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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

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lunedì 26 maggio 2025

Papa Leone XIV il primo Papa nord americano- Intervento di Leonardo Elia

Papa Leone XIV, al secolo cardinale Prevost, cardinale di Chicago. Primo Papa nord americano. Agostiniano, quindi frate dell’ordine di Agostino di Ippona, ordine colto, lui laureato  in matematica , filosofia e teologia.

Ha avuto numerosi incarichi di prestigio a Roma, in Vaticano.

E’ stato a lungo in Perù, vescovo, addirittura vicepresidente della conferenza episcopale peruviana.

Ha la cittadinanza peruviana. Quindi conosce assolutamente bene la realtà spesso drammatica  del sud del mondo. Ha con sé l’odore di pecora, come avrebbe detto papa Francesco.

Non bisogna dimenticare che il papa è a capo, dell’unica monarchia assoluta , l’unico  potere a vocazione universale della terra. Unisce alla sua vita in Nord America, l’esperienza in America latina, in importanti istituzioni vaticane , a Roma, e una cultura di livello molto alto.

Premetto , avendo  io avuto un’educazione laica, di cadere forse in  imprecisioni formali, nell’esprimere quello che penso in questo campo.

Per capirci il vescovo di Lima, in precedenza era il cardinale Cipriani Thorne , un conservatore, in odore di Opus Dei. Dopo di lui si è insediato il cardinale Mattasoglio, legato alla teologia della liberazione, che si dice essere stato un grande sponsor della candidatura di Prevost al soglio pontificio.

Per capirci la teologia della liberazione mette al centro il ruolo della chiesa nella società  , mirando all’emancipazione sociale e politica , dei poveri.

Corrente che prende in America Latina dei connotati assolutamente politici, non apprezzati in toto da un papa, come Giovanni Paolo II, invece  papa slavo, polacco anticomunista. Che cerca, riuscendoci , di limitarne l’influenza,  per esempio con la nomina a vescovo e cardinale del conservatore Cipriani, già citato. Allontanando  così in quell’area geografica la chiesa cattolica dai diseredati  cosa che ha aiutato la diffusione delle sette evangeliche nord americane, da cui addirittura  proviene Bolsonaro, che è stato presidente del cattolicissimo Brasile.

Così ci si rende conto , credo , delle sfide che fronteggerà il nuovo pontefice, perchè dovrà confrontarsi con  i protestanti nord americani, spesso integralisti, molto differenti dai protestanti europei. E gestire la faglia interna ai cattolici Usa, incarnata dal “neofita” Vance, vicepresidente, convertito da poco al cattolicesimo.

Che è sintetizzata  dalla differente interpretazione dell’agostiniano concetto di “Ordo Amoris”.

Cioè i differenti livelli in cui si deve esprimere l’amore per il prossimo . In soldoni , di chi bisogna interessarsi prima. Per Vance bisogna privilegiare  i cittadini dello stato(USA), quindi visione identitaria, con rimpatri forzati di immigrati, in netto contrasto con l’ idea egualitaria che può avere un pontefice che ha fatto il missionario in Perù.

 Il ruolo della chiesa nel sociale, può essere compreso anche dal nome pontificale che il cardinale Prevost si è dato, che richiama il Leone XIII della Rerum Novarum, praticamente la base della  dottrina sociale della chiesa.

Poi ci sono due temi, importantissimi che da subito papa Leone ha evidenziato, il primo la libertà di stampa, e poi l’intelligenza artificiale. Collegati e molto tra loro.

La libertà di stampa senza la quale Leone XIV afferma che  non ci può essere democrazia. Vedremo come il pontefice declinerà questo concetto, considerando, al netto dei regimi autocratici e illiberali , come  nelle “democrazie” occidentali, i tentativi di influenzarla si stanno moltiplicando, per  indirizzare il consenso. Negli ultimi anni, sono stati moltissimi gli interventi , anche nei social che hanno mirato a silenziare voci divergenti, per ultimo le pressioni dei servizi francesi su Telegram, per influenzare le elezioni presidenziali rumene.

La libertà di stampa, concetto importante, deve essere libertà di chi scrive, ma anche , principalmente, libertà di chi legge e ascolta.

Come anche  il suo citare l’intelligenza artificiale, il suo utilizzo non etico, pericoloso, che sicuramente  lo metterà in rotta di collisione con Thiel , Musk e tanti altri, tutti entourage trumpiano,  che immaginano un futuro  distopico, che ritengono la democrazia un metodo di governo inefficace ed inefficiente , da superare attraverso l’utilizzo massiccio della tecnologia. Gli oligarchi del tecnofeudalesimo, come li ha chiamati Varoufakis per intenderci.

Quindi questo primo papa nordamericano , credo abbia intenzione di dire la sua  , su argomenti  che caratterizzano la linea di faglia sociale , storica , antropologica ,che stiamo vivendo, in cui si nota l’assenza assordante della politica, ammesso che ancora esista .

Borrel con la sua infelice affermazione della divisione del mondo in due parti, il giardino, noi occidentali, e la jungla tutto ciò che sta fuori, ha sancito la nostra incapacità di capire  “gli altri”.

Questo  papa , dall’alto del suo magistero universale, fatto sostanza dalla sua esperienza , riuscirà a colmare la lacuna , così “ magistralmente” espressa dall’ex commissario europeo?

Sarà capace prima di tutto di comprendere le ragioni di chi vive nel mondo, al di fuori delle certezze autoreferenziali e ipocrite , che ci siamo costruite nell’occidente allargato?




 

 

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