo con l'ANPI
Sabato 24 febbraio, in qualità di iscritto della sezione San Lorenzo dell'ANPI avrò il piacere e l'onore di presentare il volume Fascisti contro la democrazia, Almirante e Rauti alle radici della destra italiana 1946-1976, pubblicato per i tipi di Einaudi dallo storico Davide Conti, vicepresidente dell'ANPI della Provincia di Roma. La presentazione si svolgerà nei locali della nuova sede della Sezione, la Casa della Socialità in Via dei Volsci 86, un nuovo punto di aggregazione civile e culturale del quartiere, sottratto al degrado e all'incuria dalle associazioni che oggi vi sono insediate per pubblica assegnazione tramite la vittoria di un bando, ossia ANPI San Lorenzo e Atletico San Lorenzo.
Attraverso questo libro importante, che ripercorre un trentennio di fatti e misfatti culminati nella cosiddetta "strategia della tensione", cercheremo di capire come siamo arrivati alla complessa situazione politica italiana di oggi. Puoi averne un assaggio dalla mia intervista all'autore pubblicata integralmente su Left, seguendo questo link.
Sarà con noi anche Marina Pierlorenzi, la nuova Presidente dell'ANPI di Roma.
Ti aspettiamo sabato, alle sei, nella nostra nuova Casa.
giovedì 22 febbraio 2024
Quando il prezzo è “ingiusto”, il mercato è falsato: perchè i ‘Trattori’ hanno ragione
Una premessa è d’obbligo: in linea di principio, le proteste degli agricoltori – e, in generale, del settore primario – non si contrappongono alle istanze ambientaliste e all’agenda Green della Commissione europea. Non c’è conflitto, non c’è polarizzazione. Piuttosto, potrebbe delinearsi una naturale integrazione tra le istanze e le rivendicazioni che provengono dai campi agricoli e dagli allevamenti e le politiche di riconversione energetica e di tutela dell’ambiente. Non si deve quindi strumentalizzare una protesta legittima al fine di inquinarne i pozzi da cui prende vitalità.
Seppur in un contesto profondamente eterogeneo, gli agricoltori europei convergono verso un diffuso malcontento e una profonda insoddisfazione verso le politiche europee del settore, che vengono declinate nella c.dd. PAC, ossia nella Politica Agricola Comune. L’insoddisfazione, peraltro, emerge da una considerazione di contesto: il comparto agricolo è stato relegato ad un ruolo di gregario, marginale, non più per l’appunto “primario”. Il problema è quindi, in primo luogo, culturale.
La nuova Russia di Israel Joshua Singer (Adelphi)
«Singer ci restituisce un quadro vivido e composito, pieno di chiaroscuri, della nascente società sovietica».
mercoledì 21 febbraio 2024
Umano, poco umano. Esercizi spirituali contro l'intelligenza artificiale di Mauro Crippa, Giuseppe Girgenti (PIEMME)
Ciò che è veramente importante per noi tutti non è sapere quanto sia intelligente l'Intelligenza Artificiale, ma i danni che essa può portare alla nostra anima. Certo è che qualcosa di poco umano sta invadendo la nostra vita. E, per contrastarla, il modo migliore è rivolgere lo sguardo non al futuro, ma al passato, con un'incursione ragionata e ben documentata nel mondo classico. Tornare nell'Atene e nella Roma classica è, secondo i due autori di questo libro coraggioso e anticipatorio, un itinerario della mente che ha per destinazione la sapienza degli antichi. A essa dobbiamo attingere per i nuovi esercizi spirituali. L'unico vero sovranismo è quello della mente. Non dobbiamo temere la sostituzione etnica quanto piuttosto la sostituzione tecnica, ovvero la progressiva sottrazione di facoltà e abilità all'uomo in favore di apparati tecnologici, algoritmi e reti neurali. Dell'IA "di frontiera" non sono interessanti le sempre provvisorie acquisizioni, quanto piuttosto i già effettivi sconfinamenti nel santuario della nostra interiorità. Solo la resistenza psicologica e culturale e la forza dei classici della filosofia potranno renderci più forti e in grado (speriamo) di controllare l'IA.
martedì 20 febbraio 2024
La scelta di Sigfrido Ranucci (Bompiani)
La mia compagna di viaggio comincia lentamente a piegare il foglio e alla fine me lo porge. È un airone, un origami bellissimo. “Ne ha bisogno” mi dice. “Lei deve volare alto. Chi vola vede dal cielo ciò che nessuno ha mai visto.
lunedì 19 febbraio 2024
Eminenze grigie. Uomini all'ombra del potere di Lorenzo Castellani (Liberilibri)
La facciata di ogni regime politico è costruita su volti conosciuti, popolari e riconoscibili, ma il nucleo delle decisioni e degli ordini passa da altri circuiti e soprattutto da altri uomini. Questa specie invisibile di potenti decisori è da qualche secolo blandamente riposta sotto l'anonima etichetta di "eminenza grigia", un fascicolo della storia ancora inesplorato, misterioso. Religiosi, banchieri, scienziati, spin doctor, burocrati, giuristi sono tra le figure, spesso appartate e poco note, che hanno orchestrato i momenti politici fondamentali degli ultimi secoli in molti luoghi del mondo. Questo libro racconta le storie di eminenze grigie che hanno informato l'ultimo secolo, ricostruendone le personalità, il contesto, le intuizioni, gli scontri e le alleanze, e mostra come dietro le quinte della politica da palcoscenico vi sia spesso un "deus ex machina" molto più efficace e influente dell'esito di un voto o delle correnti di un partito. Ed è spesso da questi personaggi che passa lo spirito di intere epoche storiche.
domenica 18 febbraio 2024
Streaming revolution. Nuovi protagonisti, evoluzione della concorrenza e prospettive del mercato di Ester Corvi (Flaccovio Dario)
Le piattaforme di video streaming (Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Apple Tv ecc.) sono diventate parte della quotidianità, ma per i protagonisti del mercato è arrivato il momento di fare i conti con vari fattori critici, come il rallentamento del ritmo di crescita degli abbonati, la forte pressione competitiva, la concorrenza dei social media (TikTok) e la saturazione di molti mercati, mentre inseriscono la pubblicità come linea di business. Dopo l'esplosione dei consumi di contenuti video durante la pandemia e il lancio di nuove piattaforme, siamo entrati ora in una fase di riflessione, che anticipa una fase di razionalizzazione e consolidamento. Questo libro illustra come stanno reagendo i maggiori player del mercato, le azioni che stanno mettendo in atto su diversi fronti, i cambiamenti dei modelli di business, le strategie di crescita/diversificazione e le sfide che dovranno affrontare in futuro.
sabato 17 febbraio 2024
45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio di Gianni Oliva (Mondadori)
Gianni Oliva ci costringe, ancora una volta, a guardare alla storia con onestà, facendo luce su quanto i «conti non fatti sul passato» pesino ancora sul presente.
venerdì 16 febbraio 2024
Non è normale. Se è violenza non è amore. È reato di Cathy La Torre (Feltrinelli)
Un “bignami” capace di fornirci gli strumenti necessari per coltivare l’amore senza cercare di compiacere gli altri e annullare noi stessi, e soprattutto per non confonderlo con ciò che è reato. La violenza ha molti volti. Nessuno è accettabile.
giovedì 15 febbraio 2024
Da Hegel a Tik Tok. Metafisica e geopolitica del capitalismo digitale di Giuseppe De Ruvo (EBS PRINT)
Cosa c'entra Hegel con il digitale? Perché TikTok è improvvisamente finito al centro delle dinamiche geopolitiche tra le grandi potenze? Queste sono le domande a cui questo libro cerca di dare una risposta. Internet non è semplicemente un prodotto tecnico, ma è la più incredibile realizzazione di un modo di pensare che caratterizza la metafisica occidentale. Ma, se le nostre vite sono sempre più mediatizzate, allora è su di esse che si svolgeranno i conflitti geopolitici che segneranno i prossimi decenni. Dietro al caso TikTok, infatti, si nascondono tutta una serie di dinamiche culturali, strategiche, tecnologiche e geopolitiche che questo libro si propone di mettere in luce, mostrando come - dietro al social più usato dai giovanissimi - si nascondano interessi concretissimi e decisivi per la corsa al potere globale.
mercoledì 14 febbraio 2024
Le prime gocce della tempesta. Miti, armi e terrore dell'estrema destra globale di Leonardo Bianchi (Solferino)
Leonardo Bianchi indaga sulle reti liquide della nuova Internazionale Nera, perlustra le pieghe più oscure del web inseguendo l’eco della propaganda incendiaria, analizza l’avvento della destra americana di ultima generazione, svela i processi di normalizzazione delle teorie di morte in voga dall’Ungheria di Orbán all’Italia del nazional-sovranismo, indica la minaccia letale che grava sull’Occidente. Perché la tempesta infuria già.
martedì 13 febbraio 2024
Ero roccia ora sono montagna. La mia battaglia per la libertà delle donne in Iran e nel mondo di Nasim Eshqi, Francesca Borghetti (Garzanti)
«Come leggere o andare in bicicletta, anche la libertà è qualcosa che, una volta appresa, non è più possibile disimparare.»
-
“Il capo comunicazione del Monte dei Paschi muore dopo essere precipitato da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena la sera del 6 marzo 2...