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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

venerdì 30 maggio 2025

Occidente senza pensiero di Aldo Schiavone (Il Mulino)






















Solo una rivoluzione intellettuale e morale potrà impedire all’Occidente di perdere sé stesso, ricongiungendolo invece alla parte migliore della sua storia. Nel cuore dell’Occidente, in Europa come in America, si è aperto un vuoto di idee senza precedenti, proprio mentre stiamo attraversando un passaggio d’epoca in cui avremmo più che mai bisogno di nuovo pensiero. Di una visione e di una strategia in grado di contrastare chi tenta di trasformare la spinta verso un mondo globalizzato in una inaudita privatizzazione tecnocapitalistica del pianeta, che porterebbe a un tramonto della politica democratica, e a nuove diseguaglianze in campi cruciali per l’avvenire della nostra specie. Ma un risveglio dell’Europa è ancora possibile per rimetterci sulla strada maestra della nostra modernità

Harvard sotto attacco: il rettore Alan Garber diventato eroe - L’editoriale di Corrado Formigli | La7

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Elena Basile - Ucraina e Gaza: le 8 domande senza risposta - OP-ED - L'Antidiplomatico

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Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal - EXODUS - L'Antidiplomatico

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Cosa vuole la Russia. Il colera in Sudan.

Gianni Dragoni: le influenze delle lobby Americane e dell’industria delle armi

Martina Carbonaro, Schlein a Meloni: Facciamo una legge insieme sul femminicidio

I giudici usa bloccano i dazi di Trump

Il presidente di Harvard tra gli applausi: "Venite da tutto il mondo"

L'Europa è il continente che si scalda di più | L'editoriale di Telmo Pievani | Lucy - Sui mondi

Gaza, Lucio Caracciolo: "Israele si sta suicidando, situazione sfuggita di mano"

Mezza Maratona della Memoria .1 Giugno 2025

giovedì 29 maggio 2025

​Referendum sul lavoro, per cosa si vota? Le ragioni del Sì e del no a confronto

LA SCONFITTA DEL FRONTE DEL DISSENSO.

Ep.649 - Trump e il genocidio di Schrödinger

Elena Basile, Contro le due destre per un governo del 99%

Ricciardi a Tajani: “Palestina libera! Voi squallidi complici di un genocidio!”

Napoli, scontri al corteo contro il vertice Nato: i manifestanti forzano il blocco della polizia

31 maggio 2025 – Giornata Mondiale senza Tabacco

Rafah, folla prende d’assalto centro per distribuzione aiuti

LUCIANO CANFORA: "Gli EUROPEISTI nel PANICO vogliono la TERZA GUERRA MONDIALE"

mercoledì 28 maggio 2025

Considerazioni Scomode #11

La situazione politica , in Libia, sembra muoversi! Intervento di Leonardo Elia

 Manifestazioni venerdì  a Tripoli  e in Tripolitania ,enormi, che chiedono le dimissioni del premier Dadaiba (nella foto), riconosciuto da tutto l’occidente, Italia inclusa, ma messo lì, non espressione di volontà popolare, e  pretendono lo smantellamento  delle milizie criminali che lo sostengono. E chiedono di indire finalmente nuove elezioni.

Cerco di procedere con ordine. La situazione politica , congelata , in Libia sembra muoversi.

Non è una rivoluzione “colorata” , la gente è scesa in piazza, per cacciare il governo di Tripoli, che nessuno ha eletto, che si regge sulla presenza di bande criminali, che si finanziano con  il commercio del petrolio esportato nell’illegalità più assoluta. E che gestiscono la tratta di migranti , facendoli vivere in condizioni spaventose.

Tra l'altro le suddette bande hanno incominciato a spararsi tra loro. Segno di debolezza di tutto un sistema.

Quindi governo assolutamente illegittimo che sopravvive attraverso  il finanziamento , suo e delle milizie criminali che lo proteggono.

Tra l'altro ricordate il caso di Al Masri  qualche mese fa? Ricercato dalla Corte Penale Internazionale  per crimini contro l'umanità, torturatore di migranti. Silenzio del governo, putiferio delle opposizioni , finchè Minniti ex ministro dell'interno, lapidario, sentenzia  che si sarebbe dovuto mettere il segreto di stato.

Perché?

Semplicemente perché lo , e con lui tutte le milizie, lo abbiamo finanziato per gestire , da par suo il problema degli schiavi che incanala verso l'Europa, verso di noi.

Le milizie oltre a essere i pretoriani di un leadership  di non eletti, sono anche i nostri referenti nella gestione della immigrazione attraverso il Mediterraneo, anche se sono dei torturatori, degli estorsori, dei banditi a tutti gli effetti.

La transizione democratica, i libici la pretendono attraverso libere elezioni  che dai sondaggi dovrebbero  portare al potere Saif Gheddafi, figlio del Rais, nome impronunciabile in occidente.

Impronunciabile anche perché , se eletto , unificherebbe la Libia, che finirebbe di essere un stato mafioso, accettato e alimentato da noi occidentali in quanto tale. Finirebbe la Libia di essere un burattino nelle nostre mani.

Che insieme al AES, Alleanza degli Stati del Sahel, Mali, Burkina Faso, Niger, forse presto Senegal e Costa D'Avorio, contrastando i terroristi a sud del Sahara, aiuterebbe la lotta , quella reale, legittima, contro la  nuova tratta degli schiavi.

L'Africa agli africani, finalmente, senza doppi standard imposti dagli occidentali, la fine, reale, del colonialismo.

Una fascia dal Mediterraneo, verso sud, che pensa di uscire una volta per tutte dal sottosviluppo, in cui l'unica possibilità data ai giovani è stata sempre offrirsi ai criminali per emigrare in Europa, dove ingrossare le fila di un sottoproletariato servile.

Funzionale al sistema in cui cui noi viviamo.

In tutto questo un governo italiano, come tutti quelli che lo hanno preceduto, silente, che ha puntato sulla pedina sbagliata e che , ha permesso ai Turchi che invece hanno le idee chiare, e si stanno muovendo con grande spregiudicatezza, di tornare in Libia da dove mancavano dal lontano 1911, cacciati proprio da noi.

Il governo italiano si allinea più con gli stati baltici, guerrafondai, e disinteressati al nostro destino, piuttosto che pensare ai nostri interessi , come geografia insegna.

Per concludere invito ad una riflessione.

Non può non essere notato che una protesta importante, che riempie piazze, che pretende di liberarsi dal giogo di milizie criminali, e chiede a gran voce elezioni, tutte in sintonia con ciò che è propugnato dall'occidente dei valori, da noi, passi sotto silenzio della maggior parte della stampa.

Il comportamento della stampa, quando agisce all'unisono è un indicatore degli umori di chi manovra realmente i fenomeni.

Il suo silenzio, colpevole, forse significa il tentativo di congelare ciò che accade, in attesa di elaborare una strategia nuova.

Per contrastare un cambiamento che non può più essere rimandato.




Caracciolo a Otto e mezzo: "Israele verso il suicidio"

TRATTATIVE USA-IRAN (E L'OMBRA DI ISRAELE)

LE (MANCATE) INCHIESTE SU PCI, PDS, FIAT E STAMPA

Caitlin Johnstone: "Mi spiace se può sembrare antisemita, ma penso che sia sbagliato bruciare bambini vivi" - OP-ED - L'Antidiplomatico

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La piazza oscurata di Tripoli è il paradigma della nostra inutilità  - EXODUS - L'Antidiplomatico

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INTERVISTA AL DOTT. GABRIELE PRINZI

Social media e politica. Esperienze, analisi e scenari della nuova comunicazione politica di Claudio Riva (a cura di) edito da UTET

Il volume ha l'obiettivo di ricostruire i nessi principali che definiscono la relazione tra social media e comunicazione politica. Con i...