In Libano e Siria sono , letteralmente, esplosi dispositivi cercapersone provocando migliaia di feriti, alcuni gravi, e morti, almeno una decina.
All’inizi si pensava che
tutto ciò fosse dovuto al
surriscaldamento delle batterie, indotto da un hackeraggio, ma vedendole
immagini delle videocamere di sorveglianza di supermercati e vari luoghi
pubblici dove sono avvenuti i i fatti, è subito sembrata un’ipotesi che non
spiegava l’accaduto , sia l’entità del botto ,sia in relazione alle ferite procurate ai
malcapitati.
Secondo Snowden,
ricordate Wikileaks, è molto probabile che sia stata inserita in queste
apparecchiature una piccola quantità di esplosivo, innescata in vario modo.
Sono d’accordo.
Chiaramente tutti pensano ad Israele, anche perché non ha
confermato nulla , come suo costume.
Ho pensato subito
all’omicidio mirato di Yahya Ayyash ,
soprannome “ l’ingegnere”,
brigate Izz al- Din al – Qassam, ricercatissimo dagli israeliani, ucciso
nel 1996, con l’esplosione del suo cellulare.
Ci sono alcune
considerazioni da fare su quanto avvenuto ieri.
Per prima cosa, è stata
violata, e in maniera pesante , la catena di approvvigionamento di Hezbollah,
quindi il loro nemico per
antonomasia si è infiltrato tanto bene, da avere il tempo di inserire in
migliaia di cercapersone una piccola, ma efficace , quantità di esplosivo,
innescato da qualcosa di informatico, che sia un malware o qualche altra
diavoleria.
Non sarà un caso ma ieri
al largo del Libano, ha colato un C 130 H, strapieno di apparecchiature per la guerra
elettronica.
Ora apprendo che le
apparecchiature esplose sono di un’azienda taiwanese, e prodotti in Ungheria.
Ma perché questo, perché
ora.
Alcuni canali israeliani
indipendenti, partono dalla
considerazione che la mobilitazione di massa della milizia sciita libanese si
basa sui cercapersone, che fanno passare molto velocemente i combattenti dalla routine quotidiana, all’emergenza, la
guerra di popolo per intenderci.
Ergo , non solo Hezbollah
ha dimostrato, cosa gravissima, di essere violabile in settori strategici, ma
principalmente ha dovuto subire perdite, sia morti , sia feriti gravi, per
capirci , amputazioni agli arti,
che limitano la sua
capacità di risposta in caso di conflitto.
Da parte di chi?
Indovinate un po’.
Non bisogna dimenticare,
che una parte del governo israeliano vuole iniziare una campagna militare in
Libano e Siria, non essendo riuscito a
“pacificare” Gaza, con la preoccupazione
di avere la peggio , come e di più del 2006, negli scontri con gli sciti, molto
più armati e molto più addestrati di allora.
Senza che questi ultimi
possano più usare il loro sistema di mobilitazione più importante.
Con l’Iran che , vedendo
la loro difficoltà, potrebbe intervenire.
Escalation quindi.
Cosa che hanno sempre
evitato, con grande lungimiranza, non cedendo alle provocazioni Israeliane.
Con l’Europa tutta,
Italia compresa , che beatamente guarda, cullandosi nel sogno bagnato dei due
popoli in due stati.
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