Cerca nel blog

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

venerdì 18 aprile 2025

Il prezzo della libertà. 40 vite spezzate dal fascismo (1919-1945) di Marcello Flores, Mimmo Franzinelli (Laterza)

 La Resistenza al fascismo non comincia nel 1943 ma inizia sin da subito, nel 1919. È una Resistenza armata e civile, maschile e femminile, contadina e cittadina: uomini e donne che per ventisei anni combatterono contro il fascismo e morirono per opporsi al regime. Che cosa li spinse a tanto? Il trionfo della libertà sulla dittatura ci sarebbe stato anche senza il sacrificio delle loro vite?


40 vittime del fascismo. Donne e uomini, spesso molto giovani, che hanno sacrificato la propria vita per combattere il totalitarismo fascista, dalla nascita dei Fasci di combattimento, nel 1919, alla caduta della Repubblica sociale nel 1945. Dal racconto di coloro che hanno scelto la libertà e rifiutato di sottomettersi alla dittatura, emerge il variegato arcipelago di un’opposizione che non si è mai arresa, nemmeno negli anni più bui, quando parte significativa della società inneggiava al duce, e ha poi trovato nella Resistenza (armata e civile, maschile e femminile, contadina e cittadina) l’esperienza collettiva che ha segnato il riscatto del popolo italiano. L’opposizione ha coinvolto tutte le generazioni, ha trovato volontari in ogni ceto e regione: il racconto di chi ha sacrificato la propria vita in questa lunga battaglia è una sorta di staffetta durata ventisei anni, in cui il testimone della libertà è stato raccolto da chi subentrava alle vittime con nuovo slancio e ne onorava l’esempio. Dall’operaia ventenne Teresa Galli, la prima vittima dello squadrismo il 15 aprile 1919 a Milano, fino a Roberto Lepetit, morto nel Lager di Ebensee il 4 maggio 1945: 40 itinerari di donne e uomini che ci raccontano cos’è stato il fascismo e come lo hanno contrastato minoranze indomite. Una scelta di libertà per noi tutti, da conoscere e onorare a ottant’anni dalla Liberazione



Meritocrazia, Demografia e Populismo | Plutopopulismo EP5 con Giorgio Arfaras

Come la Cina ha deciso di sbarazzarsi degli Stati Uniti

Michela Ponzani: “La narrazione nostalgica del fascismo è entrata nella memoria collettiva ...

Così la CINA farà CROLLARE l'America e il DOLLARO (venderà il suo DEBITO)

Siria: manovrata o alleata di sé stessa - Il podcast di ​⁠@LimesGeopolitics

Meloni interrompe la traduttrice durante l'incontro con Trump: «Faccio io‭»

GLI ARTIGLI DEL CONDOR Dittature militari latino-americane, CIA e neofascismo

Barocco, un progetto per la valorizzazione del patrimonio

Astragali: dal teatro un inno alla pace e alla convivenza

giovedì 17 aprile 2025

1941 Allarme a Hollywood e John Kleeves

Gli artigli del Condor. Dittature militari latino-americane, CIA e neofascismo italiano di Marina Cardozo, Mimmo Franzinelli (Einaudi)

Gli artigli del Condor si occupa dell’offensiva sovranazionale sferrata contro le sinistre latino-americane, intrecciando la storia degli apparati repressivi con la ricostruzione delle principali operazioni sul campo, segnalando le complicità ottenute e le difficoltà incontrate.


Le inquietanti connessioni tra dittature latino-americane e neofascismo italiano nello sviluppo istituzionale di violenza e criminalità politica internazionale contro gli avversari e la democrazia. Il “Plan Cóndor”, intesa operativa ufficializzata nell’Academia de Guerra del Ejército, a Santiago del Cile, a fine novembre 1975 tra i rappresentanti degli organismi militari di spionaggio di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, con le successive adesioni di Brasile, Ecuador e Perù, costituisce un passaggio-chiave nel terrorismo di Stato contro movimenti di sinistra e personalità politiche progressiste latino-americane. Mente politica del Piano Condor è Augusto Pinochet, direttore organizzativo e coordinatore il colonnello Manuel Contreras, capo della Direccíon de Inteligencia Nacional (DINA). Dalla primavera 1976 cresce esponenzialmente il ruolo dell’Argentina, sottoposta alla dittatura della Giunta militare del generale Videla. Questo libro, tra l’altro, ricostruisce su fonti inedite l’apporto fornito al Piano Condor dai neofascisti italiani, affiancatisi alle polizie politiche di Cile e Argentina nella caccia agli oppositori e diventati spietati collaboratori dei generali boliviani, sia quali addestratori di reparti scelti sia nella gestione del narcotraffico con cui quella dittatura si finanziava. “Gli artigli del Condor” si occupa dell’offensiva sovranazionale sferrata contro le sinistre latino-americane, intrecciando la storia degli apparati repressivi con la ricostruzione delle principali operazioni sul campo, segnalando le complicità ottenute e le difficoltà incontrate. E considerando la prospettiva delle vittime designate: non solo dirigenti e militanti, ma anche le loro famiglie e – non da ultimo – i loro bimbi, divenuti essi stessi oggetto di depredazione. Il Piano Condor, intesa operativa ufficializzata a Santiago del Cile a fine novembre 1975 tra i rappresentanti degli organismi militari di spionaggio di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, con le successive adesioni di Brasile, Ecuador e Perù, costituisce un passaggio chiave nella repressione contro movimenti di sinistra e personalità politiche progressiste latino-americane. Il libro esamina l’apporto fornito dai neofascisti italiani al Piano Condor, in un contesto d’impunità, dall’attentato romano all’esule democristiano Bernardo Leighton (6 ottobre 1975) alla «fase sudamericana», affiancatisi alle polizie politiche di Cile e Argentina nella caccia agli oppositori e diventati nel 1980-81 spietati collaboratori dei generali boliviani, sia quali addestratori di reparti scelti sia nella gestione del narcotraffico. Le politiche repressive delle dittature del Cono Sur hanno così adempiuto al proprio obiettivo di moltiplicatore istituzionale di violenza e criminalità politica internazionale contro gli avversari, condizionando la politica sudamericana sino agli anni Novanta.



WSI Smart Talk - Tra mercati, marketing della paura e geopolitica

Galatina si candida a Capitale Italiana della Cultura 2028

MARTIGNANO, TRA ORIENTE E OCCIDENTE POMERIGGIO IN FAMIGLIA

DIEGO FUSARO: Alternative für Deutschland diventa il primo partito in Germania!

Meloni a Washington, l'arrivo alla Blair House, alloggio dove è ospitata da Trump durante la visita

Meloni atterrata a Washington, attesa per l'incontro con Trump

Critica della ragione e critica sociale nella Dialettica dell'illuminismo

Capitalismo come guerra | Andrea Zhok

STATI UNITI E CINA: UNA GUERRA ANNUNCIATA? ft. Ugo Mattei, Gianni Vacchelli

Loretta Napoleoni - Scacco matto al tecnocapitalismo made in Usa? - L'America sconosciuta - L'Antidiplomatico

Loretta Napoleoni - Scacco matto al tecnocapitalismo made in Usa? - L'America sconosciuta - L'Antidiplomatico

Umano, fin poco umano: Leopardi e quel pensiero sui "superumani" - Cultura e Resistenza - L'Antidiplomatico

Umano, fin poco umano: Leopardi e quel pensiero sui "superumani" - Cultura e Resistenza - L'Antidiplomatico

mercoledì 16 aprile 2025

Antifascista. Pensare, vivere, agire per la democrazia di Francesco Filippi (Piemme)

Una lezione di storia, accessibile e illuminata, utile per tutti, giovani e adulti e per le generazioni che hanno vissuto nei ricordi delle loro famiglie il fascismo e la dittatura. Fondamentale per capire il presente e il futuro di questo Paese in cui i fantasmi del passato tornano a bussare prepotentemente alle porte delle nostre società.


«La creatura di Mussolini, come fenomeno politico e culturale, è uno dei prodotti originali del made in Italy col maggior successo globale. L'antifascismo, vale a dire l'insieme di valori, culture e pratiche che si oppongono al fascismo, ne segue necessariamente la parabola e le (s)fortune. Una parola, antifascismo, che acquista e perde significati nel corso del tempo a seconda dei luoghi in cui viene utilizzata, ma che è sempre rimasta legata a doppio filo con la volontà di opporsi a un atteggiamento brutale e prevaricante di chi vuole portare avanti i privilegi di pochi a discapito dei diritti di tutti». Attraverso analisi storiche, simboliche e semantiche ed esempi tratti dagli avvenimenti del secolo scorso e di quelli più recenti, Francesco Filippi, autore del bestseller Mussolini ha fatto anche cose buone, ci racconta le tante sfaccettature e definizioni dell'antifascismo, non solo come forma di resistenza politica o di critica all'esistente e al potere, ma anche come pratica e faro costituzionale e culturale, scardinando la retorica che lo vorrebbe per sempre fuori dal dibattito pubblico.



MARGINI AL COLLASSO: le aziende pagheranno il conto dei dazi di Trump!

Industria tedesca, la caduta dei giganti - PresaDiretta 13/04/2025

“ROCA, UN BENE DA TUTELARE E NO DA PRIVATIZZARE”

Fate presto. L'emergenzialismo come fase estrema del neoliberismo di Salvatore Bianco (Rogas)

Un sistema, quello del tardo capitalismo o «tecno-capitalismo», che in una cornice di devastazione ambientale ci fa lottare tra di noi come ...