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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

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Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

martedì 19 novembre 2024

Ancora sull’incarico conferito da Donald Trump a Robert Kennedy. Intervento di Leonardo Elia

Voglio puntualizzare ed entrare nel merito rispetto al mio intervento di ieri sul blog, riguardo l’incarico conferito da Donald Trump a Robert Kennedy .

Nella nuova amministrazione quest’ultimo sarà a capo dell’agenzia  che gestisce la sanità negli USA.

Perché tanta agitazione anche da noi?

Perché individua nelle ingerenze , chiamiamole pure “ strapotere” dell’industria farmaceutica nella gestione dei programmi sanitari  degli Stati Uniti, e quindi di tutto il mondo occidentale.

Lui vede nei conflitti di interesse che permeano le università, le varie agenzie nazionali, e anche quelle sovranazionali, OMS,  AEFA, quest’ultima dell’Unione Europea , la cause ultime di errate politiche sanitarie.

Sostanzialmente i finanziamenti  per la ricerca , se vengono dalle multinazionali , e da colossi finanziari ,non possono non influenzare l’impostazione che gli stati danno ai loro piani sanitari sul territorio, con ricadute totalizzanti sulla salute pubblica.

Si arriva all’assurdo di “formazione” finanziata dall’industria per tecnici sanitari.

Praticamente si è privatizzato tutto, e questo non può non avere ricadute sul benessere dei cittadini, perché deve prima pensare al benessere finanziario delle società.

Che hanno avuto una perdita in borsa dopo l’incarico di Kennedy.

Che vuole far luce sulle tante opacità della gestione della pandemia covid 19, e quindi anche sulle sue conseguenze sociali.

Per capirci meglio vi racconto una cosa.

Spulciando  in internet ho saputo che la figlia di Mario Draghi ha finanziato con sei milioni di euro, un laboratorio di ricerca.

Guarda , guarda il laboratorio è diretto dal professore con cui io ho fatto l’esame

di “ chimica farmaceutica 1”.

Il professore in questione , grande docente, ricercatore, non si può mettere in discussione.

C’è però rispetto a trent’anni fauna piccola differenza…prima lavorava con finanziamenti pubblici, ora lo fa con denaro privato, e deve seguire le indicazioni dei privati. Scusate se è poco.

Ed è pratica corrente

Sapete come dice un vecchio detto salentino?

“ ci me dae  lu pane lu chiamu tata” tradotto “ chi mi da il pane lo chiamo papà “.

E con il padre bisogna comportarsi bene e si ha difficoltà a dirgli di no.




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