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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

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mercoledì 23 aprile 2025

Iran Iran Iran ... Intervento di Leonardo Elia

Notizia di qualche giorno fa, dopo le (solite) minacce all'Iran, reo di posizioni anti israeliane, antioccidentali, Trump blocca tutto, e inizia colloqui con diplomatici iraniani, in Oman prima e poi a Roma, presente il presidente della Repubblica Islamica.

Agitando il governo di Netanyahu, che preme per un azione militare, aerea, congiunta israelo americana per rallentare e rimandare, a suo dire,  il processo di arricchimento di uranio a scopi civili e militari.

Perché Teheran non vuole la bomba atomica, questa è solo nei sogni malati dei governi estremisti israeliani.

Ma questo stop che significa? 

Per me si evidenzia una spaccatura, una delle spaccature, dell'amministrazione americana, strapiena di iper sionisti, ma anche con qualcuno che ragiona come la Gabbard.

Principalmente perché a Whaschington , c'è la consapevolezza che l'Iran ,ammesso e non concesso che voglia la bomba, sarebbe un boccone troppo grosso, molto più grosso degli obbiettivi perseguiti senza successo da americani, inglesi e israeliani nello Yemen, dove questa "allegra " compagnia di bombardieri, oltre a uccidere civili, cosa di cui purtroppo non si interessano, e distruggere infrastrutture, non è riuscita a limitare gli attacchi missilistici a naviglio  nel mar rosso. L'Iran è molto più potente, enormemente più grande, e qualcuno sa oltreoceano ,  che un tassello, così grosso così importante, di quella che il compianto e preveggente Papa Francesco ha chiamato molti anni fa la "guerra mondiale a pezzi", metterebbe in seria difficoltà gli Usa, coinvolgendoli in una guerra di grande portata, solo per assecondare la parte della politica israeliana più estremista.

 Questo stop and go, go con cambio di direzione , nasce direttamente  dalla crisi economica e sociale americana, con le forze armate che non riescono più a reclutare un numero sufficiente di giovani. Questo spiega il non voler, poter, soddisfare la follia delle lobbies sioniste e proto evangeliche finanziatrici delle campagne elettorali  di tutti i presidenti Usa, che  per esempio spingono nell'appoggio al genocidio dei palestinesi perpetrato dagli israeliani.

Ma c'è anche di più, perché oltre a essere militarmente autolesionista, passare dalle parole ai fatti, attaccare  con Israele l'Iran, porterebbe direttamente gli americani a essere responsabili del blocco del Golfo Persico, con relativo schizzare del prezzo del petrolio. E questo creerebbe grossi problemi economici a Trump, acuirebbe quelli che già ha e gli toglierebbe consenso interno, ma anche gli alienerebbe simpatie di tutti gli alleati.

Cercare di capire come va il mondo, non è disquisire sul sesso degli angeli, ma serve per comprendere le ripercussioni di scelte che ci possono sembrare lontane, possono sembrare lontane a noi soffocati da un mare di stimoli che non servono a nulla, servono solo a distrarci, ma che invece hanno ripercussioni nel nostro quotidiano, oltre a stimolarci a considerare i costi umani che comportano, a risvegliarci un'umanità dormiente , ricordandoci le parole sulla guerra e la sopraffazione sempre ripetute da Papa Francesco, unica voce lucida in un'epoca di barbarie.

Per inciso al messaggio di cordoglio per la morte del papa del presidente israeliano, si contrappone il gelo di Netanyahu, e le prese di posizione non unitarie dei rappresentanti delle comunità israelitiche italiane.

 


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