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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

martedì 14 gennaio 2025

Oliviero Toscani contro Francesco Borgonovo: "40-45enni seghe, cicciottelli e tatuati, Sardine ...

Oliviero Toscani: più di 50 magnifici fallimenti

Non esistono Aspiranti Fotografi - Olivero Toscani & Settimio Benedusi a Convivium

Addio a Oliviero Toscani, quando il fotografo si raccontò a La Confessione di Peter Gomez

“Agli italiani piace l’assurdo” – L’intervista di Corrado Formigli a Oliviero Toscani

Oliviero Toscani: "Giorgia Meloni è fascista, è la ragione del nuovo fascismo"

Oliviero Toscani si raccontava a Fanpage.it nel 2022: la fotografia, la moda e i social

lunedì 13 gennaio 2025

TRUMP ... Intervento di Leonardo Elia

Trump ha vinto per l’impossibilità  delle elites americane , e  a ruota occidentali ,  di capire la profonda crisi sociale, e , la crisi di tutto un sistema di pensiero, incapace di comprendere lo stato delle cose.

Lui può sembrare totalmente fuori luogo, per le sue prese di posizione, per le sue esternazioni come quelle  di questi giorni,  che  ad una analisi più profonda risultano non casuali, e principalmente espressione di un pensiero strutturato, un pensiero che esprime un momento di rottura con il passato , e la base del cambiamento che in questi anni ci sarà  nella società americana.

 Trump  vista l’età, sta preparando la candidatura di  Vance come suo successore,  che è il vero emergente.

Il vicepresidente è importante per capire sia il perché della vittoria, sia l’ impostazione che , molto probabilmente,  avrà la politica Usa.

Vance con il suo libro “ Elegia Americana” parla dell’America degli esclusi,  dei dimenticati, le ragioni della sconfitta del partito democratico.

Ma chi c’è dietro , i grandi finanziatori del vicepresidente, i supporter di peso, quelli che definiscono la direzione  che prenderà la politica, sono personaggi come Peter Thiel

“Non credo più che democrazia e libertà siano compatibili”[3]

Peter Thiel, figura centrale della Silicon Valley, è un simbolo  di questa destra che unisce potere economico e visione anti-sistemica. Collaboratore di Elon Musk nella creazione e vendita multimilionaria di PayPal, fra i primi investitori in Facebook e fondatore di Palantir – società specializzata nello sviluppo di piattaforme dati e software di analisi per agenzie governative e aziende private – Thiel si è sempre più esposto con  una critica radicale alla democrazia liberale,  per lui  incapace di risolvere i problemi  della contemporaneità, perché lenta, non interessata alla meritocrazia, in poche parole inefficiente.  Sembra l’atto di fede della religione dell’apparato tecno burocratico che si declina con efficienza , verticismo, meritocrazia , quindi aderenza del singolo alle direttive .Secondo Thiel , tecnici, manager e imprenditori sarebbero molto più efficaci come gestori del potere statale.

Quindi fino ad ora i potentati economici hanno affiancato, influenzato la politica, ora la vogliono sostituire.

Thiel  ha appoggiato pesantemente Vance , finanziando la sua campagna elettorale, meritandosi anche un ringraziamento nel libro scritto dal vicepresidente.

 Un  altro riferimento è Mencius Moldbug – Il Blogger Anti-Democratico

 

“La democrazia sta al potere come la lotteria sta al denaro. È un meccanismo sociale che consente a un gran numero di ominidi di avere la sensazione che le loro opinioni individuali influenzino il mondo, anche quando la possibilità di un tale effetto è trascurabile.”[4]

 

Mencius Moldbug è lo pseudonimo di Curtis Yarvin, ex programmatore informatico divenuto blogger e teorico di punta del cosiddetto neoreazionarismo. Anche qui troviamo una critica serrata alla democrazia come la intendiamo noi , che  però con tutti i suoi limiti, e li abbiamo “apprezzati” , si fa per dire, in questi  ultimi anni traduce ancora il  consenso attraverso le elezioni.

Per Yarvin, questo sistema è inefficiente, inefficace, e va sostituito dalla impostazione tecnocratica, che salta a piè pari qualsiasi tipo di mediazione. Uno stato debole gestito verticisticamente, che si trasforma in una specie di customer service. Nessuna visione strategica , da trasmettere al popolo, niente disegno coinvolgente. Per lui  la democrazia è una trappola inefficiente che promuove clientelismo, corruzione e decadenza.  Anche qui la tecnocrazia la fa da padrone, in cui le amministrazioni hanno funzioni ancillari , rispetto alle oligarchie tecnologiche e finanziarie.

Lo stesso J.D. Vance ha citato Moldbug come fonte di ispirazione.

Nick Land – L’Accelerazionismo

 

“Come si può impedire che il potere sovrano divori la società? Ritengo che le “soluzioni” democratiche a questo problema siano, nella migliore delle ipotesi, ridicole”[5]

 

 L’accelerazionismo  ha in Nick Land, filosofo inglese  il pensatore di riferimento . Condivide con Moldbug una visione pessimistica della democrazia moderna, ma la sua soluzione è ancora più radicale.

Questa corrente di pensiero, questa filosofia,  pensa che  il capitalismo tecnologico  spinto alle sue estreme conseguenze porterà ad un rinnovamento radicale della società e dei modelli economici .

Va da se che anche questa corrente di pensiero  si basa sulla più totale sfiducia  nel  metodo democratico.

Un quadro assolutamente distopico , con criticità importanti ,speriamo, che emergano  nel suo realizzarsi.

Comunque c’è da preoccuparsi.

Da notare che questo sostrato, che dà compiutezza ideologica a tutto ciò che stiamo osservando e che ci fa rimanere perplessi, non è altro che una esasperazione, dell’approccio tecnocratico  inaugurato in Italia con Monti, con il Draghi del “pilota automatico”, con la gestione della pandemia.

Solamente non ha bisogno della politica. Ne fa a meno.

There is no Alternative , di thatcheriana memoria.

Terreno preparato dalla ideologia neoliberista  fino ad ora dominante .

Dimenticavo Musk che fa riferimento  anche lui a questo humus culturale  che prescinde lo stato moderno e lo si vede anche con la disinvoltura di alcune prese di posizione  pubbliche , vedi quello che ha detto sulla magistratura italiana per il problema dei migranti in Albania, o sull’Unione Europea.

Musk , figura chiave dei fedelissimi di Trump , sta costruendo, in maniera totalmente irrituale, politica estera , o meglio, come parole del sen fuggite, sta indicando come si muoverà  l’amministrazione in questo ambito.

Ha detto su X, è recentissima, che il presidente della Groenlandia, Egede, è pronto a discutere, con gli americani,  come approcciarsi per l’ Artico, per inciso, che la Russia considera suo.

 Oggi Vance gli ha fatto eco sottolineando , l’importanza dell’isola per la sicurezza degli Stati Uniti, e quanto  la Danimarca abbia fatto poco in questa direzione

La Von der Leyen non è stata invitata alla cerimonia di insediamento di Trump, mentre ci sarà Xi Jinping.

Disinvoltura condivisa con il presidente Trump. Il problema non è Big Donald, ma le linee di pensiero, la ideologia che lo accompagna.

Cosa contrappone la sinistra liberal? Il nulla, avendo dimostrato, al momento delle elezioni, di non prevedere il seguito popolare del suo avversario, e in genere anche di non riuscire a dare del mondo un’interpretazione, come se fosse concentrata solo a guardarsi l’ombelico, e gli interessi  che passano da lì.

Mi ha molto colpito lo spazio  che Musk sta dando ad Afd, partito di destra tedesco, in crescita di consensi in Germania, alla vigilia delle elezioni politiche, partito che tra l’altro vuole riattivare il Nord Stream , il passaggio di gas russo verso la Germania.

Ha concesso 40 minuti di diretta ad Alice Weidel, e in questo, lungo colloquio elettorale, una cosa che mi ha molto colpito, è stata l’asserzione , condivisa dalla candidata, che  il Nazionalsocialismo fosse un’ideologia comunista.

Cosa detta , in Tv, durante la trasmissione Piazza Pulita, da George Guido Lombardi, in diretta da Mar a Lago, consulente e amico di Trump, che Hitler fosse un comunista. Nazional socialismo, socialismo  come comunismo.

Gli americani ,la media, sono un po’ digiuni, di storia, Musk su tutti , quello che mi stupisce  che lo ha detto la Weidel.

Questo perché la sua famiglia viene dalla Slesia, regione attualmente in Polonia, da cui furono costretti a scappare, come la maggior parte dei tedeschi, alla fine della Seconda guerra mondiale, il campo di sterminio di Aushwitz è lì, con in più il nonno SS , giudice militare, morto nel 1984, che negli anni del nazismo si è dato un gran da fare.

Dire una baggianata di questo tipo, mi sembra un tentativo, pazzesco ,grossolano, di sdoganare la storia tedesca, che mi sembra  solo in sintonia con la nuova ondata di neo maccartismo montante negli Stati Uniti.

Si, neo maccartismo, con la proposta di legge , la HR 5349, nota come Crucial Communism teaching act passata alla Camera, che si appresta a  passare al Senato, in cui un’organizzazione di destra , di emigrati cubani, Victims  of communism  memorial foundation,  spinge a inserire  programmi di studio nelle scuole americane che sviluppino il patriottismo attraverso un anticomunismo viscerale e capillare.

Parlare di comunismo nel 2025 !

Quindi il passato novecentesco, da guerra fredda e non solo, torna prepotentemente, sotto altre forme  per dare coesione ad una società , quella americana, sfilacciata  e in profonda crisi.

Pretendendo di gestire, in maniera assolutamente grossolana e falsa, il giusto riappropriarsi, della propria storia, da parte del popolo tedesco.

Il suo blocco in un momento post storico ,che gli ha impedito di elaborare la sua colpa , il suo passato

nazista.

Ma farlo in questa maniera mi sembra assolutamente a dir poco azzardato.

Una ca**ata così è inascoltabile

Il riproporsi di un’egemonia mondiale che non ha neanche bisogno di un “ soft power” lontanamente condiviso, incurante  di  presupposti totalmente errati. Un’altra faccia dell’ideologia dei mentori di Vance, che propugnano il superamento della politica e quindi delle sue  basi storiche.

Cose da pazzi!

Poi che dire del nostro capo del governo, del suo rapporto ottimo con  i soliti Trump e Musk?

E il contratto , smentito , ma che sta comunque  prendendo forma, delle nostre amministrazioni , sia civili sia militari, con Space X, per  utilizzare questa  costellazione di satelliti , sono migliaia, assolutamente consci  dell’enorme mole di dati sensibili, criptati , strategici  messi  a disposizione delle agenzie di sicurezza di oltre oceano.

Noi consegniamo le chiavi di casa in sostanza.

Perché anche se Space X è una società privata,  è funzionale agli interessi americani, e come è successo in passato , Snowden e Assange, insegnano , Washington si è sempre tenuta una “back door” una porta di accesso, per curiosare negli affari  altrui.

Tra l’altro fidando, nel ferreo atlantismo, anticomunista, della destra  italiana.

Qualche centinaia di soggetti ,dinosauri di un passato che fu, che fanno il saluto romano alla commemorazione dei morti di  Acca Larentia, per quanto io possa essere assolutamente in disaccordo, dal punto di vista politico e storico, mi inquietano molto meno, di cessioni di sovranità,  che sono  la norma dal 1945 in poi. Cessioni di sovranità che spiegano gli anni di piombo, i morti di mafia, gli assassini di Aldo Moro, Piersanti Mattarella, le altre morti eccellenti, le stragi terroristiche e infine la cancellazione di una classe politica, quella della prima repubblica, che tra mille difficoltà si barcamenava , in un mondo cristallizzato   dai  blocchi contrapposti.

Il problema della sinistra, che dovrebbe rappresentare l’opposizione sociale , è che, a fronte di  un impoverimento diffuso, un appiattimento in basso dei salari, aumento dell’ emarginazione , non riesce a interpretare questo disagio, e appare completamente separata da quella che dovrebbe essere la sua base sociale, che ormai  o vota la destra, o alimenta l’astensionismo.

Qualche settimana fa sono stato ad uno spettacolo  bellissimo di una vocalist, romana, che cantava e leggeva note biografiche di tre artiste latino americane: Violeta Parra, cilena, Mercedes Sosa,  argentina, e Chavela Vargas, Costa Rica ,  naturalizzata messicana.

Tutte  radicate nel territorio, hanno rappresentato gli ultimi, le classi dominate ,subalterne.

Ho pensato  a quattro parole che la sinistra italiana , europea e occidentale, non ha più nel suo bagaglio ,

le parole sono  : Sovranità, Identità, Comunità, Tradizione,  centrali nella storia del progressismo  dell’ America Latina,  che da noi, snobbate e dimenticate, sono state consegnate alla destra che le sfrutta da par suo.

Potrebbero essere un antidoto per la deriva oligarchica, che osserviamo da qualche hanno e che rischia di trascinarci definitivamente in una deriva distopica.

 

 


Libertà o potere. Ascesa e declino delle costituzioni di Eugenio Capozzi (Liberilibri)

Nell'Occidente contemporaneo la costituzione viene considerata spesso, superficialmente, come una sorta di "supermarket" dei diritti, come il "manifesto" ideologico di una ipotetica società perfetta, o come un generico rimando retorico, regolarmente contraddetto dalla compressione delle libertà in nome di qualsiasi vera o presunta emergenza. Contro questi travisamenti è necessario riportare alla luce le radici del costituzionalismo come tradizione culturale, politica, giuridica in cui si è sedimentata l'idea della priorità del diritto sul potere, e dei limiti invalicabili che la dignità umana gli pone. Una tradizione originata nella cultura greca, romana ed ebraica, sintetizzata dall'umanesimo cristiano, concretizzata innanzitutto nel pluralismo istituzionale dell'Europa medievale. Lo Stato moderno, con le ideologie in esso sorte, ha rappresentato per la limitazione del potere una minaccia mortale, faticosamente contenuta dall'universalismo dei diritti naturali e dalla persistenza di pratiche comunitarie di autogoverno




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sabato 11 gennaio 2025

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La complessa evoluzione delle teorie sulla razza e il loro impatto devastante sulla storia umana Andrea Graziosi traccia il percorso che ha portato, dall'età antica ai nostri giorni, allo sviluppo del concetto di razza e a leggere la storia come lotta tra popoli e razze, costellata da guerre e genocidi. E oggi? Nel mondo la razza è tornata. Prepotentemente, come colore della pelle, e spesso come rivendicazione identitaria. Il fatto che siano gli individui a riconoscersi anche orgogliosamente come appartenenti a una razza o a un gruppo di discendenza, non rende il concetto meno falso e pericoloso. Il passo dall'umanità alla bestialità è breve, soprattutto nei periodi di crisi come quello che stiamo attraversando. La politica saprà mettere in circolo i giusti anticorpi e ribadire l'unità di una specie umana arricchita da differenze in continua evoluzione o verrà travolta da questo ritorno?




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