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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

giovedì 4 aprile 2024

Dentro il Palazzo. Cosa accade davvero nelle stanze del potere di Carlo Cottarelli (Mondadori)

 In Dentro il Palazzo, Cottarelli restituisce una sincera fotografia delle nostre istituzioni e immagina come potranno evolversi la politica e l'economia italiana ed europea se proseguono le tendenze attuali, compresa la riforma costituzionale sul premierato.


L'immagine delle Aule parlamentari, in cui avvengono i confronti – o spesso gli scontri – fra maggioranza e opposizione per decidere il futuro del nostro paese, è certo familiare a ogni cittadino. Non molti, invece, possono affermare di sapere con chiarezza come funzioni il sistema politico italiano e cosa accada realmente nei palazzi del potere. A raccontarlo in queste pagine, con ironia e attraverso numerosi aneddoti personali, è Carlo Cottarelli che, oltre ad aver ricoperto per otto mesi la carica di senatore nell'ultima legislatura, dopo le elezioni del 2018 venne incaricato di formare un governo nel corso di una crisi istituzionale senza precedenti. Attingendo alla sua esperienza diretta, Cottarelli esamina lo stato della nostra politica. Ne registra le storture, le inefficienze, le potenzialità perdute, descrivendo dal di dentro il funzionamento del nostro Parlamento e trattando, fra l'altro, temi di scottante attualità come il progressivo ridimensionamento del suo ruolo rispetto a quello del governo, il dibattito ormai ridotto a scontro tra fazioni opposte, gli stipendi di deputati e senatori, il bizantinismo delle pratiche, l'allontanamento dei cittadini dal voto, e cosa si può fare per riavvicinare i cittadini alla politica. E racconta per la prima volta in dettaglio quei quattro giorni che lo videro salire al Quirinale più volte nel tentativo di formare un nuovo governo.



mercoledì 3 aprile 2024

L’economia salvata dai pensionati

Bombe su ong e consolati: Israele quando si fermerà?

Operatori umanitari morti a Gaza, in un video Zomi Frankcom mostrava una cucina di Deir-al-Balah

Allarme dallo Stato Maggiore: l'audizione che racconta la preoccupante realtà italiana

IL POST CERANO E IL RILANCIO DELLE MARINE

PORTO BLOCCATO DA RICORSI E INEFFICIENZE

Francesco Guccini - Il Tema

Il fascismo non è mai morto Il fascismo non è mai morto di Luciano Canfora (Dedalo)

 Ciclicamente rispunta una teoria autoconsolatoria che sentenzia: il fascismo è finito in un preciso giorno di 79 anni fa. Per chi abbia familiarità con i tempi lunghi della storia, questa appare però, senza eccessivo sforzo mentale, come una sciocchezza. E basterebbe del resto la cronaca del settantennio che abbiamo alle spalle per convincersi della vacuità di una tale teoria. Lo riprova inoltre quotidianamente la cronaca, che certo non ci rallegra: tanto più che – come un secolo fa – non si tratta di una questione solo italiana. Del resto, tutte le principali forze politiche del Novecento, dai cattolici ai neoliberali, passando per i socialisti, vivono, uguali e diverse, e variamente denominate, nel nuovo secolo. La partita, a quanto pare, è ancora aperta.

martedì 2 aprile 2024

Antonio Albanese a Propaganda Live su La7 su ... "quale sinistra?" - intervento di Leonardo Elia

Ho riportato i pochi minuti di Antonio Albanese nella trasmissione Propaganda Live su La7, di qualche giorno fa. Su quella corrente di pensiero che oggi si fa chiamare “ Sinistra”. Non interagisce più con le persone , con la società, con i territori, e quindi non si fa carico delle loro esigenze. La sinistra si nasconde, o forse neanche si nasconde, non avendo coscienza delle sue carenze. Antonio Albanese parla di una lobby, autoreferenziale, aggiungo io, che non vive il nostro tempo. Con le dovute differenze, ascrivibili al ruolo sociale e al luogo di provenienza, queste critiche si trovano anche nell’intervista pubblicata nel Corriere a Sahra Wagenknecht.

Che tristezza però !!!





Sinistra, Antonio Albanese: "Non frequentano il nostro tempo e la gente" | LA7

Sinistra, Antonio Albanese: "Non frequentano il nostro tempo e la gente" | LA7

Francesco Guccini - Uomo

SOCIALIZZAZIONE PER PERSONE AUTISTICHE

ALBERI PERICOLANTI IN VIA VERGA, I RESIDENTI: “RISCHIAMO OGNI GIORNO”

CAFARO: SI RIVEDA NORMA SULLO SCIOGLIMENTO DEI COMUNI, DOV'ERA DECARO SINO A IERI?

"L'Europa è un disastro, non raccontiamoci palle": l'intervento della pacifista al convegno di Avs

"Ondata di antisemitismo, dov'è la lotta al razzismo?": Romeo (Lega) accusa studenti e Università

Machiavelliana. Immagini, percorsi, interpretazioni di Alessandro Campi (Rubbettino)

 Sappiamo apparentemente tutto di Niccolò Machiavelli, sul quale esiste da secoli una bibliografia a dir poco sterminata. In realtà, ci sono ancora aspetti della sua vita e della sua opera che meritano di essere indagati. È quel che ha cercato di fare in questo libro Alessandro Campi, membro del Comitato direttivo dell’Enciclopedia machiavelliana, curatore delle mostre organizzate in Italia e all’estero in occasione del cinquecentenario del Principe e autore di saggi e volumi su Machiavelli tradotti in molti Paesi (dagli Stati Uniti alla Germania, dal Brasile alla Polonia, dall’Argentina alla Francia). Un tema sinora poco battuto dalla critica, ad esempio, è quello relativo all’iconografia machiavelliana. Conosciamo diversi ritratti del Fiorentino, ma quanto sono fedeli e attendibili, essendo stati realizzati tutti dopo la sua morte? Con l’ausilio di un ricco apparato di immagini, l’Autore mostra come questi ritratti – quadri, busti, incisioni, stampe – siano in gran parte rappresentazioni distorte, deformanti, caricaturali al limite del grottesco, di Machiavelli. Sue raffigurazioni nel segno dell’antimachiavellismo. Ma nel volume Campi ha indagato anche altri aspetti, più legati al pensiero e alla produzione politico-letteraria di Machiavelli: ad esempio l’interpretazione molto originale che egli ha dato del fenomeno delle congiure. Una forma di lotta per il potere pericolosa e violenta, ma ricorrente nella storia e dotata, secondo l’autore dei Discorsi, di caratteristiche peculiari dal punto di vista politico e tecnico-operativo. Altri temi affrontati nel libro, che raccoglie le ricerche condotte dall’Autore nell’ultimo quinquennio, sono la ricezione e la fortuna dell’opera di Machiavelli nel corso dei secoli, con particolare riferimento alle interpretazioni che ne sono state date nel Novecento; il rapporto di Machiavelli con l’Umbria, da dove veniva la gran parte di quei capitani di ventura e mercenari che egli considerava tra le cause della debolezza politico-militare degli stati italiani del suo tempo; infine, la riflessione del Fiorentino sul rapporto politica-guerra, talmente originale e innovativa da farne un anticipatore delle elaborazioni sullo stesso tema sviluppate, tre secoli dopo, da Karl von Clausewitz.