Beh quello che sta succedendo a Gaza non può non toccarci nel profondo dell’anima.
L’attacco di Hamas non scaturisce dal nulla, ma è il risultato di qualcosa, qualcosa di incancrenito, che affonda le radici nei decenni passati.
Non dico nulla di nuovo, non ho intenzione di (ri)citare tutte le risoluzioni dell’ ONU, non applicate , come anche la presa di posizione di Gutierrez di pochi giorni fa. E la risposta durissima de governo israeliano.
Non bisogna dimenticare che la striscia di Gaza è un campo di concentramento a cielo aperto e in Cis Giordania vi sono moltissimi insediamenti , abitati da ultra sionisti , illegali sempre secondo le Nazioni Unite, politica incentivata dal governo di Gerusalemme, con una gestione delle risorse, in primis dell’acqua, che penalizza i palestinesi, esacerbandone il malcontento. E ci sono ancora giornalisti che non hanno remore nel dire che Israele non ha un approccio coloniale nei confronti di quelle popolazioni.
Questo non giustifica gli atti barbari, compiuti da Hamas, formazione estremista , che basa il suo consenso, non assoluto, sulla distruzione, a tutt’oggi impossibile e ingiusta, dello stato d’ Israele.
D’altra parte di fronte ai bombardamenti , a tappeto, di una superfice , Gaza appunto, che ha una delle maggiori densità di popolazione del mondo, si impongono delle considerazioni.
La prima è il linguaggio e le argomentazioni di esponenti di prima grandezza del governo israeliano.
Subito mi ha sconvolto la definizione dei palestinesi il ministro della difesa , Galant: animali umani.
Mi sembra molto simile alla parola tedesca “ untermenschen” molto in voga nella Germania di un’ottantina di anni fa, che si traduce con “ subumani”. Non è assolutamente una bella cosa, come non è una bella cosa sentire Nethanyahu , parlare di vendetta, di lotta tra la “Luce” loro e le “ tenebre”, gli avversari, i palestinesi. Citando anche la Sacra Bibbia.
La disumanizzazione del nemico, basata su valori quasi religiosi, permette di bombardare civili, scuole , ospedali.
Hanno perso dignità umana, si può fare di tutto .
Il Sionismo è una forma di nazionalismo . Sentire la parola “vendetta” come il motore della risposta di Israele all’attacco subito, fa rabbrividire. Israele stato che ho sempre considerato democratico, vivacissimo dal punto di vista intellettuale.
Questo è fondamentalismo e non vorrei, che sul sangue di innocenti, donne , bambini, anziani, persone fragili e indifese, ci sia un “ Big Game” come si sarebbe chiamato in passato, in cui giocano attori esterni, e non solo, che ci fanno rischiare un conflitto regionale, di portata molto più grande, che coinvolgerebbe noi europei, tra l’altro.
Dimenticavo una cosa molto importante. Wikileaks pubblicò , credo nel 2006, un documento, segretissimo, in cui si parlava di uffici a Doha, Qatar, uffici di Hamas e dei Talebani, in cui si svolgevano colloqui con Americani e Israeliani.
Con canali di finanziamento che portavano diretti da Tel Aviv ad Hamas, creata, utilizzata, per erodere il consenso di Arafat, accusato di corruzione, certo , ma laico non un fondamentalista.
Da indebolire.
E’ semplicemente scappato tutto di mano.
E tutto ciò ha creato mostri, e non da una parte sola.