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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

martedì 27 maggio 2025

Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina di Francesca Albanese (Rizzoli)

Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell'occupazione? Dov'è la casa di una persona rifugiata? In che condizioni vive il popolo palestinese? Fino a che punto può arrivare la crudeltà di un genocidio? Domande a cui non possiamo sottrarci, legate a personaggi e luoghi che ci permettono di capire cosa è stata la Palestina fino al 7 ottobre 2023 e cosa è adesso.


Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l'integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. Un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato Francesca a comprendere storia, presente e futuro della Palestina. Hind Rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto Gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un Paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. Abu Hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di Gerusalemme; e George, amico stretto, di Gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. Alon Confino, grande studioso dell'olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l'apartheid e ne vuole la fine. Ghassan Abu-Sittah, chirurgo arrivato da Londra per entrare nel vivo dell'orrore più inimmaginabile, ci racconta ciò che ha visto; e Malak Mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare Gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. E poi Ingrid Jaradat Gassner, Eyal Weizman, Gabor Maté fino a una delle persone più vicine a Francesca nella vita, così come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione




La Russia sta minacciando la NATO o è il contrario? Facciamo chiarezza!

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La Romania spaccata e l'Europa orientale contesa tra Occidente e Russia

Le pressioni internazionali non fermano Israele. In Polonia un voto che può cambiare tutto.

Trump congela dazi al 50% per Ue. Continua guerra con Harvard

Geopolitica e capitalismi

lunedì 26 maggio 2025

Ancora sul titolo di apertura: di cosa parla “perché non ha il televisore signor Luhmann?”

Papa Leone XIV il primo Papa nord americano- Intervento di Leonardo Elia

Papa Leone XIV, al secolo cardinale Prevost, cardinale di Chicago. Primo Papa nord americano. Agostiniano, quindi frate dell’ordine di Agostino di Ippona, ordine colto, lui laureato  in matematica , filosofia e teologia.

Ha avuto numerosi incarichi di prestigio a Roma, in Vaticano.

E’ stato a lungo in Perù, vescovo, addirittura vicepresidente della conferenza episcopale peruviana.

Ha la cittadinanza peruviana. Quindi conosce assolutamente bene la realtà spesso drammatica  del sud del mondo. Ha con sé l’odore di pecora, come avrebbe detto papa Francesco.

Non bisogna dimenticare che il papa è a capo, dell’unica monarchia assoluta , l’unico  potere a vocazione universale della terra. Unisce alla sua vita in Nord America, l’esperienza in America latina, in importanti istituzioni vaticane , a Roma, e una cultura di livello molto alto.

Premetto , avendo  io avuto un’educazione laica, di cadere forse in  imprecisioni formali, nell’esprimere quello che penso in questo campo.

Per capirci il vescovo di Lima, in precedenza era il cardinale Cipriani Thorne , un conservatore, in odore di Opus Dei. Dopo di lui si è insediato il cardinale Mattasoglio, legato alla teologia della liberazione, che si dice essere stato un grande sponsor della candidatura di Prevost al soglio pontificio.

Per capirci la teologia della liberazione mette al centro il ruolo della chiesa nella società  , mirando all’emancipazione sociale e politica , dei poveri.

Corrente che prende in America Latina dei connotati assolutamente politici, non apprezzati in toto da un papa, come Giovanni Paolo II, invece  papa slavo, polacco anticomunista. Che cerca, riuscendoci , di limitarne l’influenza,  per esempio con la nomina a vescovo e cardinale del conservatore Cipriani, già citato. Allontanando  così in quell’area geografica la chiesa cattolica dai diseredati  cosa che ha aiutato la diffusione delle sette evangeliche nord americane, da cui addirittura  proviene Bolsonaro, che è stato presidente del cattolicissimo Brasile.

Così ci si rende conto , credo , delle sfide che fronteggerà il nuovo pontefice, perchè dovrà confrontarsi con  i protestanti nord americani, spesso integralisti, molto differenti dai protestanti europei. E gestire la faglia interna ai cattolici Usa, incarnata dal “neofita” Vance, vicepresidente, convertito da poco al cattolicesimo.

Che è sintetizzata  dalla differente interpretazione dell’agostiniano concetto di “Ordo Amoris”.

Cioè i differenti livelli in cui si deve esprimere l’amore per il prossimo . In soldoni , di chi bisogna interessarsi prima. Per Vance bisogna privilegiare  i cittadini dello stato(USA), quindi visione identitaria, con rimpatri forzati di immigrati, in netto contrasto con l’ idea egualitaria che può avere un pontefice che ha fatto il missionario in Perù.

 Il ruolo della chiesa nel sociale, può essere compreso anche dal nome pontificale che il cardinale Prevost si è dato, che richiama il Leone XIII della Rerum Novarum, praticamente la base della  dottrina sociale della chiesa.

Poi ci sono due temi, importantissimi che da subito papa Leone ha evidenziato, il primo la libertà di stampa, e poi l’intelligenza artificiale. Collegati e molto tra loro.

La libertà di stampa senza la quale Leone XIV afferma che  non ci può essere democrazia. Vedremo come il pontefice declinerà questo concetto, considerando, al netto dei regimi autocratici e illiberali , come  nelle “democrazie” occidentali, i tentativi di influenzarla si stanno moltiplicando, per  indirizzare il consenso. Negli ultimi anni, sono stati moltissimi gli interventi , anche nei social che hanno mirato a silenziare voci divergenti, per ultimo le pressioni dei servizi francesi su Telegram, per influenzare le elezioni presidenziali rumene.

La libertà di stampa, concetto importante, deve essere libertà di chi scrive, ma anche , principalmente, libertà di chi legge e ascolta.

Come anche  il suo citare l’intelligenza artificiale, il suo utilizzo non etico, pericoloso, che sicuramente  lo metterà in rotta di collisione con Thiel , Musk e tanti altri, tutti entourage trumpiano,  che immaginano un futuro  distopico, che ritengono la democrazia un metodo di governo inefficace ed inefficiente , da superare attraverso l’utilizzo massiccio della tecnologia. Gli oligarchi del tecnofeudalesimo, come li ha chiamati Varoufakis per intenderci.

Quindi questo primo papa nordamericano , credo abbia intenzione di dire la sua  , su argomenti  che caratterizzano la linea di faglia sociale , storica , antropologica ,che stiamo vivendo, in cui si nota l’assenza assordante della politica, ammesso che ancora esista .

Borrel con la sua infelice affermazione della divisione del mondo in due parti, il giardino, noi occidentali, e la jungla tutto ciò che sta fuori, ha sancito la nostra incapacità di capire  “gli altri”.

Questo  papa , dall’alto del suo magistero universale, fatto sostanza dalla sua esperienza , riuscirà a colmare la lacuna , così “ magistralmente” espressa dall’ex commissario europeo?

Sarà capace prima di tutto di comprendere le ragioni di chi vive nel mondo, al di fuori delle certezze autoreferenziali e ipocrite , che ci siamo costruite nell’occidente allargato?




 

 

Considerazioni scomode #10 a cura di Leonardo Elia ‪@redazioneMicroMega‬ ‪@giubberossenews‬

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domenica 25 maggio 2025

Servizi segreti a oriente di Costantinopoli di Peter Hopkirk (Edizioni Medhelan)

Sotto il vessillo della Guerra Santa, grazie alla guida di Berlino e alla longa manus di Costantinopoli, tedeschi e turchi diedero il via, nel tragico scenario della prima guerra mondiale, al tentativo di scatenare la rivoluzione nell'India britannica e nell'Asia Centrale Russa. Si trattava di una nuova e più ampia versione dell'antico «grande gioco», con il dominio del mondo come obiettivo finale. Raccontato con epici dettagli, Servizi Segreti a Oriente di Costantinopoli è il resoconto delle imprese, dei complotti, dei fallimenti e dei successi di spie, cospiratori, diplomatici e avventurieri dei due opposti schieramenti, in un susseguirsi di eroismi, tradimenti e sacrifici



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LEGNO VIVO. XYLELLA, OLTRE IL BATTERIO. Documentario

NUOVI ULIVI RESISTENTI ALLA XYLELLA, ANCORA TROPPO POCHI. URGE SUPERARE LA BUROCRAZIA

Riutilizzo sociale dei beni confiscati

sabato 24 maggio 2025

Il rottamato. Antropologia di Matteo Renzi di Daniela Ranieri (PaperFIRST)

Quando il sindaco di Firenze Matteo Renzi appare sulla scena nazionale, ospite in giubbotto di pelle da Maria De Filippi su Canale5, si solleva una fresca brezza di novità. Il “Rottamatore”, come si fa chiamare, promette di rimpiazzare i dinosauri del Pd, ferraglia da portare allo sfasciacarrozze. Novello Napoleone a cavallo di una Smart, incarna lo Spirito del Tempo: ma è il “Royal Baby” (come lo battezza Giuliano Ferrara), o un contafrottole velocista e rapace (“il Bomba” era il suo soprannome da giovane)? E quali valori incarna? Daniela Ranieri descrive l’Antropologia di Renzi: un mondo fatto di potere, narcisismi, torsioni democratiche, riforme incostituzionali, sperpero di soldi pubblici, cortigiani, marketing, pubblicità, slogan e politiche neoliberiste sullo sfondo di un’Italia agiata innamorata di lui e di un’altra che arranca sotto il peso del fallimento della globalizzazione. Il “renzismo” non è stato solo metodo, ma un mondo valoriale, un’epica su cui Renzi fondò una piccola post-democrazia dei selfie, dei tweet, dello storytelling: dalla gloria del 40,8% alle Europee del 2014, passando per il referendum del 2016 con cui 20 milioni di italiani respinsero la sua Costituzione fiorentina, al sabotaggio del Conte-2 sotto pandemia con i suoi retroscena inediti. Ma chi è oggi e cosa vuole il capo del non-partito Italia Viva, col 2% dei voti? E che lavoro fa: il conferenziere globe-trotter a gettone, il senatore della Repubblica italiana, o l’affarista al soldo del regime saudita? Prefazione di Marco Travaglio