Dalle prime enciclopedie online a Wikipedia, dalla nascita dell’idea di intelligenza artificiale alle reti neurali, un viaggio affascinante che porta dal tradizionale modello architettonico delle conoscenze ai nuovi oracoli statistici come ChatGPT, guidati da uno dei più noti esperti italiani di culture digitali.
ChatGPT e gli altri sistemi di intelligenza
artificiale generativa, capaci di produrre testi e immagini in risposta a
una richiesta dell’utente, rappresentano in prospettiva una vera e
propria rivoluzione. Probabilmente la terza grande rivoluzione causata
dal digitale, dopo la diffusione del personal computer e dell’idea di
informatica personale e dopo l’esplosione di Internet e dell’accesso
mobile e universale alla rete. Per comprendere il significato e la
portata di questa rivoluzione bisogna collocarla nel contesto di quello
che è stato, da millenni, un sogno dell’umanità: organizzare il sapere
in modo da poterlo trasmettere, recuperare, utilizzare, accrescere nelle
forme di volta in volta più funzionali rispetto ai nostri molteplici e
diversi obiettivi. E bisogna capire le idee e i principi che sono alla
base degli strumenti non solo tecnologici ma anche sociali e culturali
che stiamo creando all’interno del nuovo ecosistema digitale.
Nessun commento:
Posta un commento