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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

mercoledì 6 agosto 2025

Pioggia di distruzione. Tokyo, Hiroshima e la bomba di Richard Overy (Einaudi)

 Un capitolo decisivo della Storia del Novecento, che parte dalla guerra navale nel Pacifico, e dalle sue complesse strategie, e arriva alla drammatica sequenza di eventi che portò i comandi militari e i leader politici, di entrambi i fronti, a prendere epocali decisioni che avrebbero segnato il destino del mondo.


Bernaschi, Laura 25,00 208 20/05/2025 Servirono veramente le bombe atomiche a porre fine alla guerra o vennero sganciate seguendo altre logiche e finalità? Perché non fu sufficiente il precedente bombardamento incendiario di Tokyo, quasi altrettanto distruttivo e crudele? Uno dei maggiori storici militari al mondo, Richard Overy, ripercorre quei mesi drammatici, dalla guerra nel Pacifico agli sforzi tecnologici e scientifici della corsa atomica, fino all’escalation che portò alla scelta di colpire Hiroshima e Nagasaki. Sono mesi che gettano la loro ombra inquietante sull’oggi, in un tempo in cui insieme agli interrogativi etici minacciano di sollevarsi gli stessi venti nucleari. Nei mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale centinaia di migliaia di giapponesi, per lo piú civili, morirono in un'ultima esplosione di violenza dal cielo. Dopo aver devastato Tokyo gli aerei americani iniziavano a non avere molti obiettivi plausibili a disposizione, e si decise allora di utilizzare due armi atomiche per chiudere definitivamente la guerra. Da allora, il ruolo dei bombardamenti incendiari e delle armi nucleari nella lettura della resa giapponese è sempre stato oggetto di un acceso dibattito. Richard Overy ripensa a come dovremmo considerare quest'ultima fase del conflitto. Il popolare racconto secondo cui i bombardamenti furono efficaci va inserito nel contesto piú ampio di quanto stava accadendo in Giappone all'inizio del 1945. E la facile equazione «bombardamento uguale resa» non può piú essere data per scontata. Queste pagine ricostruiscono il processo attraverso il quale, nel corso di una guerra lunga e tremenda, la volontà di uccidere i civili e distruggere intere città è diventata una cosa normale. E ci mostrano come le preoccupazioni morali si sono potute attenuare fino al punto in cui gli scienziati, gli aviatori e i politici hanno approvato una strategia di distruzione di massa che non avrebbero mai approvato prima. Rivelandoci però allo stesso tempo quale sia stato lo sforzo messo in campo per cercare di porre fine alle ostilità in Giappone, un Paese in cui il concetto di «resa» era del tutto estraneo alla cultura nazionale




Dr. Strangelove • We'll Meet Again • Vera Lynn

Atomica su Hiroshima e Nagasaki. Le voci dei testimoni. 6 agosto 1945 - Documentario

Cos'è successo a Hiroshima e Nagasaki - [Appunti Video]

La bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki | Documentario in italiano sulla Seconda Guerra Mondiale

Hiroshima e Nagasaki, da Kubrick a Oppenheimer l'incubo atomico al cinema

LA BOMBA ATOMICA: Hiroshima e Nagasaki (1945)

martedì 5 agosto 2025

Ho sognato una rete intergalattica. Scritti su Internet prima di Internet di Joseph C. R. Licklider (Luiss University Press)

 «Stiamo entrando in un'epoca tecnologica in cui potremo interagire con la ricchezza dell'informazione vivente -non semplicemente nel modo passivo a cui ci siamo abituati con libri e biblioteche, ma come partecipanti attivi di un processo in corso, apportando qualcosa attraverso la nostra interazione con esso, e non solo ricevendo qualcosa da esso tramite la nostra connessione». Era il 1968 quando Joseph Carl Robnett Licklider scriveva queste parole che, oltre mezzo secolo dopo, sembrano un frammento arrivato dal futuro. Licklider, geniale psicologo sperimentale, iniziò già negli anni Cinquanta a interessarsi alla tecnologia, e in particolare a come le macchine, interagendo con la nostra mente, avrebbero potuto potenziare le capacità umane. Negli scritti contenuti in questo libro Licklider anticipa l'era delle reti digitali, delle email e della messaggistica istantanea, degli assistenti artificiali e dei chatbot, immaginando un mondo in cui persone e computer avrebbero collaborato in simbiosi, creando insieme conoscenza e innovazione. Non macchine al posto delle persone, dunque, ma tecnologie al loro fianco, in grado di potenziare la loro intelligenza, creatività, capacità di entrare in relazione. Ho sognato una rete intergalattica è oggi una lettura fondamentale, un classico riscoperto per il tempo che ci vede impegnati a immaginare un nuovo umanesimo tecnologico. Queste pagine, infatti, non parlano solo di hardware e software, ma di società, cultura e futuro; di una vera innovazione, che può emergere solo nel punto in cui le menti, umane e artificiali, si incontrano e si potenziano a vicenda




Corsa allo spazio: l'Iran punta sui Brics

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Partecipazioni statali e la sudditanza italiana alle follie del neoliberismo - Finanza - L'Antidiplomatico

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DOPO IL GENOCIDIO: COSA ACCADRÀ A ISRAELE? - Giubbe Rosse News

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La “Storia” che tutti “conoscono” è una menzogna - Come Don Chisciotte

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PRASAT PREAH VIHEAR, il tempio conteso tra Thailandia e Cambogia - Come Don Chisciotte

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LA NOTIZIA È LA NOTIZIA

M Moro, Giallo Amerikano - Puntata 2: Via Gradoli

India e Brasile scelgono PUTIN e sfanculano TRUMP- NonTG del 4/08

The Jam - Going Underground

lunedì 4 agosto 2025

Feudalesimo europeo - Intervento di Leonardo Elia

Fratelli d’Italia presenta un’interrogazione parlamentare contro l’ospitata di Francesca Albanese in parlamento “irresponsabile invitare in sedi istituzionali chi veicola idee antisemite”.

Nulla di nuovo di chi rinnova i rapporti Italia Israele  su difesa e sicurezza, e fornisce di fatto armi ai sionisti, siamo buoni terzi  dopo Usa e Germania.

Con il centro-destra pugliese che prende posizione prontamente contro il sindaco di Bari, il mite Vito Leccese, che vuole concedere le chiavi della città alla relatrice dell’ONU.

Posizioni, che a parte la banale, tragica ovvietà, fanno pensare come la  politica internazionale, la Geopolitica,  spesso si riverbera  nel nostro quotidiano.

In questo caso denotano un chiaro riferimento nella politica americana, che non riesce, non vuole, allontanarsi dall’ appoggio al governo  israeliano. Una posizione chiara  che si affianca al finanziamento della causa ucraina, con l’invio di risorse, armi al regime di Zelenskj, armi acquistate dagli Usa, per continuare una guerra persa. Medio oriente e Ucraina sono due facce della stessa medaglia , della stessa guerra globale.

Colloqui in Scozia tra la Von der Leyen e Trump, con un disastroso accordo , che oltre ai dazi, ci obbliga a comprare tecnologia militare americana, ad aumentare la spesa per armamenti,  ci obbliga ad acquistare un botto di gnl dagli Usa, molto più costoso del gas russo o in genere del gas da gasdotto( per esempio Nord Stream che è lì già pronto), investimenti  in Usa di aziende europee.

A parte la difficile realizzazione di questi obbiettivi, con una Meloni silente,  un’interpretazione un attimo differente , di quanto è avvenuto , ci aiuterebbe a capire le ragioni profonde che hanno mosso le scelte  del commissario europeo peggiore di sempre, ben accompagnata in Europa  da una classe politica pessima, sia che governi, sia che stia all’opposizione.

Il feudalesimo era un patto tra un’entità, la nobiltà, che in cambio di privilegi, economici e non solo , esprimeva un diritto, la supremazia, e un dovere, la difesa di  un territorio e dei suoi abitanti.

Il delirio della commissione europea e dei suoi sodali, che è alla base di  questo trattato può essere anche interpretato come un tentativo di  legare a se   più strettamente gli Stati Uniti , sia per la sicurezza, sia per l’economia.

Diventare sia in campo energetico sia in campo militare, il mercato di sbocco più importante, considerando come nel resto del mondo regni la diversificazione in questi due settori, non solo definisce la  dipendenza del più debole, l’Europa, ma anche una richiesta di protezione nei confronti dell’egemone.

Un’ inno alla subalternità.

E questa potrebbe essere  l’interpretazione della copertina del Time dedicata alla Meloni. Il “dove  lei sta conducendo l’Europa “.

Una costosissima adesione in termini economici, di sovranità, e anche etici, alle politiche di un impero in declino. Facendole proprie.

Forse così si può interpretare il silenzio del nostro presidente del consiglio sulle conclusioni dei colloqui  tra la Von der  Leyen e Trump, definite da tutti gli osservatori indipendenti come una capitolazione.

Ad ogni capitolazione però segue un trattato , che definisce un perdente e gli oneri a cui è sottoposto , in questo caso noi europei, ma definisce anche i doveri  dell’egemone, perché l’egemonia, la potenza, ha un costo.

In quest’ottica si può comprendere come il governo non sia intervenuto nell’ennesima dismissione ,operata dai tristemente noti Elkann di uno dei  pezzi importanti dell’industria Italiana quando  hanno venduto il ramo civile della IVECO alla Tata indiana.

Ultimo passaggio di alienazioni del patrimonio Fiat, che priva di eccellenze industriali e di competenze il nostro paese, procedendo a grandi passi sulla strada della deindustrializzazione.

Ultimo passaggio di una serie di scelte che  rendono dipendente il nostro paese in settori strategici da operatori , e quindi da stati, esteri.

In Francia non sarebbe potuto succedere tutto questo!

La vocazione turistica di Torino, irricevibile,  come imbarazzante quello che ha detto il nostro presidente del consiglio un paio di mesi fa, che secondi solo alla Spagna , siamo diventati una “superpotenza “ turistica!

Mi ricordo quando , nel 1991, i miei insegnanti dell’università di Rostock, dicevano allibiti come per la loro città , per capirci  industria chimica e cantieri navali,  i vincitori, la Germania ovest,  stava disegnando un futuro turistico, consacrando così la distruzione sociale ed economica, programmata, di una intera nazione , allora, da poco annessa.

I decisori di Bruxelles hanno pianificato per noi questo  destino ?

L’Italia trasformata in una grande “location”.

Più sei inerme strutturalmente più puoi offrirti ai potenti  per diventare loro  servo, sciocco




la PAX TRUMPIANA allunga l’AGONIA dell’IMPERO e la rende INELUTTABILE

MISSILI & CO

Sex Pistols - Holidays In The Sun

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Guasto è il mondo di Tony Judt (Mondadori)

  C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modo di vivere. Per decenni abbiamo trasformato in virtù il perseguimento dell’interess...