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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

giovedì 3 luglio 2025

Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina di Francesca Albanese (Rizzoli)

Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell'occupazione? Dov'è la casa di una persona rifugiata? In che condizioni vive il popolo palestinese? Fino a che punto può arrivare la crudeltà di un genocidio? Domande a cui non possiamo sottrarci, legate a personaggi e luoghi che ci permettono di capire cosa è stata la Palestina fino al 7 ottobre 2023 e cosa è adesso.

«È quando il mondo dorme che si generano i mostri. Di mostri ne abbiamo già parecchi, tra noi. Prima di tutto, la nostra indifferenza.»


Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l'integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. Un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato Francesca a comprendere storia, presente e futuro della Palestina. Hind Rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto Gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un Paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. Abu Hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di Gerusalemme; e George, amico stretto, di Gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. Alon Confino, grande studioso dell'olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l'apartheid e ne vuole la fine. Ghassan Abu-Sittah, chirurgo arrivato da Londra per entrare nel vivo dell'orrore più inimmaginabile, ci racconta ciò che ha visto; e Malak Mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare Gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. E poi Ingrid Jaradat Gassner, Eyal Weizman, Gabor Maté fino a una delle persone più vicine a Francesca nella vita, così come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione




Francesca Albanese: "Le prove del genocidio in Palestina sono ovunque"

A Napoli Consiglio Comunale per Gaza, "stop ogni accordo con Israele"

Conversazioni scomode #17 a cura di Leonardo Elia

Lupiae Servizi, gli interinali continueranno a lavorare. A settembre i primi bandi

Nucleare, Iran e Israele: tutto quello che devi sapere e non ti dicono - IN PRIMO PIANO - L'Antidiplomatico

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La lezione della guerra per gli arabi del Golfo: temere Israele, non fidarsi degli Usa - Limes

Paola Caridi - Gaza, cosa ne pensa la gente di Israele?

Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina | La Fionda

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mercoledì 2 luglio 2025

Critica della ragione pandemica. COVID-19: ripensare la fenomenologia di un evento epocale di Federica Cappelluti , Paolo Cesaretti, Francesco Laviano (Meltemi)

 Nel novembre del 2022 si è svolto a Torino il congresso internazionale POLI-COVID-22, il primo in Italia concepito in ambito accademico e dedicato alla gestione pandemica, alle sue implicazioni sanitarie, etiche e sociali, alla sua eredità. Il congresso ha ospitato una pluralità di studiosi e specialisti italiani e stranieri, che hanno messo a disposizione i risultati delle loro ricerche negli ambiti della medicina, del diritto e della bioetica, della sociologia e della comunicazione. Il volume raccoglie un’ampia selezione dei contributi – rivisti per la lettura di un più vasto pubblico – corredati di ricchi riferimenti bibliografici. Ne emerge un lavoro corale che documenta come l’emergenza epidemiologica da COVID-19, ben più che un evento medico, sia stata un fatto storico che ha segnato la società intera, travolgendo norme e consuetudini di scienza e comunicazione, di diritto e bioetica, di economia e politica, fino a toccare gli aspetti più profondi della sfera antropologica, dal lavoro al culto religioso. Sotto molti aspetti, infatti, “la pandemia è ancora tra noi, e su scala globale”. L’eredità della “ragione pandemica” va conosciuta anche per evitare nel futuro nuove abdicazioni della ragione critica




Ep. 10 - Economia di guerra: chi ci guadagna?

Russia-Ucraina: a Sumy la spallata finale?

Gaza, gioco dei calamari!

Israele bombarda ancora Gaza. La Francia alle prese con un’ondata di calore.

L'IMPOVERIMENTO DEL LAVORO

DIEGO FUSARO: Il bardo cosmopolita Roberto Saviano attacca Salvini: "vergognati!"

DIEGO FUSARO: La UE non conta nulla nella politica internazionale! Quel che non vi dicono...

La donna del mare di Henrik Ibsen

Come ho conosciuto Niklas Luhmann? a cura di Stefano Magnolo #7

MotorTerapia: motori, emozioni e solidarietà che lasciano il segno

Flussi, serviranno 90mila migranti l’anno: da agricoltura e costruzioni metà richieste - Il Sole 24 ORE

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Stop carcere preventivo agli incensurati: con la scusa del sovraffollamento ora Nordio punta a salvare i colletti bianchi

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Pnrr, target centrati, c’è il sì dell’Europa: per l’Italia arriva la settima rata da 18,3 miliardi | Corriere.it

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martedì 1 luglio 2025

L’intelligenza artificiale non è scienza - Intervento di Leonardo Elia

Va da se, che quando una persona che non usa abitualmente chat GPT la utilizza solo  per qualcosa di “specifico” , i risultati ottenuti sono spesso eccellenti.

Non bisogna mai dimenticare che l’intelligenza artificiale non è scienza, neanche quella branca definita “scienza applicata”, ma è tecnologia. Cioè un qualcosa non neutra, ma definita dal suo uso.

Ma a questo punto bisognerebbe, cosa difficilissima di questi tempi, pensare a precisare i limiti del suo utilizzo. Visto le conclusioni dello studio del Mit, si possono  immaginare le conseguenze che può avere nello sviluppo degli   adolescenti, che vivono un momento importantissimo per la formazione del se, dell’uomo e della donna del futuro.

Parlando con insegnanti , anche universitari, mi sento dire che chat GPT, è usata molto , una scorciatoia, per risparmiarsi lo sforzo , a  scuola, e anche all’università.

La quale scuola , vista come è orientata verso progetti e competenze, non è assolutamente strutturata per filtrare questa tendenza e contenerla entro limiti accettabili e condivisibili.

La scuola come obbiettivo  deve  far imparare a ragionare lo studente, sulla qual cosa si costruiscono gli obbiettivi e le competenze e le risposte , differenti, al mutare delle circostanze. La scuola dovrebbe dare , prima delle nozioni, la plasticità di approccio. Il senso critico.

Ma fin qui abbiamo parlato di etica, e anche in maniera grossolana. Questo argomentare spesso non porta a nulla.

Ma l’intelligenza artificiale, la gestione e la lavorazione di una enorme quantità di dati ,ha già un presente, che non è solo  la “clusterizzazione” della popolazione, in base alle scelte che gli individui fanno quando vivono.

E’ l’utilizzo in campo militare. Tra i grandi finanziatori di Trump, e anche dei presidenti dem precedenti, ci stanno i “re” della AI, come Open AI, ma principalmente Peter Thiel di Palantir , con il suo ceo Alex Karp.

Questi ultimi sono in rapporti strettissimi con l’esercito israeliano. Sia Thiel sia Karp sono sionisti convinti e pure estremisti.

 La loro tecnologia è stata utilizzata per la campagna aerea e per l’eliminazione di avversari dal 7 ottobre in poi, a Gaza e anche in Libano. L’individuazione degli obbiettivi si fa con i software di Palantir, che oltre a essere analitici, sono anche predittivi, prevedono in base all’analisi dei dati la presenza di una data persona in un dato luogo. Così si spiega l’eliminazione di persone attenzionate , insieme a tutta la famiglia, insieme a tutto il condominio, addirittura in sala operatoria, uccisi con tutto lo staff medico presente.

E questo sta cambiando  anche i protocolli militari che tendono ad ammettere  ,dopo l’esperienza di Gaza, un numero di morti civili molto più alto, perché si sta accettando, per ogni militante morto fino a 20 civili morti con lui. Un rapporto pazzesco che di fatto viene accettato dall’opinione pubblica.

Ci sarebbe da ampliare l’accusa di genocidio, da un pazzo, Netanyahu, anche a chi, complice, presenzia in giro per il mondo conferenze di tutti i tipi che millantano futuri radiosi grazie alla tecnologia, la loro, e con questa tecnologia aiuta l’omicidio di donne , vecchi e bambini.

Tutti finanziati in passato  da apparati militari americani che avevano visto lungo.

Ma c’è di più, considerando che il software Mosaic che usa l’ AIEA, agenzia internazionale per l’energia atomica per monitorare e controllare le nazioni in possesso di risorse nucleari, mai  Israele per intenderci, è di Palantir. Che ad un certo punto ha, in un impeto predittivo, ha asserito  che l’Iran era vicinissimo alla Bomba. Cosa non vera, come affermato dai servizi americani e dalla stessa AIEA precedentemente.

Che ha dato la giustificazione , al criminale di Tel Aviv, ad  attaccare l’Iran, con il consenso di Trump, che è pure intervenuto per salvare lui e Israele.

Non bisogna dimenticare che i dati e la loro elaborazione, sono le cose più taroccabili sulla terra, perché non sono evidenze assolute. Esistono perché lavorate . E di questo nella stampa main stream non se ne parla.

In più non si deve mai dimenticare che attraverso la tecnologia, specie quella militare , si fa politica,e questo è un esempio da manuale.

 

 

 


Guasto è il mondo di Tony Judt (Mondadori)

  C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modo di vivere. Per decenni abbiamo trasformato in virtù il perseguimento dell’interess...