Cerca nel blog
Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile
Ipse dixit ...
Dubitando ....
Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio
GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
domenica 13 aprile 2025
sabato 12 aprile 2025
venerdì 11 aprile 2025
La politica. Pensare e agire per trasformare la società di Sandro Frisullo (Esperidi)
“Dopo decenni di fiducia acritica nel capitalismo si fa strada una maggiore consapevolezza della necessità della politica per contrastare le conseguenze di una finanziarizzazione dell'economia a scala globale che concentra le ricchezze, acuisce le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, mette in grave sofferenza la democrazia. E oggi, ancor più di ieri, la politica ha di fronte un compito che appare quasi titanico, come ricostruire una relazione conviviale tra gli uomini, scongiurando che la competizione estrema (l'affermazione di sé con ogni mezzo) faccia saltare ogni mediazione e distrugga le relazioni di fraternità e di solidarietà. In un momento così drammatico per la storia dell'umanità, la politica è chiamata a svolgere la sua funzione nella regolazione delle relazioni internazionali e nella definizione di un nuovo ordine mondiale fondato sul multilateralismo, sulla cooperazione e sulla coesistenza pacifica”. Il libro si articola in due parti, la prima inedita, la seconda contiene una selezione di alcuni articoli pubblicati negli ultimi anni sui quotidiani locali e regionali (Il Quotidiano, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere del Mezzogiorno, La Repubblica di Bari).
giovedì 10 aprile 2025
Il protezionismo USA è la risposta sbagliata a un problema esistente ... Intervento del Prof GUGLIELMO FORGES DAVANZATI (UNISALENTO)
La tesi che si intende qui sostenere fa riferimento al fatto che – sebbene le politiche protezionistiche attuate da Trump non abbiano un fondamento di razionalità né di ragionevolezza (ci si riferisce alla quantificazione dei dazi) – il protezionismo in quanto tale va preso sul serio, sia con riferimento alla sua Storia, sia con riferimento al suo essere risposta ai risultati prodotti dalla globalizzazione negli ultimi trent’anni. In altri termini, il protezionismo USA è la risposta sbagliata a un problema esistente e, contrariamente a una lettuta diffusa, esso ha una base scientifica (non in Trump) e, dunque, un fondamento razionale. C’è poi da ricordare che l’amministrazione Biden, sebbene in misura più ridotta, ha imposto forme di protezione occulata, mediante un ingente programma di sussidi alle imprese USA denominato Inflation Reduction Act.
La decisione di Trump di imporre dazi al resto del mondo
costituisce, senza dubbio, la fine della globalizzazione degli ultimi
trent’anni e può essere letta alla luce delle teorie economiche del
protezionismo che si rilevano nella Storia del pensiero economico. L’autore più
noto a riguardo è il tedesco F. List, che, opponendosi alla teoria dei costi
comparati di Ricardo (per la quale il commercio internazionale avvantaggia
tutti i Paesi che ne prendono parte), teorizzò la necessità per la Germania di
imporre misure di protezione (temporanee) per far crescere la sua industria.
L’argomento di List si fonda sulla distinzione fra Paesi early startes e Paesi
late comer e, per conseguenza, sulla necessità di proteggere le produzioni dei
secondi, fino ad arrivare, nel lungo periodo, alla parità dei poteri
contattuali e al libero scambio. Gli storici (in particolare, Carlo Maria
Cipolla) hanno fatto oservare che quasi sempre l’industrializzazione dei Paesi
occidentali si è resa possibile grazie al protezionismo.
La svolta di Trump, inoltre, è finalizzata a porre un argine
alla globalizzazione, anche a seguito dei fenomeni di de-globalizzazione
dell’ultimi biennio. L’evidenza empirica mostra che la globalizzazione, dalla
prima metà degli anni Novanta, si è associata a una significativa riduzione del
tasso di crescita delle economie avanzate e, ancor più, a un notevole
peggioramento della distribuzione del reddito, sia fra Paesi, sia all’interno
dei singoli Paesi.
Occorre, quindi, evitare il rischio di criticare Trump per
difendere l’assetto pre-esistente. Occorrerebbe semmai ripensare un modello di
sviluppo su scala globale basato su espansioni coordinate della domanda aggregata.
Un contributo del Prof GUGLIELMO FORGES DAVANZATI (UNISALENTO)
Casa Bianca-Italia. La corruzione dell'informazione di uno Stato satellite di Alessandro Orsini (PaperFIRST)
Con la sua prosa chiara e semplice, Orsini pone, ancora una volta, la teoria sociologica al servizio della libertà di critica e di espressione.
Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina di Francesca Albanese (Rizzoli)
Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell...
