Cerca nel blog

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

venerdì 10 ottobre 2025

Gli irresponsabili. Chi ha portato Hitler al potere? di Johann Chapoutot (Einaudi)

Gli irresponsabili è un grande libro di storia, scritto da uno dei più importanti studiosi del nazismo, frutto di un dovizioso lavoro di ricerca ma capace di fare luce anche sul nostro tempo di nuovi fascismi, che rischiano di prendere il sopravvento forse proprio per gli stessi motivi che li hanno visti prevalere cent’anni fa.


Cosa succede quando i gruppi che hanno sempre detenuto il potere, politico ed economico, vedono la loro legittimità andare in crisi? Cosa succede quando le classi dominanti si sentono minacciate da forze che potrebbero smantellare la struttura del loro dominio? Può succedere quello che è successo in Germania all’inizio degli anni Trenta: che consegnino il paese nelle mani di Hitler pur di mantenere intatto il loro privilegio. All’inizio degli anni Trenta un insieme di forze politiche liberali e conservatrici, di media reazionari e di élite affaristiche si ritrovano a perdere gran parte del sostegno popolare che avevano accumulato. E si chiedono come fare a conservare il potere senza maggioranza politica, senza parlamento, senza democrazia. Si tratta di una coalizione di centro estremista, che si crede destinata a governare per sempre, perché le sue idee sono le migliori, le più giuste per tutti, le più efficienti. Una coalizione che si sente minacciata dalle rivolte popolari che si fanno sempre più pressanti e che sembrano non poter essere gestite. Si agita nelle strade lo spettro del socialismo. E per fermarlo la soluzione migliore, quella che garantirà la stabilità, è un’alleanza con l’estrema destra che la porterà al governo. Questa storia si svolge in Germania, quasi un secolo fa, anche se ci sembra molto vicina, e riemerge dagli archivi, dai diari, dai discorsi, dagli articoli e dalle testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca. Ed è una storia in cui non si vede sollevarsi all’improvviso una marea nera, ma in cui si vedono chiaramente le strategie messe in campo dal liberalismo per alimentare e sfruttare quella marea per i suoi fini. Una scelta che si rivelerà drammaticamente irresponsabile. Una scelta che è importante conoscere soprattutto oggi, quando qualcuno forse sta nuovamente pensando di compierla




Antonino Lombardo: il mistero dietro la morte di un investigatore in terra di mafia

DIEGO FUSARO: Giorgia Meloni denunciata per concorso in genocidio

Gaza, la pace di Trump e l’Europa non pervenuta. Ma per la destra il merito è anche italiano

La recente, amara denuncia della tennista Aryna Sabalenka ... Intervento di Stefano Donno

La recente, amara denuncia della tennista Aryna Sabalenka non è una semplice nota a margine nella cronaca sportiva. È il sintomo lancinante di una patologia del nostro tempo: la trasformazione di ogni arena pubblica – campi da gioco inclusi – in un'aula di tribunale geopolitico, dove gli atleti diventano capri espiatori di colpe non loro. Leggere di una campionessa che, anziché concentrarsi su un dritto o un rovescio, è costretta a schermarsi da "cose terribili" scritte da anonimi inquisitori digitali, dovrebbe farci riflettere. Sabalenka, in quanto bielorussa, è diventata un bersaglio simbolico. Non importa la sua posizione individuale, le sue dichiarazioni passate o la sua evidente distanza dalla politica attiva; la sua nazionalità è diventata la sua condanna, un marchio d'infamia da esibire per una platea che confonde il tifo con la propaganda e la critica politica con l'odio personale. Il punto nevralgico della questione è questo: dove finisce la legittima richiesta di una presa di posizione morale e dove inizia la crudele e sterile caccia alle streghe? È ingenuo pensare che lo sport possa essere un'isola felice, avulsa dalle tensioni del mondo. Ma è altrettanto pericoloso trasformarlo nel prolungamento del campo di battaglia, dove a essere colpita non è una nazione o un governo, ma una persona in carne e ossa, la cui unica "colpa" è eccellere nella propria disciplina sotto una bandiera sgradita. L'odio online che sommerge figure come Sabalenka non serve la causa ucraina, non indebolisce il regime di Minsk, non sposta di un millimetro gli equilibri internazionali. Serve solo a nutrire la spirale di rabbia e a creare martiri involontari, semplificando brutalmente una realtà complessa. Chiediamo agli atleti di essere eroi sportivi, modelli di comportamento e, ora, anche fini analisti geopolitici pronti a immolarsi sull'altare dell'opinione pubblica. È un carico insostenibile. Il caso Sabalenka è uno specchio che riflette un'immagine deformata di noi stessi: una società che ha perso la capacità di distinguere l'individuo dal suo passaporto, il dissenso dalla disumanizzazione. Prima di puntare il dito e scagliare la prossima pietra digitale, dovremmo chiederci chi sia il vero avversario. Spesso, non è dall'altra parte della rete.





MOSCA HA PERSO A DOBROPILLIA SECONDO ZELENSKY | LA DISFATTA UCRAINA SULLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE

Genocidio di Pace!

Caracciolo a Otto e mezzo: Primo accordo per Gaza. E ora?

mercoledì 8 ottobre 2025

Tecnofascismo di Donatella Di Cesare (Einaudi)

 A cento anni dall'avvento del fascismo si va affermando nel mondo una nuova forma di totalitarismo che segue il comando della tecnica e obbedisce al principio del sangue. Solo se si considerano queste due tendenze, l'una ipermoderna e l'altra regressiva, è possibile analizzare nella sua gravità l'ascesa della nuova destra. Dalle sofisticate reti, nelle mani di un'élite globale, alle zone oscure in cui si compiono le pulizie etniche, questo libro disegna nei suoi molteplici aspetti il paesaggio contemporaneo dove la politica sembra aver abdicato alla guerra e la democrazia viene ridotta a etnocrazia. Proprio la gestione neototalitaria dei popoli, privati del loro potere e confinati entro i muri etnici, è il fulcro della destra tecnocratica




LA RUSSIA SI AUTOBOMBARDA LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA, DICE KIEV

La Storia non è iniziata il 7 ottobre: tutte le stragi di palestinesi volutamente dimenticate

"Pace a Gaza?" (con Dario Fabbri) - Il Grande Gioco

Un nuovo modello energetico per il territorio

Tributo 630 agricoltori in pressing - Si voti sospensione nel Consiglio

Poveri e arrabbiati, fotografia di un’Italia che il governo Meloni preferisce insultare

Gaza, il piano di Trump può funzionare? L'analisi del generale Domenico Rossi

Scuola e Università: vietato criticare un criminale?

Cosa può succedere ora in Francia. L'iperturismo sull'Everest.

Le idee non si possono uccidere. Introduzione alla vita e alle opere di Thomas Sankara di Fabio Verna (Red Star Press)

Viene ricordato come il “Guevara africano”, ma in realtà poche personalità possono rappresentare la stagione delle rivolte contro i regimi c...