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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
venerdì 31 gennaio 2025
giovedì 30 gennaio 2025
Ancora Donald ... Ancora Trump ... Intervento di Leonardo Elia
Bellissimo il capello alla Zorro di Melania, che ha permesso alla first lady di non farsi baciare dal marito, e la smorfia di Donald, che buca lo schermo.
Presenza pesantissima del ministro degli esteri indiano,
vedi via del cotone, collegata a doppio
filo con la resurrezione, con qualche difficoltà , dei patti di Abramo,
pacificazione tra monarchie del golfo, con in testa i sauditi,e Israele, che
aprirebbe una via commerciale
alternativa a Suez e al mar Rosso. Luogo di arrivo l’Europa.
Presente anche la
Cina, con funzionario di altissimo livello.
Unione Europea non invitata, inclusa la baronessa.
Dimenticavo , presentissima la Meloni
Tutto il parterre degli “oligarchi” , come li ha chiamati
Biden, e i suoi corifei europei , nuove tecnologie, intelligenza artificiale, finanza.
Prima cosa importante da sottolineare, è che il nuovo
presidente dovrà mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. Mi spiego meglio.
Ho già accennato agli oligarchi, gente ricchissima, suoi
finanziatori, abituati ad accompagnare
il potere, a influenzarlo. Ora Biden mette in guardia da derive possibili
antidemocratiche, considerando che essi, paladini, così dicono , della libertà,
ritengono la democrazia inefficiente, inefficace.
Memoria corta, perché sono stati al suo fianco per tutto il mandato. Il problema grande è che sono
comunque gli alfieri del neoliberismo, che è stata la causa dell’impoverimento,
dell’emarginazione, della crisi sociale , che ha portato tanti voti a Trump,
che ha riempito le sue adunate preelettorali.
Non bisogna dimenticare che questa crisi americana , che è
di tutto l’occidente, è una frattura profondissima, verticale, antropologica
che divide le nostre società.
Agli esclusi si dovrà dare una risposta, pena l’instabilità sociale.
Platea questa fatta da un popolo con una sfiducia profonda nelle istituzioni ,
che non credo si accontenti però solo della volontà , di far piena luce su
misteri americani come la gestione della pandemia, gli omicidi JFK,RFK, Martin
Luther King.
Vedremo se sarà solo fumo negli occhi.
D’altra parte , l’idea
di molti analisti ,che condivido,
è quella del superamento di questo momento di crisi interna e di
egemonia, attraverso un’accelerazione nei settori dove gli Usa, sono più forti,
quello tecnologico e finanziario.
O nei settori dove pensano di esserlo.
Consapevoli delle nuvole che si addensano all’orizzonte del
dollaro, non scalzato, ma avvertito in pericolo come valuta di riferimento
mondiale. E questi cambiamenti monetari, sono stati sempre accompagnati da
guerre. Speriamo proprio che non accada questo.
Vi invito a leggere nel blog gli interventi del prof Forges
Davanzati, illuminanti in merito a questo argomento.
Quindi il neo presidente , sta accelerando su una strada già
tracciata, già utilizzata, dalle amministrazioni dem che lo hanno preceduto, quindi capitalismo
della sorveglianza, utilizzo del debito a fini geopolitici, come mezzo di
ricatto ,pratiche che con la democrazia non hanno nulla a che fare, come il
controllo strettissimo su la comunicazione di ogni tipo, main stream e
piattaforme social.
Sono assolutamente
ipocrite le voci catastrofistiche, sul
pericolo per la democrazia rappresentato dall’amministrazione Trump e dalla
tecno destra che si delinea all’orizzonte, perché questi figuri, gli oligarchi
, hanno lavorato con le amministrazioni dem, , manovrate dai neoconservatori.
Le voci catastrofistiche dovevano levarsi prima , la
direzione , inquietante è già tracciata.
Il mostro , questo Frankenstein sociale e politico, l’ha
creato il neoliberalismo progressista, nato e gestito oltreoceano, ma accettato e utilizzato anche da noi , da chi ci ha governato in
questi ultimi anni.
Solamente ora ha dispiegato le ali, e si vuole scrollare
tutti quegli orpelli, quei formalismi,
che secondo alcuni ne hanno impedito fino ad ora di farsi potere, e non solo di accompagnarlo, di
assecondarlo e di renderlo “solido”.
E di rilanciare
l’egemonia americana, a livello mondiale, e superare la crisi sociale interna,
che è principalmente una crisi di credibilità , uno stato depressivo , una vera e propria patologia sociale.
In più puntare sulla tecnologia, considerandola propria
eccellenza assoluta, nasconde il non
detto, l’inquietudine , della presenza di altri attori che hanno messo a frutto
la globalizzazione, andando oltre la sola manifattura, come la Cina. Perché produce ricerca , aggirando le sanzioni Usa sui
beni tecnologici, come i microprocessori avanzati, e che mette in campo , quando Trump annuncia un
mega investimento in un progetto di intelligenza artificiale, lo Stargate, un
sistema equivalente emesso da Deep
Seek, molto più economico e, a quanto pare, di uguale efficienza . Quella
americana è una scelta che si basa sulla
completa incapacità di analisi dei fenomeni , quindi delle cause del declino,
unita ad un delirio di onnipotenza, tipico del crepuscolo di un potere.
L’area del dissenso, quella vera e consolidata, da anni con
un approccio dubbioso nei confronti dei dem ,a iniziare da quelli nostrani ,
nutrita dalla consapevolezza della
falsità di narrazione, su pandemia, Ucraina, Palestina e via dicendo, falsità
funzionale al perpetuarsi di un’egemonia ormai diventata tossica, non può,
rallegrarsi più di tanto della sconfitta di un nemico, Biden e sodali , perché
l’orizzonte si prospetta cupo, ancora
più cupo, perché in nuovi arrivati, non hanno neanche più il timore di
nascondere le loro derive autoritarie. Autoritarismo distopico.
Le linee guida della
nuova amministrazione sono comunque aggressive, come la volontà di imporre dazi
a chi non produrrà negli Usa, quindi a noi, Europa, area manifatturiera per
eccellenza, che dovrà delocalizzare lì, come stanno facendo industrie tedesche,
e quindi deindustrializzarsi, o ridurre le esportazioni, o rispondere pensando
al proprio interesse, quindi gas russo, (ri)trovare mercati importanti , da cui
siamo stati tagliati fuori per le note ragioni di sudditanza autolesionistica,
orchestrate dall’Unione Europea.
Ci riusciremo?
Nel neoliberismo , l’ egemonia, si declina con modalità economico finanziarie, ma anche con mezzi militari, vanno sempre a
braccetto.
Come in America
Latina. Mettere i Narcos tra le organizzazioni terroristiche, permetterebbe un
approccio militare in Messico che prima
non era pensabile, mandare militari in
Perù, intervenire pesantemente appoggiando tentativi di golpe in Bolivia,
Colombia e principalmente in Venezuela e Cuba, è come rispolverare la dottrina Monroe aggiornandola.
Questo perché la Cina è arrivata lì e si sta radicando.
E sta trasformando un’area, che due anni fa Dario Fabbri
definiva ininfluente dal punto di vista geopolitico, in una linea di scontro,
di contenimento.
E’ un potere in crisi, che non riesce ormai a gestire gli
antagonismi con il “caos creativo” perché non riesce a gestirne le conseguenze,
ma comunque potere è, e sta solo rimodulando la sua azione nei confronti degli
avversari, e degli alleati.
Quindi niente di veramente nuovo sotto il sole, con un
Unione Europea autolesionista come
sempre, il vuoto pneumatico assoluto.
La assoluta nullità , politica, umana, etica ,di capacità
pensante , della classe politica europea ,è funzionale a questo declino del
nostro continente, che dovrebbe utilizzare l’arma della diplomazia, sua
eccellenza storica, per veicolare quello che è per lei un imperativo morale, l’interesse nazionale,
l’interesse delle nazioni che la compongono
ottenibile solo con la pace,
conditio sine qua non , per una giusta
prosperità .
E con un impegno del
nucleo storico dei paesi che hanno fatto l’Europa dopo la tragedia che è stata
la Seconda guerra mondiale per i nostri popoli.
Io comunque quando sento nuove tecnologie, sento puzza di
controllo sociale.
Interesse nazionale va
cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lui vita rifiuta. Scusate
l’utilizzo maldestro di una frase del sommo poeta.
In tutto questo Musk entra a gamba tesa nella politica
europea, appoggiando tutti i partiti anti Unione e di estrema destra , a iniziare dalla Meloni. Non
sconfessato da Trump, sento una certa inquietudine.
Di fronte a tutte l’assertività col “botto” del neo
presidente.
La Russia sta vincendo, sta inesorabilmente avanzando, le
sanzioni non l’hanno fatta collassare economicamente, mentre stanno collassando
noi Europei, forse erano state pensate per quello.
Il suo apparato
militare industriale risponde molto meglio di quello occidentale, come la
nostra maniera di fare la guerra si sta dimostrando obsoleta, basata su una
presunzione di superiorità , assolutamente autoreferenziale.
Che ha portato a morte centinaia di migliaia di giovani in
Ucraina. Abbiamo una responsabilità enorme.
E Putin , lo ha già detto, non tratterà , non congelerà il
conflitto, si muoverà in base ai suoi interessi consolidati sul campo, e non credo che abbia molta paura
di altre sanzioni.
Tra l’altro , le ultime dell’Unione Europea, notizia di
questi giorni, hanno lasciato un
“portone” aperto al GNL russo.
Anche perché , secondo me,
aspetta che cambi qualcosa in Europa, con l’ opinione pubblica generale contraria al proseguimento della guerra in
Ucraina. Lui sta vincendo. Poi il trattato con l’Iran, ha messo in guardia
Israele, dal non fare passi falsi, passi più lunghi della gamba. E gli
americani lo sanno.
Israele, in grave crisi, che non ha cavato un ragno dal
buco, ormai trattata nel mondo da stato
canaglia, da stato parafascista, che ha accettato il primo step della tregua,
consapevole del consolidamento di Hamas che dopo mesi di bombardamenti criminali, permettendo uno scambio di prigionieri
spettacolare, un’operazione mediaticamente perfetta per i palestinesi, che tra
l’altro ostentavano fucili di fabbricazione israeliana, appare più forte e
radicata di prima.
Non sta cavando un ragno dal buco in Libano, perché quando
finiscono gli attacchi aerei, con molte vittime
civili, sul terreno l’esercito israeliano accusa perdite importanti.
Trump ha sbloccato l’invio di bombe da 1 ton antibunker,
poco è, Israele si trova isolata e in crisi profonda, la guerra più lunga della
sua storia.
Con Messico e Colombia che vietano l’atterraggio agli aerei
che riportano a casa gli immigrati clandestini rastrellati nelle città americane , nelle prime retate
volute da Trump .
Quindi il neopresidente inaugura un nuovo modo di uscire
dalla crisi, per me cialtronesco, basato su minacce, bisogna vedere come andrà, perché di sicuro con la Russia,
troverà molte difficoltà . Alcuni analisti dicono però che lo scambio di
prigionieri in Palestina, sia dovuto a sue pressioni .
Poi il rispolverare
gli accordi di Abramo, che ora vedono i
sauditi giustamente dare priorità, per ragioni di stabilità interna, per
accettare Israele , a trovare una via d’uscita per Gaza. Considerando che il
neopresidente prefigura una deportazione dei palestinesi in Egitto e Giordania,
ipotesi che questi due paesi temono, perché li destabilizzerebbe come a suo tempo è successo in Libano.
Notizia di oggi , la Giordania ha ufficializzato la sua
contrarietà. Seguita a ruota dall’Egitto.
Comunque il declino di un impero, inquieta sempre, perché nessuno
può prevederne il percorso e le
conseguenze.. ..
Queste righe l’avevo scritte domenica. In questi giorni c’è
stata la proposta di pace per l’Ucraina, per me fuffa, perché non si può proporre ad uno che vince ,
di congelare il fronte, vedi due Coree, mettendo una forza di pace, che dopo
trenta secondi il ministro degli esteri russo Lavrov, ha detto che se non riconosciuta da
loro, diventerebbe subito un obbiettivo delle forze armate
russe. Putin sta vincendo ed è stato ingannato troppe volte, vedi Minsk 1 e Minsk 2. Il gioco lo detta lui,
anche perché l’Ucraina sta crollando.
Poi Trump sta firmando ordini di rimpatrio di migranti
irregolari, che comunque darebbero
problemi economici ai paesi di provenienza, l’afflusso di valuta americana,
importante, calerebbe molto.
Ha piegato subito la Colombia, che dopo poco tempo ,ha
accettato di far atterrare gli aerei che
trasportavano gli irregolari “rastrellati”, termine pessimo ma aderente, negli
Usa.
Anche l’Honduras si trova in ambasce, non può non accettare
facilmente i suoi cittadini espulsi
dagli Stati Uniti.
Ma il presidente di questo stato del centro America ,ha
ricordato a Trump, che loro ospitano basi americane. Tante le volte!
Forse per i rimpatri forzati che il governatore della California, lo stato degli Usa più popoloso, e con il Pil maggiore, vuole
indire un referendum per staccarsi dall’Unione.
Essendo anche uno stato agricolo importante, la carenza di
manodopera, dei latinos, ne
danneggerebbe l’economia.
Tanto più uno stato
dipende dagli Usa, tanto più Donald, può fare il bullo .
Come diceva Kissinger, “essere nemici degli Usa può essere
pericoloso, esserne amici è fatale”.
Con attori grossi come la Russia , questi atteggiamenti non danno gli effetti desiderati , e lo si
sta vedendo, tant’è che il blocco degli aiuti esteri , Trump lo ha sospeso
anche per l’Ucraina, quindi non si farà la pace, possono continuare a morire.
Ma i problemi si stanno creando e grossi, con la Danimarca,
e tutti gli scandinavi, per la Groenlandia.
Copenaghen , per
difendere la grande isola , vuole aumentare di parecchio le spese militari.
Considerando che tutti i paesi scandinavi, sono sempre stati
alleati fedelissimi degli americani, per capirci, il Nord Stream , è stato
fatto saltare sotto il naso loro,
sapevano tutto, e i servizi danesi hanno spiato per conto della Cia la Merkel.
Una pugnalata alle spalle quella di Trump.
Tra l’altro Bruxelles è in allarme perché sta mostrando
di privilegiare i rapporti con i governi europei, scavalcando
l’Unione.
Ma ancora peggio è il crollo in borsa dei titoli tecnologici
americani, dopo l’annuncio di investimenti miliardari dell’ amministrazione
americana nell’intelligenza artificiale.
Crollo dovuto a sistemi cinesi, enormemente più economici.
Ne ho già parlato. E più di successo.
Con ,notizia di oggi la US Navy, che vieta, ai suoi
dipendenti di utilizzarli.
Alcuni analisti lo chiamano il momento Sputnik, perché , come per lo Sputnik,
l’America si sente superata , la sua
egemonia minacciata.
Come anche dal sistema di telecomunicazioni cinese,a banda velocissima, che compete con
Starlink.
Non sono solo in gioco solo soldi, in gioco è il potere, un
potere globale.
E voler uscire dalla crisi, una crisi strutturale, puntando
tutto in settori, in cui non si ha
l’egemonia come si credeva, è sicuramente un problema.
Questa politica aggressiva , da bullo, da azzardo, al posto
di fermare il multipolarismo, forse ne
accelererà la diffusione.
Allontanerà dall’ Occidente, più che avvicinare.
Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica di Norberto Bobbio (Donzelli)
mercoledì 29 gennaio 2025
martedì 28 gennaio 2025
Ottant’anni fa l’Armata Rossa liberava il campo di concentramento di Aushiwitz- Birkenau. Intervento di Leonardo Elia
Ieri è stato il giorno della memoria, ottant’anni fa l’Armata Rossa , avanzando in territorio tedesco, liberava il campo di concentramento di Aushiwitz- Birkenau, in Slesia, attualmente Polonia, e spalancava le porte , finalmente , sull’orrore.
Un’orrore che si
presentava in tutta la sua modernità , figlio dei nostri tempi.
L’antisemitismo è stato , inutile nasconderlo, un corso
d’acqua carsico , che talvolta emerge ,presente
nella storia europea, dall’età moderna in poi.
Gli eccidi che seguirono la presa di Gerusalemme, nella
prima crociata, non hanno nulla a che fare con l’antisemitismo, perché all’epoca , si tagliava la gola a tutti, infedeli, ebrei, eretici.
Il fattore unificante delle società era la religione, e in
suo nome si potevano compiere le peggiori efferatezze.
Iniziamo però con i distinguo, sennò non sarebbero “dialoghi scomodi”
Primo , i regni musulmani erano molto più tolleranti dei
cristiani. Quando i “marranos” ebrei, e i “moros” , arabi, furono cacciati, se
non convertiti, dal Regno di Spagna, riunito dai cattolicissimi sovrani Alfonso
d’Aragona, e Isabella di Castiglia, gli Ebrei , andarono nell’impero ottomano,
diventando ebrei Sefarditi, da Safar (Spagna), e parlavano spagnolo
rinascimentale. Accettati , dovevano pagare una tassa, come i cristiani.
Secondo luogo, uno può parlare di stragi medioevali, ma i
massacri di civili che ci sono stati, con un crescendo impressionante, nei
conflitti degli ultimi 150 anni, non sono assolutamente paragonabili, in
termini quantitativi, ma anche in termini qualitativi , perché non tutte le
comunità subivano lo stesso destino.
Arriviamo al punto, l’antisemitismo ha raggiunto il suo apice con la shoah.
Le comunità israelitiche avevano la caratteristica di essere
dei nuclei con dinamiche proprie, per
esempio per ragioni religiose tutti i
bimbi imparavano a leggere e a scrivere.
Si capisce così come , spesso erano occupati da ebrei posti di rilievo ,in tutta l’Europa centro-
orientale.
Il problema arriva quando compare, dopo la rivoluzione
francese, lo stato nazionale, che è lo stato che si identifica con un popolo.
Gli imperi erano un miscellanea di popoli, armonizzati da uno che era l’egemone della comunità. Nel
parlamento asburgico si parlavano, credo, 26 lingue differenti.
I dolori iniziarono quando i nazionalismi, pretesero lo
stato identitario. Che tra l’altro non poteva non collidere con altri stati
identitari, producendo guerre che non
erano guerre solo tra stati , erano guerre tra popoli.
Questo ,apparire, più che essere veramente, “diversi”, ha sempre esposto gli ebrei alle
diffidenze altrui, e quindi all’attribuzione in tempi di crisi, di colpe
collettive.
Una enorme ca**ata è stata “i protocolli dei savi di Sion” ,
che parla di una cupola ebraica, che manovra per raccogliere, da dietro le
quinte, più denaro e potere possibile. Completa di documentazione, chiaramente, tarocca.
Che dire, grande popolarità, anche in occidente,
prima di rendersi conto che tutto era una macchinazione dell’Okhrana , la
polizia segreta zarista, che in questo modo cercava di deviare su questa comunità il malcontento della
popolazione .
Stesso discorso per l’affaire Dreyfuss, ufficiale ebreo,
vittima di un processo farsa, accusato, di essere una spia per conto dei
tedeschi, che nel 1870 avevano sconfitto
pesantemente l’esercito di Napoleone III.
Chiaramente riabilitato, dopo essersi fatto qualche anno di
reclusione nel tremendo penitenziario di La Cayenna.
Antisemitismo figlio dei nazionalismi, come dice Nietszche .
E veniamo al 1919. E arriviamo alle radici prossime della
Shoah.
Finisce la Prima guerra mondiale, finiscono gli imperi,
escluso quello inglese, in un’ Europa
sfiancata e indebolita.
I vinti vengono penalizzati pesantemente, specialmente la
Germania, che viene privata delle colonie, ha un territorio ridotto, per
permettere la creazione della Polonia, e di altri stati nazionali. Fortemente
nazionalisti anche loro.
In più la Germania ,
rullo compressore militare per tutto l’800, quando si era arresa nel 1918, si
trovava ancora in territorio avversario. E la causa del suo collasso , era
stato il cedimento sociale ,prima che militare. Dovuto anche alla forza dei
movimenti socialisti tra la sua popolazione. Non dimentichiamo che il primo partito
socialista del mondo è tedesco. Quello che l’attuale dirigenza SPD ha ridotto
ai minimi termini.
Quindi ci vuole un capro espiatorio. Chi meglio degli ebrei,
spesso assimilati ai socialisti, anarchici e comunisti, agli Spartachisti , ai marxisti. E molti ebrei, come Trotskii, , avevano fatto la rivoluzione
russa. Per capire Trotskii su tutti, che organizzando l’Armata Rossa, aveva salvato l’Unione Sovietica in fasce
dall’aggressione degli eserciti alleati e polacco, durante la guerra civile.
Questi movimenti organizzarono in Germania rivolte, represse nel sangue dai
Freikorps, gruppi paramilitari , che poi
confluirono nel partito nazista.
Perché , c’era uno
spettro che si aggirava per l’Europa, ed era la rivoluzione bolscevica, che
diventava, un modello per le masse sfiancate dalla guerra.
Nell’esercito imperiale tedesco, come austroungarico,
prestavano servizio, anche decorati ,molti ebrei.
La shoah , ha un precedente inquitante. Tra il 1915 e il
1916, nell’impero ottomano , un gruppo di giovani ufficiali , che appartenevano
al movimento dei Giovani Turchi, deportò, eliminò , milioni di armeni,
colpevoli di essere considerati collaborazionisti con potenze estere(Russia).
Quindi impero multietnico in disfacimento, nazionalismo,
accusa di operare per potenze straniere.
Tornando alla Germania, frustrazione per la sconfitta, crisi
economica acuita dai debiti di guerra, scaricati sui vinti, chi meglio degli
ebrei da rappresentare come i parassiti che si arricchiscono sulle sofferenze
del popolo, del popolo tedesco.
Chi può interpretare meglio questa idea, di un partito
di destra, visceralmente nazionalista, di un nazionalismo alimentato da una
frustrazione abissale, come abissale era
la crisi economica che subivano la maggior parte dei tedeschi. Finanziato
però da tutti, grandi imprese, che
comunque si arricchivano, banche internazionali, anglo americane, che
appoggiavano l’ascesa dei fascismi
europei in chiave anticomunista, perché il contagio comunista faceva più paura a questa gente, di quello che c’era scritto nel Mein Kampf.
Quando ,il caporale austriaco , prende il potere, in Germania, tutti pensavano di poterlo gestire, ma il
furbacchione, con leggi speciali incomincia a mettere in pratica quello che
aveva scritto .
Eliminazione per purificare la razza, di tutti i portatori
di handicap, eliminazione delle persone
di colore, che venivano dalle colonie,
eliminazione , fisica, degli oppositori di sinistra, socialisti comunisti
anarchici,
e persecuzione degli ebrei. In Europa e Usa, grande
apprezzamento per Hitler, Churchill, non lo amava, ma più per ragioni
geopolitiche che altro, mentre stimava Mussolini.
Una mia insegnante, dell’università di Rostock, mi
raccontava del padre, scomparso nel 1935, socialista, di cui non si è trovato
neanche il corpo.
E le banche anglosassoni finanziavano anche il riarmo,
perché serviva per ”contenere”, l’ Unione sovietica . Una vera ossessione.
Politiche violentissime, palesemente razziste, antisemite,
venivano glissate, perché l’ anticomunismo era più importante.
Ed è il comune
denominatore del “Secolo breve” come si intitola il magnifico libro di Eric Hobswbawm,
che invito a leggere con attenzione.
Quindi la guerra finisce, con i suoi milioni di perseguitati
, con i milioni di assassinii , con le sue barbarie, le sue efferatezze, e , a
questo punto , l’antisemitismo compare, come valore assoluto.
Hanno finanziato in
chiave anticomunista i nazisti, li hanno accettati , e degli omicidi di massa
si ricordano solo ora.
La Shoah diventa un problema tedesco, solo tedesco.
Per me andrebbe de-germanizzata. Mi spiego meglio. le responsabilità tedesche
sono enormi.
I tedeschi su un terreno fertile europeo hanno offerto, un
apparato tecno burocratico perfetto, il migliore che la storia umana ricordi,
tanto perfetto che il suo modello viene utilizzato fino ad oggi , non solo
dalle amministrazioni , ma anche dalle multinazionali.
Vedetevi su you tube,
qualche minuto del processo di Gerusalemme ad Adolf Eichmann, quello della
“banalità del male” della Arendt, se non vi sembra un linguaggio e una postura
, da funzionario di grande azienda privata, da “aziendalista”.
E in più , essendo la Germania, la patria dei pensatori più
significativi europei degli ultimi secoli, ha offerto anche una struttura teorica, basata sul razzismo
scientifico, studi in gran voga anche nel mondo anglosassone
dalla fine dell’800, su cui si basa il suprematismo ,europeo.
Il salto di qualità
lo hanno dato i tedeschi, ma, spesso il lavoro sporco lo facevano i
collaborazionisti di mezza Europa, occupata. i francesi, i baltici ,
entusiasti, nell’aiutare in questa infamia i nazisti, anche noi italiani, i
polacchi, che hanno sentito il dovere di perseguire chi dava qualche responsabilità della Shoah alla
Polonia. Ma anche bosniaci, croati, ungheresi ,rumeni. Tutti.
Per non parlare degli ucraini, che avevano una divisione SS
tutta per loro, la Galizien, la peggiore la più crudele, protagonista della
uccisione e deportazione di migliaia di ebrei, e anche polacchi, in Ucraina
occidentale.
Al loro leader , Stepan Bandera , Zelenskij inaugura monumenti, con presenti graditi ospiti politici occidentali
La responsabilità alla Germania, gli altri rimuovono, tutti insieme
oggi ad Aushwitz, esclusa la Russia , che ha liberato il campo, e la gente che
stava morendo lì dentro. Unico stato , erede dell’unico stato , totalmente non
antisemita.
L’antisemitismo
quindi come una foglia di fico, strumento per congelare qualunque
elaborazione della colpa , da parte della Germania, farla vivere in una
dimensione post storica , renderla inoffensiva,
asservita, ad interessi egemonici esterni. Perché non tutto va buttato della storia
tedesca, perché le deviazioni vanno prevenute, comprendendone le radici. In
costituzione la Germania , ha anche come fattore fondante lo stato di Israele.
Per questo , viene tacciato di essere antisemita chiunque
critichi la politica criminale, genocida, fascista, dell’attuale governo
israeliano, mosso da un sionismo viscerale ed imperialistico, prodotto dei
nazionalismi europei della prima metà del ‘900.
Sono messe a tacere tutte le voci, anche delle comunità ebraiche , che differenziano l’antisemitismo dall’antisionismo.
Ipocrisia strumento
di interessi politici , e torniamo al potere della narrazione, di una
narrazione che indirizza il consenso, e spegne la dialettica, la discussione
che ci fa crescere tutti.
Fotografare la Shoah. Comprendere le immagini della distruzione degli ebrei di Laura Fontana (Einaudi)
Un’analisi, che ancora mancava, sulle modalità con cui la Shoah è stata rappresentata e interpretata attraverso le fotografie.
lunedì 27 gennaio 2025
Guasto è il mondo di Tony Judt (Mondadori)
C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modo di vivere. Per decenni abbiamo trasformato in virtù il perseguimento dell’interess...
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La recente, amara denuncia della tennista Aryna Sabalenka non è una semplice nota a margine nella cronaca sportiva. È il sintomo lancinante ...



