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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

venerdì 12 luglio 2024

Brian May and Tony Iommi play Black Sabbath's Paranoid

Le élite europee “hackerate” dagli Usa | Elena Basile

Nikolai Lilin: "Gli ucraini hanno arrestato il ragazzo che ha pubblicato il video del missile

NATO communique calls China "decisive enabler" of Russia, Ukraine war

NATO vs BRICS - Preview of World War 3

Adesione Ucraina alla Nato: per gli alleati riuniti a Washington "il percorso è irreversibile"

ADRIANA POLI BORTONE PRESENTA LA SUA GIUNTA

POLI BORTONE :” SUBITO AL LAVORO PER LA CITTA'”

I profeti dell'Apocalisse. La civiltà occidentale sta distruggendo il mondo? di Giancarlo Genta, Paolo Riberi (Lindau)

Dall’inizio del Novecento sono decine le apocalissi annunciate in Occidente: apocalissi nucleari, tecnologiche, climatiche, per citarne solo alcune. Ma quante se ne sono poi effettivamente realizzate? Gli autori di questo volume analizzano con dovizia di dati e dettagli nove previsioni catastrofiche − tra le altre, la sovrappopolazione mondiale, la mancanza di risorse, le epidemie, la fine del capitalismo − arrivando alla conclusione che in realtà si tratta di «apocalissi percepite», ovvero «rappresentazioni soggettive che gli uomini di oggi formulano e divulgano in merito alla fine del loro mondo». Questo non significa naturalmente che tutto stia andando per il meglio, ma che i problemi, quando esistono e sono seri, hanno caratteristiche assai diverse da quelle soltanto «immaginate» e richiedono soluzioni che spesso non sono affatto quelle prospettate. È dunque davvero necessario – come spesso si sente dire – stravolgere il nostro stile di vita e cancellare le più profonde radici della nostra civiltà? Una seria riflessione si impone. «I pericoli ci sono e i disastri possibili ci sono stati e sono sempre dietro l’angolo. Ma anziché ingigantirli e dichiararci impotenti, se non regredendo e rinunciando alle nostre conquiste, dobbiamo affrontarli con raziocinio e intelligenza. Che sono da sempre le nostre armi migliori. Non esistono catastrofi decisive, ma sfide». (dalla Prefazione di Chicco Testa)




giovedì 11 luglio 2024

Austerità, vincoli e ricatti: la nuova Europa sarà sempre la stessa? (Alberto Bagnai su Byoblu)

Scintille — Le attività del giovane rivoluzionario Stalin

Fiducia sul dl Agricoltura, l'ira dell'opposizione: "Si umilia il Parlamento, svuotato il ruolo"

Giunta, ancora fumata nera oggi nuovo vertice tra sindaco, partiti e movimenti

Pug, tecnici al lavoro per le eventuali modifiche prima dell'approvazione

Villa comunale tra degrado e abbandono. E la sicurezza è un optional

Mercenari. Dall'epoca coloniale al gruppo Wagner di Christopher Kinsey (Mondadori)

Dall'epoca coloniale al Gruppo Wagner.


Dalla Rivoluzione francese in poi, con l'ascesa degli eserciti nazionali, i mercenari sono stati visti come individui malvagi e attori marginali nel campo delle relazioni tra Stati. Il documentatissimo saggio di Christopher Kinsey sfata questo luogo comune, dimostrando invece che, sebbene siano rimaste per lo più lontane dai «grandi giochi», in realtà le armate di professionisti remunerati hanno svolto un ruolo cruciale e sono state uno strumento di politica estera fondamentale nelle mani del potere. E oggi sono tutt'altro che uscite di scena. Mercenari colloca in una prospettiva storica l'attuale tendenza a privatizzare le guerre, con uno sguardo geografico non eurocentrico ma di portata davvero globale che inquadra in primis Russia, Cina, Africa e Medio Oriente: un contributo di inedita profondità spazio-temporale al dibattito geopolitico contemporaneo.




mercoledì 10 luglio 2024

Rimbambiden. Strafalcioni, svarioni e cantonate dell'uomo più potente del mondo di Roberto Zanni (PaperFIRST)

"Rimbambiden" è un viaggio surreale nella presidenza di Joe Biden, cominciata con grandi propositi il 20 gennaio 2021. Un mosaico realizzato usando i momenti più controversi, a volte incredibili, che hanno caratterizzato più di qualsiasi altra cosa la sua presenza alla Casa Bianca (e la sua assenza, visto che ha trascorso circa il 40% del suo mandato in vacanza). Questo diario vuole ripercorrerne gli episodi più salienti e assurdi, spesso volutamente ignorati dai media mainstream. Dalle cadute sulla scaletta dell'Air Force One alle scarpe speciali per tenerlo in piedi, dalle innumerevoli versioni dell'incendio della sua casa fino alla costruzione di una ferrovia sull'oceano, dai commenti equivoci che il suo staff deve sempre correggere alle continue richieste di "non saltare" a chi assiste ai suoi interventi. Senza dimenticare le tante versioni che il presidente dà di se stesso: il Biden afroamericano, portoricano, polacco e greco. C'è davvero di tutto, compresi i colloqui con i leader defunti degli altri Paesi. E, per concludere la visione pre-elettorale statunitense, 45 giorni di messaggi dell'acerrimo nemico Donald Trump agli elettori, mentre era sotto processo e fino alla sua condanna nel tribunale di Manhattan.




Meloni al vertice Nato: "Mosca non vuole la pace"

Elezioni in Francia, la sconfitta di Macron. Parigi in crisi di identità

Matino: Consorzi di bonifica, continua la polemica: “battono cassa senza offrire servizi”

Lecce: Discarica a Giuggianello, udienza al Tar e sit-in dei cittadini: “Non la vogliamo”

L'influenza di BlackRock (e altri fondi finanziari) in Italia spiegata dal prof. Alessandro Volpi

Emanuele Severino | Il tramonto della politica