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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

mercoledì 1 novembre 2023

“La Scuola laboratorio di Pace”

Sabato, 4 novembre 2023 a partire dalle 9.30, presso l’Aula A2 della palazzina 6, Studium 2000 Università del Salento, via di Valesio, si terrà il Convegno di formazione e aggiornamento rivolto a tutto il personale scolastico e universitario dal titolo “La Scuola, laboratorio di Pace. Gestire iconflitti, prevenire la guerra. Per una cultura di pace: il ruolo dei luoghi della formazione”.

L’evento è organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) e dalle Organizzazioni sindacali COBAS Puglia e ANIEF Unisalento.

Ha lo scopo di promuovere una cultura di pace, nonviolenta e solidale a fronte delle guerre che infestano l’Europa e il mondo, e si pone anche l’obiettivo di denunciare il processo di militarizzazione dei nostri territori a partire proprio dai luoghi deputati alla formazione delle giovani coscienze, cioè la Scuola e l’Università.

L’idea della scuola e l’università come “laboratorio di pace” affonda in una pratica pedagogica che vede le studentesse e gli studenti al centro di un processo fondamentale di costruzione e trasformazione della realtà, affinché le logiche di guerra possano essere messe definitivamente al bando, nella speranza di edificare un concreto futuro migliore per tuttə.

L’incontro sarà aperto e moderato dalla dott.ssa Silvia Cazzato. I lavori del Convegno procederanno con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università del Salento, Prof. Fabio Pollice, gli interventi della prof.ssa Laura Marchetti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), del prof. Antonio Mazzeo (docente e peace researcher), della prof.ssa Maurizia Pierri ( Unisalento) e del prof. Ezio del Gottardo ( Unisalento). 

Il CESP è riconosciuto dal MIUR come ENTE FORMATORE (D.M. 869/2006 e D.M. 170/2016), dal 2001 svolge attività di aggiornamento e di formazione, con corsi, convegni e pubblicazioni per tutti i lavoratori della scuola pubblica, per cui, in ottemperanza all’art. 64, commi 4, 5 e 7 del CCNL 2006/2009, è previsto l’esonero dal servizio per la partecipazione alle sue iniziative.

Il convegno è aperto a tuttə ed è gratuito.

ANIEF UNISALENTO

CESP

COBAS PUGLIA

 


 

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martedì 31 ottobre 2023

Su Gaza ... Intervento di Leonardo Elia

Beh quello che sta succedendo a Gaza non può non toccarci nel profondo dell’anima.

L’attacco di Hamas non scaturisce dal nulla, ma è il risultato di qualcosa, qualcosa di incancrenito, che affonda le radici nei decenni passati.

Non dico nulla di nuovo, non ho intenzione di (ri)citare tutte le risoluzioni dell’ ONU, non applicate , come anche la presa di posizione di Gutierrez di pochi giorni fa. E la risposta durissima de governo israeliano.

Non bisogna dimenticare che la striscia di Gaza è un campo di concentramento a cielo aperto e in Cis Giordania vi sono moltissimi insediamenti , abitati da ultra sionisti , illegali sempre secondo le Nazioni Unite, politica incentivata dal governo di Gerusalemme, con una gestione delle risorse, in primis dell’acqua, che penalizza i palestinesi, esacerbandone  il malcontento. E ci sono ancora giornalisti che non hanno remore nel dire che Israele non ha un approccio coloniale nei confronti di quelle popolazioni.

Questo non giustifica gli atti barbari, compiuti da Hamas, formazione estremista , che basa il suo consenso, non assoluto, sulla distruzione, a tutt’oggi impossibile e ingiusta, dello stato d’ Israele.

D’altra parte di fronte ai bombardamenti , a tappeto, di una superfice , Gaza appunto, che ha una delle maggiori densità di popolazione del mondo, si impongono delle considerazioni.

La prima è il linguaggio e le argomentazioni di esponenti di prima grandezza del governo israeliano.

Subito mi ha sconvolto la definizione dei palestinesi  il ministro della difesa , Galant: animali umani.

Mi sembra molto simile alla parola tedesca “ untermenschen” molto in voga nella Germania di un’ottantina di anni fa, che si traduce con “ subumani”. Non è assolutamente una bella cosa, come non è una bella cosa sentire Nethanyahu , parlare di vendetta, di lotta tra la “Luce” loro e le “ tenebre”, gli avversari, i palestinesi. Citando anche la Sacra Bibbia.

La disumanizzazione del nemico, basata su valori quasi religiosi, permette di bombardare civili, scuole , ospedali.

Hanno perso dignità umana, si può fare di tutto .

Il Sionismo è una forma di nazionalismo . Sentire la parola “vendetta” come il motore   della risposta  di Israele all’attacco subito, fa rabbrividire. Israele stato che ho sempre considerato democratico, vivacissimo dal punto di vista intellettuale.

Questo è fondamentalismo e non vorrei, che  sul sangue di innocenti, donne , bambini, anziani, persone fragili e indifese, ci sia un “ Big Game” come si sarebbe chiamato in passato, in cui giocano attori esterni, e non solo, che  ci fanno rischiare un conflitto regionale, di portata molto più grande, che coinvolgerebbe noi europei, tra l’altro.

Dimenticavo una cosa molto importante. Wikileaks  pubblicò , credo nel 2006, un documento, segretissimo, in cui si parlava di uffici a Doha, Qatar, uffici di Hamas e dei  Talebani,  in cui si svolgevano colloqui con Americani e Israeliani.

Con canali di finanziamento che portavano diretti da Tel Aviv ad Hamas, creata, utilizzata, per erodere il consenso di Arafat, accusato di corruzione, certo , ma laico  non un fondamentalista.

Da indebolire.

E’ semplicemente scappato tutto di mano.

E tutto ciò ha creato mostri, e non da una parte sola.

 


 

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lunedì 30 ottobre 2023

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La tempesta perfetta. USA e Cina sull'orlo della terza guerra mondiale di Claudio Pagliara

Un saggio potente e illuminante, ricco di aneddoti, intuizioni geopolitiche, piccole e grandi metafore sull’epoca che stiamo vivendo e sui rischi reali di un’autentica apocalisse per il genere umano.

«In Italia pochi comprendono l’importanza che Taiwan riveste nello scontro tra Stati Uniti e Cina per la leadership del XXI secolo. Eppure quest’isola poco più grande della Sicilia, di appena ventitré milioni di abitanti, che produce i microchip più avanzati del mondo ed è circondata da acque dove transitano migliaia di miliardi di dollari di merci all’anno, suo malgrado potrebbe innescare la scintilla della Terza guerra mondiale: la tempesta perfetta ha qui il suo occhio del ciclone».


Tensioni e ripicche commerciali, minacce a mezzo stampa, tentativi di nuove alleanze in corso nello scacchiere internazionale. I venti di guerra si agitano ormai da molti mesi, il conflitto in Ucraina ne è soltanto una manifestazione plastica ma periferica. Stiamo andando incontro a una escalation su scala planetaria? Chi governerà il mondo nei prossimi anni? Il XXI secolo sarà ancora un secolo americano? Gli Stati Uniti, a dispetto delle divisioni politiche, economiche e culturali che sembrano condannarli al declino, hanno ancora la forza di contrastare l’assalto dei regimi autocratici, impegnati a scardinare l’ordine internazionale uscito dalla Seconda guerra mondiale e rimodellarlo a loro favore? Attraverso le storie vissute e raccontate in prima persona, Claudio Pagliara, uno dei volti più noti del giornalismo televisivo, ci porta alla scoperta di cosa sta succedendo alla politica americana sotto la presidenza Biden e alla politica cinese del “timoniere” Xi Jinping. 

 


 

Blur - Song 2 (Official Music Video)

domenica 29 ottobre 2023

MARTI E CONGEDO: “SUBITO UN TAVOLO” I CENTRISTI APRONO AL DIALOGO MRS: “È TEMPO DI SCEGLIERE"

Travaglio racconta la storia di Israele e Palestina

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: nella notte incursione a Gaza con carri armati

L’ultimo drone di Mosca - Notizie dall'Ucraina - Podcast

Storia pettegola di Venezia. Dal corno del doge Falier all'attività spionistica di Casanova: racconti, aneddoti e chiacchiere in laguna di Luca Colferai (Newton Compton Editori)

Viaggi avventurosi, feste sfrenate, scandali, amori segreti e tradimenti: le storie intime dei più famosi personaggi veneziani si intrecciano con le vicende di Venezia dal Medioevo al Novecento, per guardare con occhi diversi una società tutt’altro che conservatrice.


La secolare storia di Venezia non è fatta solo di fiorenti commerci, grandi successi militari ed eccellenze artistiche. Accanto ai fatti più eclatanti, esiste un racconto parallelo sulla vita della città lagunare, fatto di dicerie, pettegolezzi e maldicenze più o meno velenose. velenose. Un viaggio dal Medioevo a oggi, attraverso leciacole più interessanti che hanno fatto capolino nelle cronache veneziane. Dalle disavventure erotiche di Napoleone al colpo di stato “per gelosia” del doge Marin Falier; dalle piccanti storie sulla figlia della Serenissima, Bianca Cappello, alle infinite dicerie intorno alla figura di Pietro Aretino; da Giacomo Casanova spia per il Consiglio dei Dieci fino alle maldicenze messe in giro da Lord Byron: un divertente e affascinante excursus nella cultura e nella storia popolare veneziana. Viaggi avventurosi, feste sfrenate, scandali, amori segreti e tradimenti: le storie intime dei più famosi personaggi veneziani si intrecciano con le vicende di Venezia dal Medioevo al Novecento, per guardare con occhi diversi una società tutt'altro che conservatrice. Tra gli aneddoti: La Prova d'Amore; Informatori a pagamento; Giacomo Casanova: lo spione riluttante; Il poeta delle sporcherie; L'indemoniato Ugo Foscolo; Una terapia d'amore; I tanti ritorni di Gabriele; Le follie della marchesa. 

 


 

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