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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

sabato 12 aprile 2025

L'analisi di Fitoussi sulla crisi dell'euro

Dazi, Cina ed Europa unite contro il bullismo di Trump

26 Aprile: dopo la Liberazione, l'impunità per i crimini dei nazi-fascisti

L'UE è una DITTATURA?! - Ft. C.V. Buttazzo

Ep. 85 - Intervista a Carlo Cottarelli: "Attenzione alla guerra commerciale con la Cina, potrebbe...

l’Italia guida il suicidio dell’Europa per baciare il c**o a Trump MONDOCINA

Festival del Classico ► Luciano Canfora | Guerra e guerra civile: il caso italiano

Giuliano Marrucci: "Bisogna stare dalla parte della Cina contro gli Stati Uniti" - Visione TV

Giuliano Marrucci: "Bisogna stare dalla parte della Cina contro gli Stati Uniti" - Visione TV

La Guerra Mondiale dei dazi. La ritirata di Trump è tattica o strategica?

venerdì 11 aprile 2025

La politica. Pensare e agire per trasformare la società di Sandro Frisullo (Esperidi)

 “Dopo decenni di fiducia acritica nel capitalismo si fa strada una maggiore consapevolezza della necessità della politica per contrastare le conseguenze di una finanziarizzazione dell'economia a scala globale che concentra le ricchezze, acuisce le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, mette in grave sofferenza la democrazia. E oggi, ancor più di ieri, la politica ha di fronte un compito che appare quasi titanico, come ricostruire una relazione conviviale tra gli uomini, scongiurando che la competizione estrema (l'affermazione di sé con ogni mezzo) faccia saltare ogni mediazione e distrugga le relazioni di fraternità e di solidarietà. In un momento così drammatico per la storia dell'umanità, la politica è chiamata a svolgere la sua funzione nella regolazione delle relazioni internazionali e nella definizione di un nuovo ordine mondiale fondato sul multilateralismo, sulla cooperazione e sulla coesistenza pacifica”. Il libro si articola in due parti, la prima inedita, la seconda contiene una selezione di alcuni articoli pubblicati negli ultimi anni sui quotidiani locali e regionali (Il Quotidiano, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere del Mezzogiorno, La Repubblica di Bari).




La storia dell'Ucraina: il periodo sovietico. Con Francesco Dall'Aglio

Gavazzeni presenta "Il papa deve morire", sull’attentato a Wojtyla: “Fatto esposto in Procura"

Dazi sospesi, futuro incerto - Globally

Guerra dei dazi: come reagire?

PAGLIARO: “ SITUAZIONE ANCORA CRITICA MA RICONOSCIAMO LE ECCELLENZE”

LA VIOLENZA DI GENERE CORRE IN RETE POMERIGGIO IN FAMIGLIA

Karim Benvenuto, un leccese come “ponte” tra il Salento e l’Asia Centrale

SINICA: la Cina risponde ai dazi di Trump

giovedì 10 aprile 2025

Il protezionismo USA è la risposta sbagliata a un problema esistente ... Intervento del Prof GUGLIELMO FORGES DAVANZATI (UNISALENTO)

 La tesi che si intende qui sostenere fa riferimento al fatto che – sebbene le politiche protezionistiche attuate da Trump non abbiano un fondamento di razionalità né di ragionevolezza (ci si riferisce alla quantificazione dei dazi) – il protezionismo in quanto tale va preso sul serio, sia con riferimento alla sua Storia, sia con riferimento al suo essere risposta ai risultati prodotti dalla globalizzazione negli ultimi trent’anni. In altri termini, il protezionismo USA è la risposta sbagliata a un problema esistente e, contrariamente a una lettuta diffusa, esso ha una base scientifica (non in Trump) e, dunque, un fondamento razionale. C’è poi da ricordare che l’amministrazione Biden, sebbene in misura più ridotta, ha imposto forme di protezione occulata, mediante un ingente programma di sussidi alle imprese USA denominato Inflation Reduction Act.

La decisione di Trump di imporre dazi al resto del mondo costituisce, senza dubbio, la fine della globalizzazione degli ultimi trent’anni e può essere letta alla luce delle teorie economiche del protezionismo che si rilevano nella Storia del pensiero economico. L’autore più noto a riguardo è il tedesco F. List, che, opponendosi alla teoria dei costi comparati di Ricardo (per la quale il commercio internazionale avvantaggia tutti i Paesi che ne prendono parte), teorizzò la necessità per la Germania di imporre misure di protezione (temporanee) per far crescere la sua industria. L’argomento di List si fonda sulla distinzione fra Paesi early startes e Paesi late comer e, per conseguenza, sulla necessità di proteggere le produzioni dei secondi, fino ad arrivare, nel lungo periodo, alla parità dei poteri contattuali e al libero scambio. Gli storici (in particolare, Carlo Maria Cipolla) hanno fatto oservare che quasi sempre l’industrializzazione dei Paesi occidentali si è resa possibile grazie al protezionismo.

La svolta di Trump, inoltre, è finalizzata a porre un argine alla globalizzazione, anche a seguito dei fenomeni di de-globalizzazione dell’ultimi biennio. L’evidenza empirica mostra che la globalizzazione, dalla prima metà degli anni Novanta, si è associata a una significativa riduzione del tasso di crescita delle economie avanzate e, ancor più, a un notevole peggioramento della distribuzione del reddito, sia fra Paesi, sia all’interno dei singoli Paesi.

Occorre, quindi, evitare il rischio di criticare Trump per difendere l’assetto pre-esistente. Occorrerebbe semmai ripensare un modello di sviluppo su scala globale basato su espansioni coordinate della domanda aggregata.

Un contributo del Prof GUGLIELMO FORGES DAVANZATI (UNISALENTO)





IL COLLASSO CULTURALE DELLA GLOBALIZZAZIONE FT. GUZZI, VOLPI

Il debito resta un fardello e Trump annuncia la svolta sui dazi

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Gaza: le divergenze tra Trump e Netanyahu

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Un ex-pilota israeliano chiede la fine del genocidio a Gaza – Il Pungolorosso

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Democrazia in Kelsen e in Schmitt - Biagio De Giovanni

Talking Heads - Psycho Killer (Live) 1977

Casa Bianca-Italia. La corruzione dell'informazione di uno Stato satellite di Alessandro Orsini (PaperFIRST)

Con la sua prosa chiara e semplice, Orsini pone, ancora una volta, la teoria sociologica al servizio della libertà di critica e di espressione.


Alessandro Orsini descrive la corruzione del sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale e spiega il suo funzionamento. Parlando di Ucraina e Palestina, dei bombardamenti tra Iran e Israele, della caduta di Assad in Siria, del rapporto Meloni-Trump, ma anche del Presidente della Repubblica, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, di "Porta a Porta", "Report", del Festival di Sanremo e di molti altri temi attualissimi come la santificazione di Zelensky e la mostrificazione di Putin, il libro analizza le regole e i trucchi di un sistema dell’informazione corrotto. Orsini mette a nudo il modo in cui i conduttori televisivi e radiofonici più famosi d’Italia, e i loro colleghi della grande stampa, disinformano i cittadini sulla politica internazionale per compiacere il potere politico. La società giornalistica italiana dichiara di essere libera di dire tutto quel che vuole. Orsini, richiamandosi al metodo del sospetto di Marx, Nietzsche e Freud, sospetta che non sia vero. Il capitolo finale ricostruisce la promessa della Nato a Gorbachev di non espandersi verso la Russia. Questo libro è un viaggio dissacrante nell’informazione di uno Stato costretto a dare conto a una potenza straniera di tutto quel che dice



America contro Europa. La guerra dei dazi - MappaMundi con Lucio Caracciolo

Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina di Francesca Albanese (Rizzoli)

Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell...