Ieri è stato il giorno della memoria, ottant’anni fa l’Armata Rossa , avanzando in territorio tedesco, liberava il campo di concentramento di Aushiwitz- Birkenau, in Slesia, attualmente Polonia, e spalancava le porte , finalmente , sull’orrore.
Un’orrore che si
presentava in tutta la sua modernità , figlio dei nostri tempi.
L’antisemitismo è stato , inutile nasconderlo, un corso
d’acqua carsico , che talvolta emerge ,presente
nella storia europea, dall’età moderna in poi.
Gli eccidi che seguirono la presa di Gerusalemme, nella
prima crociata, non hanno nulla a che fare con l’antisemitismo, perché all’epoca , si tagliava la gola a tutti, infedeli, ebrei, eretici.
Il fattore unificante delle società era la religione, e in
suo nome si potevano compiere le peggiori efferatezze.
Iniziamo però con i distinguo, sennò non sarebbero “dialoghi scomodi”
Primo , i regni musulmani erano molto più tolleranti dei
cristiani. Quando i “marranos” ebrei, e i “moros” , arabi, furono cacciati, se
non convertiti, dal Regno di Spagna, riunito dai cattolicissimi sovrani Alfonso
d’Aragona, e Isabella di Castiglia, gli Ebrei , andarono nell’impero ottomano,
diventando ebrei Sefarditi, da Safar (Spagna), e parlavano spagnolo
rinascimentale. Accettati , dovevano pagare una tassa, come i cristiani.
Secondo luogo, uno può parlare di stragi medioevali, ma i
massacri di civili che ci sono stati, con un crescendo impressionante, nei
conflitti degli ultimi 150 anni, non sono assolutamente paragonabili, in
termini quantitativi, ma anche in termini qualitativi , perché non tutte le
comunità subivano lo stesso destino.
Arriviamo al punto, l’antisemitismo ha raggiunto il suo apice con la shoah.
Le comunità israelitiche avevano la caratteristica di essere
dei nuclei con dinamiche proprie, per
esempio per ragioni religiose tutti i
bimbi imparavano a leggere e a scrivere.
Si capisce così come , spesso erano occupati da ebrei posti di rilievo ,in tutta l’Europa centro-
orientale.
Il problema arriva quando compare, dopo la rivoluzione
francese, lo stato nazionale, che è lo stato che si identifica con un popolo.
Gli imperi erano un miscellanea di popoli, armonizzati da uno che era l’egemone della comunità. Nel
parlamento asburgico si parlavano, credo, 26 lingue differenti.
I dolori iniziarono quando i nazionalismi, pretesero lo
stato identitario. Che tra l’altro non poteva non collidere con altri stati
identitari, producendo guerre che non
erano guerre solo tra stati , erano guerre tra popoli.
Questo ,apparire, più che essere veramente, “diversi”, ha sempre esposto gli ebrei alle
diffidenze altrui, e quindi all’attribuzione in tempi di crisi, di colpe
collettive.
Una enorme ca**ata è stata “i protocolli dei savi di Sion” ,
che parla di una cupola ebraica, che manovra per raccogliere, da dietro le
quinte, più denaro e potere possibile. Completa di documentazione, chiaramente, tarocca.
Che dire, grande popolarità, anche in occidente,
prima di rendersi conto che tutto era una macchinazione dell’Okhrana , la
polizia segreta zarista, che in questo modo cercava di deviare su questa comunità il malcontento della
popolazione .
Stesso discorso per l’affaire Dreyfuss, ufficiale ebreo,
vittima di un processo farsa, accusato, di essere una spia per conto dei
tedeschi, che nel 1870 avevano sconfitto
pesantemente l’esercito di Napoleone III.
Chiaramente riabilitato, dopo essersi fatto qualche anno di
reclusione nel tremendo penitenziario di La Cayenna.
Antisemitismo figlio dei nazionalismi, come dice Nietszche .
E veniamo al 1919. E arriviamo alle radici prossime della
Shoah.
Finisce la Prima guerra mondiale, finiscono gli imperi,
escluso quello inglese, in un’ Europa
sfiancata e indebolita.
I vinti vengono penalizzati pesantemente, specialmente la
Germania, che viene privata delle colonie, ha un territorio ridotto, per
permettere la creazione della Polonia, e di altri stati nazionali. Fortemente
nazionalisti anche loro.
In più la Germania ,
rullo compressore militare per tutto l’800, quando si era arresa nel 1918, si
trovava ancora in territorio avversario. E la causa del suo collasso , era
stato il cedimento sociale ,prima che militare. Dovuto anche alla forza dei
movimenti socialisti tra la sua popolazione. Non dimentichiamo che il primo partito
socialista del mondo è tedesco. Quello che l’attuale dirigenza SPD ha ridotto
ai minimi termini.
Quindi ci vuole un capro espiatorio. Chi meglio degli ebrei,
spesso assimilati ai socialisti, anarchici e comunisti, agli Spartachisti , ai marxisti. E molti ebrei, come Trotskii, , avevano fatto la rivoluzione
russa. Per capire Trotskii su tutti, che organizzando l’Armata Rossa, aveva salvato l’Unione Sovietica in fasce
dall’aggressione degli eserciti alleati e polacco, durante la guerra civile.
Questi movimenti organizzarono in Germania rivolte, represse nel sangue dai
Freikorps, gruppi paramilitari , che poi
confluirono nel partito nazista.
Perché , c’era uno
spettro che si aggirava per l’Europa, ed era la rivoluzione bolscevica, che
diventava, un modello per le masse sfiancate dalla guerra.
Nell’esercito imperiale tedesco, come austroungarico,
prestavano servizio, anche decorati ,molti ebrei.
La shoah , ha un precedente inquitante. Tra il 1915 e il
1916, nell’impero ottomano , un gruppo di giovani ufficiali , che appartenevano
al movimento dei Giovani Turchi, deportò, eliminò , milioni di armeni,
colpevoli di essere considerati collaborazionisti con potenze estere(Russia).
Quindi impero multietnico in disfacimento, nazionalismo,
accusa di operare per potenze straniere.
Tornando alla Germania, frustrazione per la sconfitta, crisi
economica acuita dai debiti di guerra, scaricati sui vinti, chi meglio degli
ebrei da rappresentare come i parassiti che si arricchiscono sulle sofferenze
del popolo, del popolo tedesco.
Chi può interpretare meglio questa idea, di un partito
di destra, visceralmente nazionalista, di un nazionalismo alimentato da una
frustrazione abissale, come abissale era
la crisi economica che subivano la maggior parte dei tedeschi. Finanziato
però da tutti, grandi imprese, che
comunque si arricchivano, banche internazionali, anglo americane, che
appoggiavano l’ascesa dei fascismi
europei in chiave anticomunista, perché il contagio comunista faceva più paura a questa gente, di quello che c’era scritto nel Mein Kampf.
Quando ,il caporale austriaco , prende il potere, in Germania, tutti pensavano di poterlo gestire, ma il
furbacchione, con leggi speciali incomincia a mettere in pratica quello che
aveva scritto .
Eliminazione per purificare la razza, di tutti i portatori
di handicap, eliminazione delle persone
di colore, che venivano dalle colonie,
eliminazione , fisica, degli oppositori di sinistra, socialisti comunisti
anarchici,
e persecuzione degli ebrei. In Europa e Usa, grande
apprezzamento per Hitler, Churchill, non lo amava, ma più per ragioni
geopolitiche che altro, mentre stimava Mussolini.
Una mia insegnante, dell’università di Rostock, mi
raccontava del padre, scomparso nel 1935, socialista, di cui non si è trovato
neanche il corpo.
E le banche anglosassoni finanziavano anche il riarmo,
perché serviva per ”contenere”, l’ Unione sovietica . Una vera ossessione.
Politiche violentissime, palesemente razziste, antisemite,
venivano glissate, perché l’ anticomunismo era più importante.
Ed è il comune
denominatore del “Secolo breve” come si intitola il magnifico libro di Eric Hobswbawm,
che invito a leggere con attenzione.
Quindi la guerra finisce, con i suoi milioni di perseguitati
, con i milioni di assassinii , con le sue barbarie, le sue efferatezze, e , a
questo punto , l’antisemitismo compare, come valore assoluto.
Hanno finanziato in
chiave anticomunista i nazisti, li hanno accettati , e degli omicidi di massa
si ricordano solo ora.
La Shoah diventa un problema tedesco, solo tedesco.
Per me andrebbe de-germanizzata. Mi spiego meglio. le responsabilità tedesche
sono enormi.
I tedeschi su un terreno fertile europeo hanno offerto, un
apparato tecno burocratico perfetto, il migliore che la storia umana ricordi,
tanto perfetto che il suo modello viene utilizzato fino ad oggi , non solo
dalle amministrazioni , ma anche dalle multinazionali.
Vedetevi su you tube,
qualche minuto del processo di Gerusalemme ad Adolf Eichmann, quello della
“banalità del male” della Arendt, se non vi sembra un linguaggio e una postura
, da funzionario di grande azienda privata, da “aziendalista”.
E in più , essendo la Germania, la patria dei pensatori più
significativi europei degli ultimi secoli, ha offerto anche una struttura teorica, basata sul razzismo
scientifico, studi in gran voga anche nel mondo anglosassone
dalla fine dell’800, su cui si basa il suprematismo ,europeo.
Il salto di qualità
lo hanno dato i tedeschi, ma, spesso il lavoro sporco lo facevano i
collaborazionisti di mezza Europa, occupata. i francesi, i baltici ,
entusiasti, nell’aiutare in questa infamia i nazisti, anche noi italiani, i
polacchi, che hanno sentito il dovere di perseguire chi dava qualche responsabilità della Shoah alla
Polonia. Ma anche bosniaci, croati, ungheresi ,rumeni. Tutti.
Per non parlare degli ucraini, che avevano una divisione SS
tutta per loro, la Galizien, la peggiore la più crudele, protagonista della
uccisione e deportazione di migliaia di ebrei, e anche polacchi, in Ucraina
occidentale.
Al loro leader , Stepan Bandera , Zelenskij inaugura monumenti, con presenti graditi ospiti politici occidentali
La responsabilità alla Germania, gli altri rimuovono, tutti insieme
oggi ad Aushwitz, esclusa la Russia , che ha liberato il campo, e la gente che
stava morendo lì dentro. Unico stato , erede dell’unico stato , totalmente non
antisemita.
L’antisemitismo
quindi come una foglia di fico, strumento per congelare qualunque
elaborazione della colpa , da parte della Germania, farla vivere in una
dimensione post storica , renderla inoffensiva,
asservita, ad interessi egemonici esterni. Perché non tutto va buttato della storia
tedesca, perché le deviazioni vanno prevenute, comprendendone le radici. In
costituzione la Germania , ha anche come fattore fondante lo stato di Israele.
Per questo , viene tacciato di essere antisemita chiunque
critichi la politica criminale, genocida, fascista, dell’attuale governo
israeliano, mosso da un sionismo viscerale ed imperialistico, prodotto dei
nazionalismi europei della prima metà del ‘900.
Sono messe a tacere tutte le voci, anche delle comunità ebraiche , che differenziano l’antisemitismo dall’antisionismo.
Ipocrisia strumento
di interessi politici , e torniamo al potere della narrazione, di una
narrazione che indirizza il consenso, e spegne la dialettica, la discussione
che ci fa crescere tutti.
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