Dalla Rivoluzione francese in poi, con l'ascesa degli eserciti nazionali, i mercenari sono stati visti come individui malvagi e attori marginali nel campo delle relazioni tra Stati. Il documentatissimo saggio di Christopher Kinsey sfata questo luogo comune, dimostrando invece che, sebbene siano rimaste per lo più lontane dai «grandi giochi», in realtà le armate di professionisti remunerati hanno svolto un ruolo cruciale e sono state uno strumento di politica estera fondamentale nelle mani del potere. E oggi sono tutt'altro che uscite di scena. Mercenari colloca in una prospettiva storica l'attuale tendenza a privatizzare le guerre, con uno sguardo geografico non eurocentrico ma di portata davvero globale che inquadra in primis Russia, Cina, Africa e Medio Oriente: un contributo di inedita profondità spazio-temporale al dibattito geopolitico contemporaneo.
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Ipse dixit ...
Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha.
Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme.
Seneca - Il Tempo
Dubitando ....
Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone
Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio
Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio
GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
giovedì 11 luglio 2024
mercoledì 10 luglio 2024
Rimbambiden. Strafalcioni, svarioni e cantonate dell'uomo più potente del mondo di Roberto Zanni (PaperFIRST)
"Rimbambiden" è un viaggio surreale nella presidenza di Joe Biden, cominciata con grandi propositi il 20 gennaio 2021. Un mosaico realizzato usando i momenti più controversi, a volte incredibili, che hanno caratterizzato più di qualsiasi altra cosa la sua presenza alla Casa Bianca (e la sua assenza, visto che ha trascorso circa il 40% del suo mandato in vacanza). Questo diario vuole ripercorrerne gli episodi più salienti e assurdi, spesso volutamente ignorati dai media mainstream. Dalle cadute sulla scaletta dell'Air Force One alle scarpe speciali per tenerlo in piedi, dalle innumerevoli versioni dell'incendio della sua casa fino alla costruzione di una ferrovia sull'oceano, dai commenti equivoci che il suo staff deve sempre correggere alle continue richieste di "non saltare" a chi assiste ai suoi interventi. Senza dimenticare le tante versioni che il presidente dà di se stesso: il Biden afroamericano, portoricano, polacco e greco. C'è davvero di tutto, compresi i colloqui con i leader defunti degli altri Paesi. E, per concludere la visione pre-elettorale statunitense, 45 giorni di messaggi dell'acerrimo nemico Donald Trump agli elettori, mentre era sotto processo e fino alla sua condanna nel tribunale di Manhattan.
martedì 9 luglio 2024
lunedì 8 luglio 2024
Le giovani regine. Caterina de' Medici, Elisabetta di Valois, Maria Stuarda e il prezzo del potere di Leah Redmond Chang (Mondadori)
Quando nell’estate del 1559 Enrico II, re di Francia, morì in un terribile incidente, Caterina de’ Medici, la regina consorte, volle al suo fianco la figlia maggiore Elisabetta di Valois, da poco sposata con Filippo II di Spagna, e la nuora Maria Stuarda, regina di Scozia. Tre donne che per oltre un decennio erano vissute insieme a corte, legate dall’affetto e dall’amicizia, oltreché dai vincoli del sangue e del matrimonio, si ritrovavano unite nel dolore per una perdita che avrebbe cambiato per sempre le loro vite. Da quel momento, infatti, tutte e tre avrebbero affrontato, in paesi diversi e con temperamenti diversi, le sfide del potere. In un’Europa dilaniata dalle guerre di religione e alla vigilia di profondi cambiamenti, seppero farsi carico del peso delle responsabilità che il destino aveva riservato loro, muovendosi sulla scena politica internazionale con passione, coraggio e determinazione. Le giovani sovrane esercitarono il potere ai massimi livelli, promulgando leggi, organizzando eserciti, occupando un posto di primo piano nella conduzione degli affari di Stato, avvalendosi di capacità e facoltà che avevano acquisito con gli anni e affinato per necessità. Caterina fece della maternità il proprio punto di forza e, accorta e intelligente, imparò in ugual misura a comandare e mediare. Elisabetta fece affidamento soprattutto sul proprio carattere dolce, sul dono della diplomazia e sulla guida di sua madre. Maria si servì di fascino e bellezza, che coniugò con un radicato senso dello ius sanguinis . Non furono certo le uniche donne potenti dell’Europa rinascimentale. Eppure, in un mondo che giudicava le donne fisicamente e intellettualmente inferiori, la loro autorità, al pari dei loro regni, fu sempre considerata precaria, vulnerabile. E soprattutto condizionata dal loro ruolo di mogli e di madri. Consapevoli di ciò e dei limiti imposti dal genere, cercarono di destreggiarsi meglio che poterono entro i confini stabiliti dalla cultura e dalla società del tempo. E tuttavia, vestendo i panni della sovrana, della regina consorte o della reine-mère, trovarono il modo di far sentire la propria voce ed estesero il loro raggio d’azione ben al di là di quanto potessero immaginare, inaugurando un’epoca di potere femminile senza precedenti, come queste pagine dimostrano magistralmente.
domenica 7 luglio 2024
Via Crux. Contro il politicamente corretto di Giuseppe Cruciani (Cairo)
«L’egoismo è il motore del mondo. Senza l’egoismo per la propria famiglia, senza l’egoismo per i propri interessi economici, senza l’egoismo che ogni giorno pratichiamo, non ci sarebbero sviluppo e progresso. Diffidate dei buoni samaritani che dicono di agire per il bene comune. Sono spesso degli impostori.»
Partendo da questo assunto, Giuseppe Cruciani, da sempre voce di rottura fuori dal coro, conduce la sua battaglia contro il politically correct imperante che, a suo dire, sta avvelenando la società di oggi. Un vero e proprio manifesto libertario che affronta temi di grande attualità: la «cultura della cancellazione» e l’inclusione, le parole proibite, la dittatura LGBT, il nuovo femminismo, l’immigrazione, l’ambientalismo estremo, la prostituzione. Perché il politicamente corretto rappresenta il nemico assoluto della libertà di espressione, una gabbia all’interno della quale rischia di morire la creatività, ma soprattutto l’individualità. E l’ossessione di non ferire nessuno finisce col renderci tutti uguali e falsi inquinando l’autenticità e la spontaneità dei rapporti umani. Da qui la sua lotta in nome del diritto inviolabile di ciascuno di dire ciò che pensa senza che qualcun altro stabilisca quello che si deve dire, come si deve dire e quello che non si può dire. Con il solo obiettivo di essere ascoltato, e senza la minima intenzione di fare il guru o il predicatore. Solo per opporsi a chi, esercitando il controllo sulle parole, vuole controllare anche le nostre vite. Perché le parole sono libertà. E cercare di reprimerle, provare a modificarle, punire chi non si adegua, è una forma di tirannia. Una forma di totalitarismo insidiosa poiché velata e mascherata di buone intenzioni.
sabato 6 luglio 2024
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