La conversione di San Paolo, descritta negli Atti degli Apostoli, è un evento fondamentale nella storia del cristianesimo. Segna il passaggio da Saulo, persecutore dei cristiani, a Paolo, apostolo di Gesù. L'evento si verifica durante un viaggio da Gerusalemme a Damasco, quando Saulo è improvvisamente avvolto da una luce e ascolta la voce di Gesù.
Cosa c’entra la
conversione di San Paolo con Dialoghi scomodi e con considerazioni scomode?
E’ una metafora per arrivare al cambio di atteggiamento nei confronti della vicenda di Gaza, e in generale della politica
di Israele.
Sembra che di colpo , governi europei , politici europei e nostrani, si siano accorti che a Gaza
è in atto un genocidio. Si siano
accorti della barbarie che Israele sta perpetrando.
Fino a poco tempo fa, di fronte all’appoggio incondizionato
alle azioni criminali del governo Netanyahu, al massacro di civili innocenti e relativo invio di armi, c’erano da una parte esponenti che sottolineavano il diritto di Israele a
difendersi e i crimini di Hamas il 7 ottobre 2023, anche se i
bombardamenti uccidevano civili , donne
vecchi e bambini, dall’altra specie a sinistra, sommessi “pigolii” che tra
mille distinguo esprimevano un dubbio, a bassissima voce.
E il presidente
Mattarella che accoglieva con tutti gli
onori il presidente Israeliano, per non parlare della rimozione delle bandiere
palestinesi esposte in Italia. La narrazione dominante , non solo in Italia ,
con varia intensità riconosceva le
ragioni del governo ultranazionalista e fondamentalista israeliano.
Accusando chiunque contestasse la sua
cieca brutalità , di connivenza con i
terroristi di Hamas, di essere
antisemita, anzi, peggio , di alimentare l’antisemitismo.
Dimenticando di
appoggiare la riconferma di Francesca Albanese a relatrice ONU per la Palestina,
anzi tacciando anche lei di antisemitismo, solo per aver accusato il governo di
Tel Aviv di genocidio.
Il 22 maggio sono stati uccisi a Washington due membri dello
staff dell’ambasciata israeliana al grido di “ free Palestine” dal solito pazzo
, armato, americano. I mass media
hanno dato grande risonanza, anche in
Italia, al brutale atto, commentandolo come espressione di dilagante antisemitismo . Dimenticando però di
riportare che lo stesso giorno sono morti a Gaza circa 70 palestinesi, per i bombardamenti e
per fame. Morti di serie B, praticamente passati sotto silenzio. “ Distrazioni”
di questo tipo se ne possono trovare tante.
A un certo punto alcuni governi europei, addirittura le
istituzioni europee, cambiano regime iniziando ad alzare la voce , dicendo che
Israele, ha superato ogni limite tollerabile. Interventi prima di tutto tardivi.
Molto più incisivi e da ricordare sono l’atteggiamento di
Trump, che si ritira dallo Yemen, manda suoi emissari per colloqui con il
governo iraniano, rifiutandosi di unirsi ai paventati attacchi israeliani
contro di loro e invece molto
probabilmente permettendo l’arricchimento dell’uranio a scopi civili, per
costruire centrali nucleari. Cosa che fa venire l’orticaria agli israeliani,
come fa venire l’orticaria agli israeliani, la stessa cosa permessa ai sauditi.
Per capirci il presidente Usa non si è consultato con Tel
Aviv, non ci è neanche passato , in
occasione del suo tour nelle monarchie del Golfo, cosa che non può essere
taciuta, è un cambio di passo importante.
In Italia, il cambio di atteggiamento , sebbene tardivo e incompleto c’è stato, con finalmente il
maggior partito di opposizione, il PD per intenderci , che indice una manifestazione a Roma il 7 giugno
per fermare il massacro di Gaza. Con i soliti distinguo, che portano Francesca
Albanese a invitare di evitare di
ostentare bandiere israeliane nel corteo..
Quindi conversione di Paolo di Tarso non completa, a metà.
Ma perché questo cambio di postura su fatti che da quasi due
anni ci fanno inorridire?
Per me la ragione è una. Tutti si sono accorti che c’è il
rischio , concreto, che lo stato di Israele collassi, intrappolato in un cul de
sac in cui si è cacciato da cui può
uscire solo sconfitto. Guerre che sta perdendo, perché Hamas è ben presente, come la resistenza in cis Giordania, Hezbollah
che in Libano continua ad avere forte consenso.
Abbandonata dagli Usa in Jemen e
nella impossibile nonché pericolosa operazione contro i siti nucleari iraniani.
E di questo si saranno accorti anche le potentissime
e ricchissime lobbies sioniste americane che attraverso
finanziamenti ne indirizzano la politica
estera.
Perché Israele è un tassello essenziale, in un’area
essenziale, per l’occidente allargato, è un pezzo di Europa in Medio Oriente, è
un guardiano che controlla e interviene per conto nostro (Usa).
Per questo , per salvare un’idea, un’idea di stato, sono disposti a sacrificare Netanyahu e il suo
governo di pazzi, per ripiegare su quell’Israele, stato coloniale, che
brutalizzerà comunque i Palestinesi, in attesa dell’impossibile oltre che
ingiusto obbiettivo di due popoli in due
stati. Quindi ripristinare la situazione ante
7 ottobre. Come se nulla fosse successo,
e ha allontanato, ancora di più
la fiducia del sud del mondo ,nell’Occidente dei Valori… quali?
Come si legge nel Levitico , per salvare il popolo occorre
che qualcuno venga sacrificato, e il capro espiatorio lo hanno bell’è pronto , nella figura del presidente
israeliano e suoi sodali.
Si cambia tutto per non cambiare niente, credendo che Gaza possa tornare ad essere, com’era
prima un campo di concentramento a cielo aperto.
Se fossimo meno ipocriti , l’obbiettivo reale, pacificante,
dovrebbe essere uno stato per più
popoli, e non uno stato etnico e confessionale come Israele è oggi.
Ma questo ora è pura fantasia.
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