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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

sabato 29 marzo 2025

OGGI A LECCE LO SCRITTORE CANADESE BRUCE HUNTER

 Il Fondo Verri di Lecce (associazione culturale e Presidio del Libro) presenta in collaborazione con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, l’Associazione Horah di Lecce, Multipopolare Lecce, e Dialoghi Scomodi di Leonardo Elia, la Prima nazionale del nuovo libro di Bruce Hunter  dal titolo Nella casa dell’Orso (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). L’appuntamento è previsto per OGGI  29 marzo 2025 ore 18,00 presso il Fondo Verri in via Santa Maria del Paradiso 8 a Lecce. Introduce la serata l’editore Stefano Donno. Presenta e Dialoga con l’autore il poeta e scrittore Carlo Stasi. Sono previsti gli interventi di Boris Tremolizzo (Multipopolare Lecce), Leonardo Elia (Dialoghi Scomodi – blog), Grazia Piscopo (Presidente Ass.Horah), Enzo Debonis (Custodi Del Bosco D’Arneo)

Hunter ha attinto a piene mani dai suoi sogni, dalla sua esperienza di vita e da una notevole quantità di ricerche per realizzare il superbo Nella casa dell’orso, una storia che segue le vicende di un ragazzo sordo soprannominato Trout e di sua madre Clare. Ha intrecciato fatti e finzione, raccontando una storia che parla di disperazione, perdita, solitudine, ma soprattutto di scoperta e redenzione. È un racconto di formazione che mescola il reale e l’immaginario a un livello tale che separare la realtà dalla finzione è una sfida, poiché ciò che sembra reale è in realtà immaginato, e viceversa. L’efficace sfumatura dei confini è una testimonianza del livello di onestà e di ricerca che Hunter – che, come il suo protagonista Trout, è non udente – ha impiegato per scrivere questo romanzo di 455 pagine. Una combinazione che evidentemente funziona, visto che Hunter ha ricevuto il premio Canadian Rockies battendo 101 opere provenienti da 10 Paesi durante il Banff Mountain Book Festival 2009. – Rob Alexander, for the Rocky Mountain Outlook, Canmore. Alberta

Nella casa dell’orso è un avvincente romanzo di lotta, amore e speranza per la terra che è la casa di indigeni e non indigeni. L’intelligenza empatica e l’abilità stilistica di Bruce Hunter si combinano per mettere il lettore direttamente in contatto con personaggi ben caratterizzati nel territorio ricco e roccioso delle loro vite e del loro tempo. Ambientato nella Calgary operaia e nelle Kootenay Plains dell’Alberta centro-occidentale, Nella casa dell’orso alterna la storia di una madre (raccontata intimamente in prima persona) a quella di un figlio sordo alle prese con un difficile percorso di crescita. Hunter cattura le complessità della cruda vita familiare, oltre a dare un vivido ritratto del progetto della diga di Bighorn del 1972, che non tenne in alcun conto i costi umani e ambientali. Finemente osservato, abilmente dettagliato e raccontato in modo toccante, Nella casa dell’orso è un racconto senza tempo sulle urgenze personali, sociali e ambientali. Un romanzo di profonda umanità per tutti i tempi.

Elana Wolff, autrice di Faithfully Seeking Franz Everybody Knows a Ghost

Bruce Hunter si avvale del suo straordinario talento di poeta per creare immagini e dettagli perfettamente affinati in ogni pagina del suo romanzo Nella casa dell’orso, un racconto di formazione che accompagna un giovane sordo nel suo trasferimento dalla Calgary della metà del XX secolo a una stazione di ranger isolata sulle Montagne Rocciose. Dalla descrizione di Trout che ascolta sua madre per la prima volta (“Con i suoi nuovi apparecchi acustici, se pronunciato dalla voce di lei, il suo nome era soffice come il pelo sulla pancia del suo gatto”) alla considerazione delle antiche origini delle montagne che si impadroniscono della sua immaginazione (“il relitto del fondale marino del Devoniano che solleva verso il cielo spesse placche di scisto e calcare”), Hunter costruisce sapientemente una narrazione che mantiene un profondo coinvolgimento. Questo romanzo riedito da Frontenac House affascinerà sia i nuovi che i vecchi lettori, che saranno ricompensati dall’immersione nel mondo realistico, ma emotivamente e poeticamente intenso, che Hunter ha saputo creare. – David Martin, Limited Verse

Amo questo libro. Mi piacciono i luoghi in cui è ambientato: la Calgary degli inizi e le pianure di Kootenay. Amo le voci della madre di un bambino sordo, con cui mi identifico, e del bambino stesso che cresce. Bruce Hunter scrive in uno stile chiaro e bello, che non richiede sforzo. Un romanzo classico del West e della disabilità. – Katherine Govier, autrice di The Three Sisters Bar & Hotel

Bruce Hunter continua a essere attivo come autore di diversi generi letterari. È anche editor, conferenziere e mentore. Nel 2023 è stata pubblicata in Italia la sua ultima raccolta di poesie, Galestro, dopo l’uscita nel 2022 di A Life in PoetryPoesie scelte da Two O’clock Creek. Nel 2021 è stato pubblicato il suo saggio di memorie: “This is the Place I Come to in My Dreams”, basato sul suo romanzo semi-autobiografico e sulle sue poesie, che è stato inserito nella shortlist dell’Alberta Magazine Publishers’ awards for essays. Ed è un orgoglioso neononno.

Nato a Calgary, Alberta, Canada, Bruce è diventato sordo da piccolo e ha sofferto di ipovisione per gran parte della sua vita adulta. È cresciuto nel quartiere operaio di Ogden, all’ombra della raffineria Imperial Oil della Esso e degli ormai dismessi Ogden Shops della Canadian Pacific Railway (C.P.R.). Nella prima adolescenza Bruce ha scoperto la scrittura come mappa per navigare in un mondo caotico usando la poesia come bussola. Era nella poesia che poteva sentire tutto – ed essere ascoltato. Dopo la scuola superiore, ha lavorato per dieci anni come manovale, operatore di macchinari, autista di Zamboni e ha completato la sua formazione tecnica (Olds e Lakeland Colleges) e l’apprendistato come giardiniere e arborista. A quasi trent’anni, le poesie pubblicate gli valgono una borsa di studio alla Banff School of Fine Arts per studiare con il romanziere W.O. Mitchell e il poeta Irving Layton. Da lì è passato alla York University per studiare cinema e letteratura e ha insegnato nel dipartimento di scrittura creativa con Don Coles prima di ottenere una cattedra al Seneca College. Bruce ha insegnato per venticinque anni al Seneca, dove ha creato i laboratori di poesia e spoken word basati su un programma di studi panculturale. Ha anche sviluppato e gestito due centri di apprendimento nel campus per supportare le esigenze speciali e il linguaggio attraverso il curriculum. Le sue poesie, la sua narrativa e la sua saggistica creativa sono apparse in oltre 80 blog, riviste e antologie internazionali in Italia, Canada, Cina, India, Romania, Regno Unito e Stati Uniti. Bruce è autore di sette libri di poesia e della raccolta di racconti Country Music Country, best-seller prodotto dalla CBC Radio nel 1996 (la terza edizione, Reboot, è apparsa nel 2018). Il romanzo di Bruce del 2010, In the Bear’s House, che racconta di un giovane sordo cresciuto in mezzo alla natura, ha vinto il premio Canadian Rockies al Banff Mountain Book and Film Festival. Nel 2010, il suo libro Two O’clock Creek – poesie nuove e scelte, ha vinto il premio Acorn-Plantos Peoples’ Poetry Award per il Canada.

Bruce è stato l’autore in residenza del 2017 per la Biblioteca pubblica di Calgary. Le sue residenze e presentazioni passate includono il Banff Centre, il Camosun College, Deaf and Hear Alberta, la Richmond Hill Public Library, l’Università di Toronto, il Sir John Abbott College, la Mount Royal University e molti altri in tutto il Canada. Bruce è membro a vita della Canadian Hard of Hearing Association (C.H.H.A.) e del Canadian National Institute for the Blind (C.N.I.B.), nonché membro di lunga data della League of Canadian Poets, della Writers’ Union of Canada e della Writers’ Guild of Alberta. Il 26 settembre 2024 la sua lunga poesia ecologista “Dark Water” tratta dalla raccolta Galestro si aggiudica l’oro nei premi organizzati dall’associazione degli editori delle riviste dell’Alberta.

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno –

 https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/

Fondo Verri

Info - 327 324 6985




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venerdì 28 marzo 2025

giovedì 27 marzo 2025

regista palestinese arrestato

regista palestinese arrestato

Sono senza parole ... ! Intervento di Leonardo Elia

 Ventisei anni fa come oggi iniziava l’operazione l’Allied Force, l’attacco alla Serbia di Miosevic, 78 giorni di attacchi aerei,  con migliaia di morti, civili, e il nostro attuale presidente della Repubblica , ministro della Difesa.

Dimenticavo , azione della Nato, senza mandato ONU.

Sono ricominciate le operazioni militari israeliane a Gaza, le più brutali, ma non solo, anche in Cis Giordania e in Libano.

Solo a Gaza il primo giorno di attacchi aerei sono state uccise centinaia di persone, moltissimi donne e bambini.

Mi rivolgo all’opposizione, il governo è notoriamente allineato alle posizioni, che non mutano , col cambiare l’inquilino della Casa Bianca.

Perché nessuno alza il ditino per protestare contro un genocidio, le uccisioni di massa attuate da Israele nella striscia di Gaza? Abbiamo superati i 50.000 morti sotto i bombardamenti.

Sono stati bombardati ospedali , scuole,  aree dove si erano concentrati gli sfollati.

Le opposizioni perché non si sono mobilitate per questa strage, opposizioni che sono in grado di indire manifestazioni per l’Europa, e il suo riarmo, e tacciono su quello che succede in Palestina.

E  perché non parlano dei molti giornalisti assassinati, oltre 200, assassinati perché testimoniano questo scempio?

I giornalisti  sono diventati un obbiettivo!

Gli assedi , da quelli medioevali, a quello  di Leningrado, cercano di far cadere una città, per fame , per sete, per le malattie, e che è quello a cui stiamo assistendo a Gaza, quando si impedisce agli aiuti umanitari di aiutare i civili? Vecchi donne e bambini?

I vari Schlein, Bonaccini, Bonelli, Fratoianni, si accapigliano con la Meloni e sodali, per caz**te, e non pensano  a testimoniare , ad amplificare il grido di dolore che arriva dalla Palestina.

Dico così perché a Gaza, c’è un vero e proprio genocidio, ma l’intervento israeliano, la pressione israeliana sta rapidamente aumentando in Cis Giordana, dove i villaggi palestinesi sono attaccati dai coloni israeliani, uomini che si alimentano da un sionismo estremista che pensa ancora alla grande Israele, che si permettono di aggredire il co-regista, palestinese, Hamdan Ballal, del documentario premio Oscar “ no other land”, di produzione indipendente israelo palestinese.

Il povero uomo, prima viene praticamente linciato, da uomini mascherati, poi viene prelevato dalla ambulanza che lo stava soccorrendo, dall’esercito israeliano, che lo arresta e lo porta via.

E le anime pie, ormai la sinistra è costituita da anime pie, non fanno nulla.

Come le stesse anime pie, tutte felici per la deposizione di Assad, il macellaio, non muovono un dito  per le esecuzioni sommarie nella parte costiera della Siria ai danni degli Alawiti e dai cristiani, questi ultimi comunque perseguitati anche  dai sionisti.

Perché i liberal di tutta Europa incluso i nostri, si sbracciano , come la destra tra l’altro, ad appoggiare Israele come il fondamentalista islamico che ora comanda  in Siria, che non dà  neanche la mano alla ministra degli esteri  tedesca ,in quanto donna , che è andata lì in una delegazione europea.

Che dire del “solito” Mattarella, che riceve il presidente israeliano Herzog, quello che diceva che a Gaza non c’erano civili innocenti!

Sono sempre più senza parole




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