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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
giovedì 22 maggio 2025
mercoledì 21 maggio 2025
Salviamo il salvabile - intervento di Leonardo Elia
Trump, si sta dissociando da Israele. Per la prima volta un presidente Usa prende le distanze apertamente dal governo di Tel Aviv.
Le pressioni americane già hanno portato al cessate il fuoco a Gaza qualche mese fa,
con lo scambio di ostaggi, ma gli attacchi aerei sono ricominciati con più
forza dopo poche settimane , continuando a uccidere un gran numero di civili
inermi.
Ma ora la situazione è cambiata, e la minaccia di abbandonare Netanyahu e la sua
politica è concreta.
E si vede anche dalla volontà di gestire in prima persona
l’arrivo e la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, ormai ridotta alla
fame.
Come il tirarsi indietro nelle operazioni aeree contro gli
Houti in Yemen, e concordare colloqui tra delegazioni statunitensi e
iraniane in Oman.
In più un viaggio nelle monarchie del golfo, senza il
passaggio, obbligato, primario e preparatorio in Israele.
Chiaramente Donald , da bullo qual è, ha prima minacciato ,
yemeniti , Hamas, iraniani,di conseguenze terrificanti, in caso di opposizione
ai disegni americani, per poi sedersi al tavolo delle trattative.
Più o meno quello che è successo e che ha portato ai
colloqui con la Cina di Ginevra.
Questo accade semplicemente perché Trump, e una parte della sua amministrazione, ha
fatto un rapido calcolo del rapporto costi benefici, rendendosi anche conto,
finalmente, dell’eredità avvelenata lasciata dalle precedenti amministrazioni,
dem ma non solo. E ha licenziato Waltz, segretario alla sicurezza nazionale ,
che rappresentava quelle forze iper fedeli a qualunque follia partorita, dal
governo israeliano, inclusa la guerra a oltranza a Gaza, e l’attacco all’Iran.
Si è reso conto che un’ ostinato lealismo nei confronti di
Israele, esponeva gli Usa a una perdita di credibilità politica , militare, e
anche economica vista la crisi in cui versano gli Usa, e che il presidente sta
cercando di combattere con metodi che definire irrituali,è riduttivo.
Una superpotenza che si ritira dal Mar Rosso, perché rischia
avere le sue portaerei colpite e i suoi
costosissimi aerei abbattuti, da missili lanciati da forze armate di un paese
di pastori.
Costa troppo il supporto a Israele
che è completamente dipendente dagli aiuti americani, dal punto di vista
finanziario e militare. Alcuni affermano che ne è consapevole anche la
potentissima lobby sionista americana. Israele , di fatto ostacola, il disegni
di Trump, in Medio Oriente.
Israele in più è una realtà in crisi, economica, sociale, di
credibilità, visto il cul de sac in cui questo governo di pazzi l’ha cacciata,
con almeno tre fronti militari aperti, da cui Tel Aviv può uscire solo
ammettendo la propria sconfitta.
E l’aria sta cambiando, e lo si vede anche dall’accordo con
l’Arabia Saudita, a margine degli
investimenti promessi da tutte le monarchie del golfo, per lo sviluppo del nucleare civile, cosa che
fa venire l’orticaria, da sempre a tutti
i governi israeliani
Tutte queste mosse servono per favorire la pace e
stabilizzare il Medio Oriente, e
favorire i commerci, per esempio la via
del cotone, pace e stabilizzazione di
un’area essenziale tra l’ Asia e l’Europa, pace e stabilizzazione, che tutti hanno sempre voluto, escluso
Netanyahu, e le amministrazioni neo conservatrici americane.
E che , per inciso , interessa primariamente anche a noi,
nazione mediterranea per eccellenza.
L’atteggiamento dei nostri mass media è significativo però, sembrano essersi dimenticati, di colpo, come
anche le opposizioni, dell’assioma tra antisemitismo, e antisionismo, con buona
pace della senatrice Segre. E’ si stanno accorgendo in ritardo, del genocidio in atto.
E quando i tromboni cambiano musica vuol dire che qualcuno
gli ha passato un nuovo spartito.
L’atteggiamento della stampa da prima serata, è sempre
importante per capire la direzione che ha preso il potere ,quello vero.
martedì 20 maggio 2025
Vent'anni di sovranismo. Dall'euro a Trump di Claudio Borghi Aquilini (Guerini e Associati)
Un’opera essenziale per chi vuole capire come siamo arrivati fin qui e dove stiamo andando, un’opera che scuote certezze e smonta verità ufficiali.