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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

giovedì 22 febbraio 2024

Quando il prezzo è “ingiusto”, il mercato è falsato: perchè i ‘Trattori’ hanno ragione

 Una premessa è d’obbligo: in linea di principio, le proteste degli agricoltori – e, in generale, del settore primario – non si contrappongono alle istanze ambientaliste e all’agenda Green della Commissione europea. Non c’è conflitto, non c’è polarizzazione. Piuttosto, potrebbe delinearsi una naturale integrazione tra le istanze e le rivendicazioni che provengono dai campi agricoli e dagli allevamenti e le politiche di riconversione energetica e di tutela dell’ambiente. Non si deve quindi strumentalizzare una protesta legittima al fine di inquinarne i pozzi da cui prende vitalità.

Seppur in un contesto profondamente eterogeneo, gli agricoltori europei convergono verso un diffuso malcontento e una profonda insoddisfazione verso le politiche europee del settore, che vengono declinate nella c.dd. PAC, ossia nella Politica Agricola Comune. L’insoddisfazione, peraltro, emerge da una considerazione di contesto: il comparto agricolo è stato relegato ad un ruolo di gregario, marginale, non più per l’appunto “primario”. Il problema è quindi, in primo luogo, culturale.

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