Mario Monti
Sto parlando dell’intervista fatta da Cazzullo , pubblicata sul Corriere della Sera il 4 maggio.
Alla domanda posta dal giornalista ,” il futuro come lo vede
?” , il senatore a vita risponde che bisogna rispolverare la parola , sacrificio.
Aggiungendo che se dovesse servire per una maggiore
integrazione europea, dell’Unione Europea, anche un sacrificio di “sangue”.
Considerando che noi
europei ci troviamo con ai confini due guerre, quella in Ucraina e quella
terrificante che si sta svolgendo a Gaza.
D’altra parte è stato Borrell, “ministro degli esteri” della
EU, che ha detto che noi viviamo nel giardino, mentre fuori c’è la jungla.
Per spiegare meglio quello che pensa, il senatore Monti cita come l’esempio del Risorgimento, in cui l’ unità
nazionale potè essere compiuta, non solo grazie alla finezza di Cavour ma anche
con il tributo di sangue dell’ Esercito Piemontese, dei Garibaldini, etc.
A maggior ragione per fare qualcosa di più grande ,
l’Europa.
Praticamente ha considerato, non solo l’esercito europeo,
un’idea che mi vede concorde, ma l’utilizzo di nostri uomini in questi
conflitti.
Il termine “ sacrificio di sangue” non lascia adito a dubbi.
Stupisce anche l’ atteggiamento remissivo di Cazzullo,
l’intervistatore.
Queste persone cresciute e formate nel mondo economico
finanziario stupiscono sempre.
Quando parlano di sacrifici, li fanno fare agli altri, basti pensare al governo da lui presieduto,
con l’appoggio di quasi tutti i partiti, inclusi quelli della , presunta,
sinistra.
Follia pura e nessuno gli dice mai nulla.
Follia lucida.
Pericolosa
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