"Nel 1918 un patriarca si oppose a Lenin che voleva abolire la religione. Nel 2023 un patriarca sostiene Putin in un assordante progetto imperiale. Il mondo slavo orientale affonda le sue radici nella tradizione bizantina, nella quale si afferma il principio della "sinfonia" tra potere politico e religione. Ma la rivoluzione bolscevica spezza la pretesa "sinfonia": viene avviata una lotta cruenta contro la religione che perdura sino alla Seconda Guerra mondiale, quando Stalin si appella alla Chiesa, vista come incarnazione dello spirito patriottico, per sconfiggere l’aggressore nazista. Dopo il crollo del sistema bolscevico si garantisce la libera professione della fede e si riafferma l’unione tra religione e politica, che si tramuta ben presto in una nuova singolare sinfonia, nella quale l’Ortodossia, tutelata dal regime, fornisce allo Stato la legittimazione della politica espansionista volta alla ricostituzione dell’antica Russia imperiale. Oggi, il patriarca Kirill non solo appoggia la politica espansionistica di Putin, ma ne è la fonte ispiratrice. Il libro si avvale anche di un intervento di Stefano Caprio, fra i massimi esperti oggi di storia russa contemporanea."
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Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio
GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
sabato 30 marzo 2024
venerdì 29 marzo 2024
Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza di Alessandro Di Battista (PaperFIRST)
«Israele è una democrazia e ha il diritto di difendersi». Questa è la puerile argomentazione utilizzata da buona parte di politici e giornalisti per affrontare il conflitto in Palestina. Chiunque osi raccontare quel che è avvenuto negli ultimi decenni viene descritto come filo-Hamas, come un giustificazionista. Stesso schema utilizzato dalla propaganda del blocco occidentale alla vigilia dell'intervento in Afghanistan quando chi si opponeva a quella guerra veniva descritto come filo-talebano. Per non parlare della narrazione bellicista portata avanti dal sistema politico e mediatico d'establishment sulla guerra in Ucraina. Chi chiedeva un negoziato, chi era contrario all'invio di armi, chi ricordava i morti dal 2014 al 2022 veniva insultato: “putiniano d'Italia, collaborazionista del Cremlino, pacifinto”. Mai abbiamo assistito ad un appiattimento politico e culturale come quello che caratterizza i nostri giorni. Il pensiero critico va disinnescato. Il dissenso (anche quando è maggioritario nel Paese) va denigrato. La Storia non va considerata. Eppure c'è stato un tempo in cui la politica non aveva così paura di prendere posizione, un tempo in cui gli intellettuali erano pronti a schierarsi, un tempo in cui atlantismo ed europeismo erano cose diverse. Un tempo in cui il conformismo esisteva sì, ma non ne eravamo circondati al punto da non poter più respirare. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi.
giovedì 28 marzo 2024
mercoledì 27 marzo 2024
Discorso sulla servitù volontaria di Etienne de La Boëtie (Feltrinelli)
Talismano dei disobbedienti, manifesto segreto di ogni libertario: il Discorso della servitù volontaria è un capolavoro clandestino che non perdona. Intrattabile e senza fissa dimora dal giorno in cui vide la luce, contiene la resa dei conti di un giovane e di un nobile, Étienne de La Boétie incarna entrambe le qualità, con le passioni collettive più enigmatiche da decifrare: la paura della libertà e l'ansia della dipendenza. L'oppressione si regge infatti anche sulla connivenza delle vittime, uomini che amano le proprie catene più di se stessi.
martedì 26 marzo 2024
Luciano Capone e Carlo Stagnaro sono autori per Rubbettino di Superbonus - Come fallisce una nazione
Il Superbonus avrebbe dovuto essere lo strumento per il rilancio dell’economia italiana dopo le chiusure per il Covid e un caposaldo della v...
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“Il capo comunicazione del Monte dei Paschi muore dopo essere precipitato da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena la sera del 6 marzo 2...