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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
venerdì 27 ottobre 2023
L'architetto e l'oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a ChatGPT di Gino Roncaglia (Laterza)
Dalle prime enciclopedie online a Wikipedia, dalla nascita dell’idea di intelligenza artificiale alle reti neurali, un viaggio affascinante che porta dal tradizionale modello architettonico delle conoscenze ai nuovi oracoli statistici come ChatGPT, guidati da uno dei più noti esperti italiani di culture digitali.
ChatGPT e gli altri sistemi di intelligenza
artificiale generativa, capaci di produrre testi e immagini in risposta a
una richiesta dell’utente, rappresentano in prospettiva una vera e
propria rivoluzione. Probabilmente la terza grande rivoluzione causata
dal digitale, dopo la diffusione del personal computer e dell’idea di
informatica personale e dopo l’esplosione di Internet e dell’accesso
mobile e universale alla rete. Per comprendere il significato e la
portata di questa rivoluzione bisogna collocarla nel contesto di quello
che è stato, da millenni, un sogno dell’umanità: organizzare il sapere
in modo da poterlo trasmettere, recuperare, utilizzare, accrescere nelle
forme di volta in volta più funzionali rispetto ai nostri molteplici e
diversi obiettivi. E bisogna capire le idee e i principi che sono alla
base degli strumenti non solo tecnologici ma anche sociali e culturali
che stiamo creando all’interno del nuovo ecosistema digitale.
giovedì 26 ottobre 2023
A cavallo del muro. I miei giorni nell'Europa dell'Est di Demetrio Volcic e a cura di Paolo Possamai , Livio Semolič (Sellerio Editore Palermo)
Il diario di viaggio di un disincantato osservatore nel continente della grande storia geopolitica, solo che ciò che ne profila le tappe è prima di tutto l’aneddoto, il paradosso, spesso il grottesco: la scenografia che dà il tono a volte al colpo di scena del potente, a volte alle sue stanze di vita quotidiana, è sempre in primo piano.
«Alcune regioni del mondo producono storia più delle altre. Una di queste è l’Europa centro-orientale». E allora come raccontare una realtà così complessa come quella oltrecortina? Nell’introduzione, Demetrio Volcic fa un divertentissimo elenco dei mancati scoop della sua vita professionale: notizie rivoluzionarie bucate perché in casa non c’era un telefono, messaggi transcontinentali di superpotenze il cui prezioso sottinteso non veniva afferrato. La stessa ironia, lo stesso understatement unito però alla presenza «sul pezzo», adorna queste cronache degli anni da inviato nell’Est europeo prima e subito dopo la fine della cortina di ferro. L’angolo di inquadratura è sempre sommesso: ai giardinetti, dove la fine del regime l’ha relegato, il segretario del capo supremo dell’Ungheria comunista ricorda il «terribile ’56» e i retroscena; un Dubček dalla triste figura guida la rassegna dei fantasmi e delle ombre del passato in una Praga malinconica; la Guerra Fredda e gli ultimi scampoli nei dilemmi dei leader, dal generale polacco Jaruzelski a Gorbačëv; «l’eleganza» della censura nell’Europa dell’Est; e le tre grandi giornaliste sue vittime mettono a fuoco il ritratto di Putin prima dell’Ucraina. Formano il diario di viaggio di un disincantato osservatore nel continente della grande storia geopolitica, solo che ciò che ne profila le tappe è prima di tutto l’aneddoto, il paradosso, spesso il grottesco: la scenografia che dà il tono a volte al colpo di scena del potente, a volte alle sue stanze di vita quotidiana, è sempre in primo piano. Ed è sorprendente come lo stesso effetto autorevole, bonario, sorridente di se stesso prima che degli altri, che Demetrio Volcic trasmetteva dallo schermo televisivo, lo restituisca in queste pagine di prosa suadentissima, poco appariscente, intrise di un umorismo che realizza nel minimo il massimo di iconicità e di eleganza.
mercoledì 25 ottobre 2023
Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo di Svetlana Aleksievic (Bompiani)
Premio Nobel per la Letteratura 2015.
"Per me non è tanto
importante che tu scriva quello che ti ho raccontato, ma che andando
via ti volti a ouardare la mia casetta, e non una ma due volte". Così si
è rivolta a Svetlana Aleksievic, congedandosi da lei sulla soglia della
sua chata, quella contadina bielorussa. La speranza di avere affidato
il racconto della sua vita a qualcuno capace di vero ascolto non poteva
essere meglio riposta. Far raccontare a donne e uomini, protagonisti e
vittime e carnefici, un dramma corale, quello delle "piccole persone"
coinvolte dalla Grande Utopia comunista, che ha squassato la storia
dell'URSS-Russia per settant'anni e fino a oggi, è il cuore del lavoro
letterario di Svetlana Aleksievic. Questo nuovo libro, sullo sfondo del
grande dramma collettivo del crollo dell'Unione Sovietica e della
tormentosa e problematica nascita di una "nuova Russia", costituisce il
coronamento ideale di un lavoro di trent'anni: qui sono decine i
protagonisti-narratori che raccontano cos'è stata l'epocale svolta
tuttora in atto: contadini, operai, studenti, intellettuali, dalla
semplice militante al generale, all'alto funzionario del Cremlino, al
volonteroso carnefice di ieri forse ormai consapevole dei troppi orrori
del regime che serviva. Nonché misconosciuti eroi sovietici del tempo di
pace e del tempo di guerra, i quali non sanno rassegnarsi al tramonto
degli ideali e alle mediocri servitù di un'esistenza che, rispettando
solo successo e denaro, esclude i deboli e gli ultimi.
martedì 24 ottobre 2023
Nonostante il PD. Fra partito fluido, PNRR al palo, Sud tradito e passioni tristi di Vincenzo De Luca (Piemme)
Quella di Vincenzo De Luca è un'analisi senza sconti della realtà. Ma è soprattutto il racconto di un uomo dedito alla res publica, di una parabola fatta di militanza e passione. Contro i profeti di sventura e i politici improvvisati.
«Al Pd parlo con il linguaggio mio, non con le
parole figlie del parassitismo, delle cooptazioni, e delle miserie
personali, non essendo io debitore di nulla a nessuno; anzi, avendo
fatto quello che ho fatto, non grazie al partito (quale che ne fosse il
nome), ma nonostante il partito, da sempre.» Vincenzo De Luca è
presidente della Regione Campania dal 2015. È stato il sindaco più amato
d'Italia. Il piglio decisionista, la battuta sempre pronta, la
determinazione appassionata lo hanno reso uno dei politici più noti,
apprezzati e mediatici di questi anni. In questo libro sincero e ricco
di riflessioni (e di passioni tristi, come le chiama lui) troviamo il
politico raffinato che passa in rassegna vizi e virtù del Belpaese,
soprattutto del suo amato Sud, con un'operazione-verità che sfata luoghi
comuni e pregiudizi atavici, senza alcun fondamento. I problemi
strutturali che da tempo tengono in scacco i buoni propositi, le pastoie
burocratiche, le bugie della propaganda elettorale, i nodi irrisolti
nell'economia, nelle istituzioni, nelle classi dirigenti, che fanno
dell'Italia un Paese in lento declino. Senza risparmiare critiche feroci
verso i suoi colleghi, verso il partito democratico - il suo partito -
in cui spesso si è sentito protagonista poco gradito, traccia il
percorso possibile di una rinascita, attraverso soluzioni pratiche e di
buon senso.
lunedì 23 ottobre 2023
domenica 22 ottobre 2023
Il grande imbroglio. Come le società di consulenzaIl grande imbroglio. Come le società di consulenza indeboliscono le imprese, infantilizzano i governi e distorcono l'economia di Mariana Mazzucato e Rosie Collington (Laterza)
Le grandi multinazionali della consulenza – McKinsey, Deloitte, Kpmg e poche altre – hanno conquistato in breve tempo un potere enorme nell’economia contemporanea. Come hanno fatto? Perché i governi di tutto il mondo hanno affidato scelte decisive per i propri paesi a società che rispondono solo ai propri azionisti? Con quali conseguenze per tutti noi?
In tutto il mondo, negli ultimi trent’anni,
imprese private e governi si sono affidati sempre più spesso a società
di consulenza per ricevere consigli sulla propria gestione o sugli
orizzonti strategici da perseguire. L’esito è stato disastroso:
l’affidamento delle nostre economie a società come McKinsey &
Company, Boston Consulting Group, Bain & Company, PwC, Deloitte,
Kpmg ed Ey non ha soltanto bloccato l’innovazione, ma ha reso sempre più
opaca e meno trasparente la responsabilità politica e aziendale.
L’industria della consulenza ha messo in atto un vero e proprio inganno
nei confronti di governi svuotati e avversi al rischio e di aziende che
si preoccupano unicamente di massimizzare il valore per gli azionisti.
Un inganno reso possibile dall’enorme potere che queste mega società
esercitano attraverso contratti e reti di relazione ampie – consulenti,
lobbisti e outsourcer – e dal presentarsi come i veri detentori di
competenze e capacità oggettive. Questo libro rompe il silenzio sulle
società di consulenza mostrando come indeboliscono le imprese,
infantilizzano i governi e distorcono l’economia. A riprova degli esiti
disastrosi del loro operato, vengono portati casi internazionalmente
significativi, tra cui – ed è solo un esempio – i tragici fallimenti dei
governi nel rispondere in modo adeguato alla pandemia di Covid-19. Il
risultato è un’analisi originale e sorprendente che ci porta a conoscere
il cuore pulsante dell’economia contemporanea.
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Animali puntualmente in transito sulle vie delle elezioni comunali leccesi. Le puntuali, insopprimibili pecore richiamate dal pifferaio di t...