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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

mercoledì 21 maggio 2025

Salviamo il salvabile - intervento di Leonardo Elia

Trump, si sta dissociando da Israele. Per la prima volta un presidente Usa prende le distanze apertamente dal governo di Tel Aviv.

Le pressioni americane già hanno portato  al cessate il fuoco a Gaza qualche mese fa, con lo scambio di ostaggi, ma gli attacchi aerei sono ricominciati con più forza dopo poche settimane , continuando a uccidere un gran numero di civili inermi.

Ma ora la situazione è cambiata, e  la minaccia di abbandonare Netanyahu e la sua politica è concreta.

E si vede anche dalla volontà di gestire in prima persona l’arrivo e la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, ormai ridotta alla fame.

Come il tirarsi indietro nelle operazioni aeree contro gli Houti in Yemen, e concordare colloqui tra delegazioni statunitensi   e iraniane in Oman.

In più un viaggio nelle monarchie del golfo, senza il passaggio, obbligato, primario e preparatorio in Israele.

Chiaramente Donald , da bullo qual è, ha prima minacciato , yemeniti , Hamas, iraniani,di conseguenze terrificanti, in caso di opposizione ai disegni americani, per poi sedersi al tavolo delle trattative.

Più o meno quello che è successo e che ha portato ai colloqui con la Cina di Ginevra.

Questo  accade  semplicemente perché Trump,  e una parte della sua amministrazione, ha fatto un rapido calcolo del rapporto costi benefici, rendendosi anche conto, finalmente, dell’eredità avvelenata lasciata dalle precedenti amministrazioni, dem ma non solo. E ha licenziato Waltz, segretario alla sicurezza nazionale , che rappresentava quelle forze iper fedeli a qualunque follia partorita, dal governo israeliano, inclusa la guerra a oltranza a Gaza, e l’attacco all’Iran.

Si è reso conto che un’ ostinato lealismo nei confronti di Israele, esponeva gli Usa a una perdita di credibilità politica , militare, e anche economica vista la crisi in cui versano gli Usa, e che il presidente sta cercando di combattere con metodi che definire irrituali,è riduttivo.

Una superpotenza che si ritira dal Mar Rosso, perché rischia avere le sue portaerei  colpite e i suoi costosissimi aerei abbattuti, da missili lanciati da forze armate di un paese di pastori.

Costa troppo il supporto  a Israele  che è completamente dipendente dagli aiuti americani, dal punto di vista finanziario e militare. Alcuni affermano che ne è consapevole anche la potentissima lobby sionista americana. Israele , di fatto ostacola, il disegni di Trump, in Medio Oriente.

Israele in più è una realtà in crisi, economica, sociale, di credibilità, visto il cul de sac in cui questo governo di pazzi l’ha cacciata, con almeno tre fronti militari aperti, da cui Tel Aviv può uscire solo ammettendo la propria sconfitta.

E l’aria sta cambiando, e lo si vede anche dall’accordo con l’Arabia Saudita, a margine  degli investimenti promessi da tutte le monarchie del golfo, per  lo sviluppo del nucleare civile, cosa che fa  venire l’orticaria, da sempre a tutti i governi israeliani

Tutte queste mosse servono per favorire la pace e stabilizzare il Medio Oriente,  e favorire i commerci, per esempio la  via del cotone,  pace e stabilizzazione di un’area essenziale tra l’ Asia e l’Europa, pace e stabilizzazione,  che tutti hanno sempre voluto, escluso Netanyahu, e le amministrazioni neo conservatrici americane.

E che , per inciso , interessa primariamente anche a noi, nazione mediterranea per eccellenza.

L’atteggiamento dei nostri mass media  è significativo però,  sembrano essersi dimenticati, di colpo, come anche le opposizioni, dell’assioma tra antisemitismo, e antisionismo, con buona pace della senatrice Segre. E’ si stanno accorgendo  in ritardo, del genocidio in atto.

E quando i tromboni cambiano musica vuol dire che qualcuno gli ha passato un nuovo spartito.

L’atteggiamento della stampa da prima serata, è sempre importante per capire la direzione che ha preso il potere ,quello vero.

 



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