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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

lunedì 3 marzo 2025

Orsini: cosa succederà in Ucraina adesso

Whiskey at Midnight

Come fece come non fece... i colori delle fiabe assumono i toni dei luoghi in cui si incarnano

Miles Davis - So What (Official Audio)

Occorre guardare con favore a questa fase “apocalittica” | Gabriele Guzzi

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(99+) Water analysis of the Poncia stream (Gembloux, Belgium)

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(99+) Fare le cose nuove. Patrimonio culturale e narrazione, uno sguardo pluridisciplinare

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domenica 2 marzo 2025

Vite al fronte. Donbass, Libano, Siria, Nagorno Karabakh: il grande intreccio delle guerre nelle storie di chi le ha vissute di Luca Steinmann (Rizzoli)

Donbass, Libano, Siria, Nagorno Karabakh: il grande intreccio delle guerre nelle storie di chi le ha vissute.


Negli ultimi anni Steinmann ha vissuto conflitti in tutti gli angoli della Terra, aggregandosi a eserciti, popolazioni e combattenti tra loro nemici: durante la guerra in Libano del 2024 è stato tanto sul lato israeliano quanto su quello di Hezbollah; ha viaggiato sia per i territori in mano ad Assad, tornandoci dopo la sua caduta, sia in quelli abitati da ribelli e civili a lui ostili lungo i confini della Siria; è andato nel Nagorno Karabakh durante i combattimenti e poi di nuovo dopo la fuga di massa degli armeni, osservando il ripopolamento di questa regione da parte degli azerbaigiani. Senza dimenticare il Donbass, dove è stato uno dei pochissimi giornalisti occidentali a seguire le truppe russe mentre invadevano l’Ucraina. In tutti questi viaggi ha raccolto le testimonianze di soldati e civili che, travolti dalle guerre, non riescono più a liberarsene, nemmeno fuggendo all’estero. Ha incontrato gli ebrei ucraini che nel 2022 sono scappati in Israele per poi ritrovarsi un anno dopo trascinati nuovamente nella guerra di Gaza; i palestinesi rifugiati in Libano e Siria e travolti anche lì dai conflitti; i cristiani del Medio Oriente ormai sempre meno numerosi; gli armeni in fuga dalla guerra in Siria che, dopo essersi stabiliti nel Nagorno Karabakh, sono dovuti scappare di nuovo. Attraverso le loro storie, Steinmann mostra come tutte queste guerre siano intrecciate e si alimentino a vicenda. Con una prosa avvincente, conduce il lettore alla scoperta di aree inesplorate dai media, dando voce senza filtri a persone che lottano per la quotidiana sopravvivenza, talvolta imbracciando loro stesse le armi tra le file di milizie, eserciti e battaglioni di mercenari, come il Gruppo Wagner. E lo fa con la forza narrativa di chi cerca sempre di restituire alle guerre non la verità ideologica ma la spietata realtà dei fatti. Quella realtà che in tanti dimentichiamo perché, “alla fine, chi vince sui campi di battaglia si conquista un posto al tavolo delle grandi potenze del mondo. Anche chi fino a cinque minuti prima subiva accuse di terrorismo, pulizia etnica e genocidio. Solo gli sconfitti finiscono sul banco degli imputati”.



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sabato 1 marzo 2025

Dentro il grande gioco di Emilio Mola ( Rizzoli)

Impareremo con questo libro a riconoscere alcune "regole", vale a dire dinamiche che ciclicamente si sono presentate e si ripresenteranno. La realtà geopolitica che ci circonda sarà così più trasparente e leggibile.


Cosa c'entra una nave cargo incagliata nel Canale di Suez nel marzo 2021 con l'egemonia globale americana? E il film western di Sergio Leone del 1966 Il buono, il brutto, il cattivo con il mancato arresto di Vladimir Putin, sul cui capo pende un mandato di cattura spiccato dalla Corte penale internazionale per i crimini commessi dal suo esercito in Ucraina? Apparentemente nulla. Eppure un filo rosso c'è. Perché queste pagine di storia contemporanea ci fanno capire il modo in cui davvero "funziona" il mondo, o meglio il grande gioco della politica internazionale. Ed è proprio da qui che parte Emilio Mola, uno dei commentatori politici più seguiti sia in rete sia con il podcast quotidiano Daily Five, per analizzare con il taglio divulgativo che è ormai il suo marchio di fabbrica i fronti più delicati del nuovo disordine mondiale: dagli Stati Uniti alla Cina, "il Paese che toglie il sonno all'impero americano", con Taiwan come potenziale terreno di uno scontro micidiale; dal complicatissimo mosaico del Medio Oriente a quello africano, fino all'incerto futuro europeo. Obiettivo di questo libro è fornire un manuale di istruzioni per capire come mai "certe cose accadono e altre no e come potrebbero muoversi in futuro gli Stati sullo scacchiere internazionale"




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