Cerca nel blog

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

martedì 25 febbraio 2025

(99+) AVATAR -- Machine Learning Pipeline Evaluation Using Surrogate Model

(99+) AVATAR -- Machine Learning Pipeline Evaluation Using Surrogate Model

2025-02-24 TOSCANA - RAPPORTO OMICIDI VOLONTARI, 20 VITTIME NEL 2024

Live #416 ⁍ Guerra Russo-Ucraina - 3 anni di Guerra - con: Capitini, Lanzara, Poletti, Maddaluno -

Kaja Kallas Exposes Shocking US Warnings on Ukraine – Secret US Trip Revealed!

LA NOSTRA CASA E' DOVE VIVIAMO Storia del Bund, Lega generale dei lavoratori ebrei in Russia, ...

Germania: ha vinto l’establishment!

''Ucraina nel cuore, ma da 3 anni la mia vita è qui''

La politica moderna si fonda sul terrore e non sulla ragione. Parte 1 [...

Ucraina, Travaglio: "Schlein eletta per cambiare il partito, invece è cambiata lei"

lunedì 24 febbraio 2025

(99+) The Technological Emergence of AutoML: A Survey of Performant Software and Applications in the Context of Industry

(99+) The Technological Emergence of AutoML: A Survey of Performant Software and Applications in the Context of Industry

(99+) AVATAR -- Machine Learning Pipeline Evaluation Using Surrogate Model

(99+) AVATAR -- Machine Learning Pipeline Evaluation Using Surrogate Model

A Washington c’è un nuovo sceriffo ... Intervento di Leonardo Elia

“  A Washington c’è un nuovo sceriffo” con Trump.

Credo che può bastare come incipit del discorso di Vance a Monaco

Che dire  del suo intervento ? E delle sue conseguenze chiaramente.

Il vicepresidente americano ha marcato, è chiaro a tutti , una soluzione di continuità della politica del suo paese con l’Unione Europea, in maniera così netta da provocare un vero e proprio “zeitenwende”, come direbbero i tedeschi, un punto di svolta, nelle relazioni con l’Europa.

Apparentemente annunciando il disimpegno degli Usa dallo scacchiere europeo, incluso il conflitto ucraino.

Trump che definisce Zelensky “dittatore e comico mediocre”, la dice lunga, non ricordo la risposta del presidente ucraino, perché le parole dell’americano  hanno un peso molto  maggiore.

Ma  è il vicepresidente “cow boy”  durissimo con l’Europa, che accusa di aver dimenticato i suoi valori fondanti.

 Vance è andato giù pesante e mirato! Da notare che i valori condivisi traditi dall’ Europa, censura, pandemia, immigrazione incontrollata, Ucraina,  almeno in parte, giustificano il forte astensionismo elettorale dalle nostre parti. Una sponda importante, per l’area del dissenso in Europa, specie quella che si colloca a destra.

Argomenti cari anche alla destra americana, come l’ attacco al diritto di aborto, e all’immigrazione incontrollata, con il Regno Unito, secondo lui , tra pochi anni ,prima nazione islamica d’Europa, colpa attribuita ai laburisti, chiaramente, alla sinistra. Cosa ci sia di sinistra in Starmer , francamente non so.

Si dimentica  comunque che l’immigrazione è stata voluta e incentivata dai governi conservatori precedenti.

Politiche migratorie importanti sono state assolutamente trasversali, in ragione di una  richiesta  di manodopera  a basso costo, servile aggiungerei.

A me sembrano più interessanti però due passaggi  di quello che ha detto Vance, specialmente come li ha gestiti, e quello che ha dimenticato di dire.

Uno sulla illiberalità ,ipocrita, del Digital service Act e l’altro sull’intervento nelle elezioni in Romania.

Il Digital Service Act, è una normativa che istituzionalizza il controllo sulla  rete, e  si basa su commissioni apposite che definiscono quello che è “disinformazione”.  In pratica un blocco di tutte le voci dissenzienti, cosa già vista , anzi che ha preso forma, al tempo della  pandemia , quando chiunque ,anche ricercatore autorevolissimo, avesse dei dubbi sulla sua gestione, veniva emarginato, o peggio reso impossibilitato a comunicare. Stesso clichè che le istituzioni hanno applicato sia per la guerra in Ucraina, sia  nei confronti del  genocidio in atto in Palestina. Le voci dissenzienti sono state emarginate, se non azzittite. O uccise come le centinaia di giornalisti assassinati dagli israeliani, senza che l‘autodefinito Occidente collettivo, dei valori  per intenderci, alzasse  un dito.  E’  memoria corta  ,perché questi  “filtri” erano orchestrati da ambienti legati alle amministrazioni americane precedenti.

Cambiato vento a Washington, Zuckerberg, ha prontamente licenziato i fact checker , protagonisti di questi momenti resi tristi, anche dal carico di menzogne e da colpevoli silenzi.

Altro argomento toccato da Vance,  è l’annullamento delle elezioni in Romania , che vedevano in vantaggio nettissimo Giorgescu, un candidato anti EU, ma anche contrario al coinvolgimento del suo paese nella guerra in Ucraina. Addirittura questo intervento rivendicato da un ex commissario europeo , Thierry Bresson, in maniera esplicita, che alla fine arrivava a minacciare di uguale trattamento i tedeschi, se avesse vinto l’estrema destra di Afd le elezioni del 23 febbraio. Udite , udite! Questo è delirio di onnipotenza. Anzi delirio e basta!

Anche qui palese memoria corta, semplicemente perché  la Casa Bianca, inquilino Biden, con i burattinai neocons, era al corrente e appoggiava queste operazioni, come già fatto nel 2014 a piazza Maidan, l’accelerazione di tutti i guai dell’Ucraina. Tutte queste manovre  più o meno coperte, avevano come mandanti agenzie di oltre oceano,  le istituzioni europee davano una copertura e le bandiere dell’Europa da sventolare nei  vari tentativi di rivoluzione colorata degli ultimi anni.

Tutto questo ,provoca sconcerto tra i presenti a Monaco, che culmina , con il pianto , con la commozione del presidente della conferenza, il tedesco Heusgen, che non fa altro che sublimare , pateticamente, uno sconforto diffuso nella platea.

Sconforto da abbandono, come quando in una coppia, uno dei due lascia  l’altro coniuge.

In pratica,  Vance dice : vi abbiamo sempre finanziato, permettendovi spese militari basse, perché ci siamo accollati l’onere della vostra difesa, ora che vi siete allontanati dai valori condivisi,  e quindi da noi, dovrete aumentare le spese militari, le armi sapete dove comprarle , sennò anche l ‘Europa sarà sanzionata, e dovrete fare da soli, con un cattivissimo Putin , con cui noi  comunque ci stiamo accordando, senza la vostra presenza.

Dimenticando che tutto, mi ripeto, dico tutto,  quello che addebita all’ Unione Europea, i valori condivisi traditi, è stato  fatto  in assoluta sintonia , obbligata,  con la passata amministrazione USA, quella di Biden, e anche di Obama,  dei Clinton . Un’adesione  convinta al vincolo esterno.

Vance ci ha fatto fare la figura del servo sciocco.

Tra l’altro un governo non risponde anche dell’operato di quelli precedenti ? Egemonia  vuol dire questo,  scaricare, o tentare di farlo, una crisi, sociale, economica, anche di proiezione di potenza, una crisi importante, sugli altri, sugli alleati.

A questi attacchi, l’Unione Europea risponde facendo quadrato. Ma non cercando, rivendicando un’autonomia nel campo della difesa, nel voler ridiscutere la presenza americana nei nostri territori, principalmente nel mettere in piedi dei trattati di sicurezza che non possono prescindere dalla presenza della Russia nel nostro continente, dal ristabilire rapporti economici con Mosca.

Lasciando stare le baggianate, anche quando le dice Mattarella, che in pratica parlano del rischio dei Cosacchi a Lisbona.

Invece l’Unione Europea  persevera, pretendendo dai governi nazionali un aumento di spese militari, un’ottica bellicista basata sul nulla, che in un momento di crisi economica , generata dalle ripercussioni della crisi ucraina, non fa altro che renderci sempre  più poveri, e dipendenti dagli Usa.

Invece di usare l’arma della diplomazia in cui l’Europa è maestra, e lo ha dimostrato fino a non molti anni  fa,  dove sa muoversi bene, si cerca di esprimere  un atteggiamento guerrafondaio , totalmente autolesionistico, specie se riferito a crisi che si collocano praticamente ai nostri confini. Atteggiamento, mi ripeto, da servi sciocchi.

Gestito da una classe politica di livello bassissimo.

Le parole di Vance nella loro durezza, nascondono debolezze, che si paleserebbero  se gli uomini e le donne che ci rappresentano  avessero lungimiranza politica, ma forse è chiedere troppo.

Come aspetto  di sapere , quello che diranno i russi, che per ora non parlano, del procedere dei  colloqui con gli americani.

Consci dei rapporti sempre più stretti con la Cina, della presenza dei Brics, del percorso di dellorarizzazione, che iniziato, tra mille difficoltà sta procedendo, e suscita preoccupazioni oltreoceano.

Dimenticavo  Putin accetterebbe l’Ucraina in EU, la patata bollente ce la lascia. Giustamente è inflessibile sul suo ingresso nella Nato. Ammesso che quest’ultima  continui  ad esistere  in futuro.

Di certo Trump vuole, come crediti di guerra,  avere la disponibilità sulle cospicue risorse ucraine, e per centinaia di anni. Un’occasione permettere in ginocchio Kiev, e renderla  dipendente, per sempre.

In un prossimo intervento parlerò di quello che ha detto Vance sull’ AI.

 




 

 

presentazione del libro “Europa, NATO e… la guerra continua”

Promosso da ANIEF, COBAS, PeaceLink e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Con il Patrocinio del Comune di Lecce, Regione Puglia, Biblioteca Bernardini, Polo Biblio Museale di Lecce, Provincia di Lecce, Puglia Culture


Martedì 25 Febbraio 2025, alle ore 18.00, alla Biblioteca Bernardini, in Piazzetta Carducci, a Lecce, in occasione della presentazione dei libri di Fabio Mini, “L’Europa in Guerra” e “Ucraina, la guerra e la storia” di Fabio Mini e Franco Cardini editi da PaperFirst, si terrà l’incontro  “Europa, NATO e… la guerra continua” con il Generale FABIO MINI (Generale di Corpo d’armata, già capo di Stato Maggiore del Comando Nato per il Sud Europa), uno dei maggiori esperti di Geopolitica in un confronto franco e riflessivo con ALESSANDRO MARESCOTTI, Presidente di Peacelink, impegnato da anni per la Pace e la smilitarizzazione.

Modera e coordina la giornalista Alessandra Lupo, dialogano l’avvocato Maurizio Buccarella, il dottor Leonardo Elia, Diletta Mili del GT Lecce M5S, Mina Matteo, COBAS scuola.

L’Europa è sempre più smarrita, umiliata. È cambiata la sua narrazione, quella di un soggetto che si voleva pacifico, unitario e solidale, ora appare sempre più diviso e frammentato, senza una politica estera comprensibile. Oggi parla il linguaggio della corsa al riarmo, alla militarizzazione in nome della sicurezza, fino all’escalation nucleare. E mentre cambiano gli scenari, le alleanze, le minacce, procediamo di guerra in guerra: economica, commerciale, militare, digitale, spaziale.

Anche il paradigma della NATO è cambiato, sempre più estesa, allargata e da difensiva è divenuta aggressiva, pronta all’attacco. Per far fronte a sempre nuove minacce, vere o presunte, ai 32 paesi membri chiede più spese e investimenti in armamenti. Intanto, il depotenziamento militare della Russia, dopo la fine del conflitto con l’Ucraina – che speriamo a breve -, e il crollo economico dell’Europa, si aprono scenari geopolitici inediti e preoccupanti.

Come incerto e sempre più disperato appare il destino del popolo Palestinese abbandonato da tutti e privato, dopo un genocidio, anche della sua terra. 

(Generale FABIO MINI - nella foto)




Elezioni tedesche: svolta a destra ma…

Elezioni Germania: Ecco i Risultati Parziali, Vola L'Estrema Destra (AfD)

Chi è Friedrich Merz, il candidato della Cdu favorito a diventare cancelliere della Germania

Elezioni Germania, Weidel (Afd): Vittoria storica, pronti a far parte del Governo - SOTTOTITOLI

Elezioni in Germania: “La politica ha abbandonato gli operai”

Elezioni in Germania, vince Merz ma e' boom dell'ultradestra

Elezioni in GERMANIA, Weidel (AFD): "Un risultato storico: abbiamo raddoppiato i nostri voti"

domenica 23 febbraio 2025

Sulla linea del colore. Razza e democrazia negli Stati Uniti e nel mondo di William E. Du Bois (Il Mulino)

 Definito da Martin Luther King un «gigante capace di esplorare le frontiere del sapere», William Edward Burghardt Du Bois (1868-1963) è stato uno dei più grandi intellettuali statunitensi del Novecento. Storico e sociologo, teorico politico e romanziere, Du Bois fu anche un militante politico, tra i fondatori della più importante organizzazione americana per i diritti civili e padre del movimento panafricano. A lui si devono concetti di uso ormai comune negli studi sociali e culturali del mondo anglosassone, da quello di «doppia coscienza» a quello di «linea del colore». Il volume offre un'ampia raccolta degli scritti politici del sociologo afroamericano, che documentano lo sviluppo del suo pensiero lungo l'intero arco di vita. A guidare la lettura, l'introduzione di Sandro Mezzadra, che colloca l'opera e l'azione politica di Du Bois nel contesto della storia afroamericana del XX secolo




THE STUPIDEST IDEA OF NATO - Jeffrey Sachs in Brussels

Reggio Calabria, la comunità ucraina manifesta contro la guerra: "la pace di Putin non è giusta"

Zakharova: "10mila italiani firmano contro Mattarella"

pizzica pizzica - con Daniele Durante, Francesca della Monaca e Marco Poeta (Kurumuny Edizioni)

"Volevo morì", il fuorionda di Meloni al termine dell'intervento al Cpac Usa

Cacciari: l’Europa? Inesistente

"LE ELEZIONI DEL SECOLO"-perchè domani in GERMANIA si decide il nostro futuro

Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano di Francesco Costa (Mondadori)

Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on ...