Il viaggio nella carne che questo libro narra non è una caccia alle streghe, ma una storia di uomini e di cibo, di tradizioni e di futuro, di polli e di gatti, alla ricerca di responsabilità ma soprattutto di soluzioni. Perché l’acqua sta salendo, e bisogna decidere chi far salire sulla nuova arca: noi, oppure i cento miliardi di animali che macelliamo ogni anno per il nostro irriducibile amore. Della carne.
È possibile amare e odiare allo stesso tempo, se
l’oggetto di questi sentimenti potenti non è una persona ma una
bistecca? Un viaggio a Est, una grande abbuffata e l’incontro con la
zuppa di cane hanno trasformato Lorenzo Biagiarelli, da amante degli
animali soltanto se ben arrostiti, in un uomo tradito, alla ricerca
delle ragioni del consumo millenario di carne e delle sue conseguenze.
Un’indagine approfondita e accorata nello spazio e nel tempo, dalla
piccola provincia di Cremona ai caotici mercati di Seoul, dai tempi
raccontati nella Bibbia a quelli previsti in Fahrenheit 451, in cui ogni
risposta genera un’ulteriore domanda, così che ogni capitolo finisce
per assomigliare a un piccolo girone dantesco, con i suoi ospiti e le
sue guide. L’autore scopre un verme solitario nel suo intestino, un
celebre epidemiologo gli spiega che la prossima pandemia si nasconde
forse in un capannone pieno di maiali, un allevatore in lacrime racconta
di come gli abbiano ammazzato un’intera voliera di pavoni colorati, e
poi la leggenda del benessere animale, della dieta mediterranea, le
menzogne della pubblicità e quelle della politica.
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