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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

giovedì 22 febbraio 2024

Quando il prezzo è “ingiusto”, il mercato è falsato: perchè i ‘Trattori’ hanno ragione

 Una premessa è d’obbligo: in linea di principio, le proteste degli agricoltori – e, in generale, del settore primario – non si contrappongono alle istanze ambientaliste e all’agenda Green della Commissione europea. Non c’è conflitto, non c’è polarizzazione. Piuttosto, potrebbe delinearsi una naturale integrazione tra le istanze e le rivendicazioni che provengono dai campi agricoli e dagli allevamenti e le politiche di riconversione energetica e di tutela dell’ambiente. Non si deve quindi strumentalizzare una protesta legittima al fine di inquinarne i pozzi da cui prende vitalità.

Seppur in un contesto profondamente eterogeneo, gli agricoltori europei convergono verso un diffuso malcontento e una profonda insoddisfazione verso le politiche europee del settore, che vengono declinate nella c.dd. PAC, ossia nella Politica Agricola Comune. L’insoddisfazione, peraltro, emerge da una considerazione di contesto: il comparto agricolo è stato relegato ad un ruolo di gregario, marginale, non più per l’appunto “primario”. Il problema è quindi, in primo luogo, culturale.

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Catatonia - Road Rage (Official Music Video) [HD Remaster]

Free Assange, la manifestazione a Napoli

Il Racconto dell'Incontro tra Agricoltori e Autorità a Roma

MOZIONE PER VISITE ED ESAMI PER PAZIENTI ONCOLOGICI PRENOTATI DIRETTAMENTE DAL MEDICO

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La nuova Russia di Israel Joshua Singer (Adelphi)

 «Singer ci restituisce un quadro vivido e composito, pieno di chiaroscuri, della nascente società sovietica».


È l’autunno del 1926 quando Israel Joshua Singer, su invito del direttore del «Forverts» − quotidiano yiddish di New York −, si reca in Unione Sovietica per un reportage che lo impegnerà diversi mesi. «Queste immagini e impressioni sono state scritte di getto, sul momento, come accade nei viaggi» dirà, non senza understatement, a commento del suo lavoro, che invece costituisce una testimonianza eccezionale, per molti versi unica. Perché Singer, che aveva osservato a fondo il paese dei soviet già nel pieno della tempesta rivoluzionaria, non solo ci mostra ora uno scenario drasticamente mutato, ma coglie in nuce, con occhio penetrante, quelli che saranno i tratti peculiari del regime staliniano: la burocrazia imperante, la pervasività dell’apparato poliziesco, gli ideali comunisti sempre più di facciata, i rigurgiti antisemiti. Percorrendo le campagne bielorusse e ucraine punteggiate di fattorie collettive e colonie ebraiche, visitando le principali città del paese – Mosca, «grande, straordinaria e bellissima»; Kiev, che «non riesce ad accettare il nuovo ruolo di città di provincia»; Odessa, «cortigiana esuberante» divenuta «profondamente osservante e devotamente socialista» –, immergendoci in una prodigiosa polifonia di testimonianze, Singer ci restituisce un quadro vivido e composito, pieno di chiaroscuri, della nascente società sovietica. E porta così alla luce le feroci contraddizioni che proliferano sotto lo sguardo vigile e ubiquo delle nuove icone laiche del «santo Vladimir»




mercoledì 21 febbraio 2024

Coldplay - Fix You (Official Video)

AMMINISTRATIVE, DAL TAVOLO ROMANO ANCORA NESSUN NOME PER LECCE E' TESTA A TESTA

Ezechiele Leandro...l'artista...le sue parole...

Ezechiele Leandro - intervista

SILVIA SARDONE: "AVETE DISTRUTTO IL LAVORO DEGLI AGRICOLTORI PER ANNI"

Flop dei voli di continuità nelle Marche, la Regione: “Contratto marketing? Non connesso al bando"

Scambio di battute tra Putin e una studentessa italiana a Mosca

Grecia, protesta degli agricoltori ad Atene: almeno duecento trattori

Milano, studenti in protesta davanti alla Bicocca: "Fuori Eni dall'università"

Protesta Trattori, agricoltori in piazza della Repubblica: "Noi uniti, i sindacati dove sono?"

Audiolibro su Monetizzazione Strategica 1/8: Stupido Marketing

Umano, poco umano. Esercizi spirituali contro l'intelligenza artificiale di Mauro Crippa, Giuseppe Girgenti (PIEMME)

 Ciò che è veramente importante per noi tutti non è sapere quanto sia intelligente l'Intelligenza Artificiale, ma i danni che essa può portare alla nostra anima. Certo è che qualcosa di poco umano sta invadendo la nostra vita. E, per contrastarla, il modo migliore è rivolgere lo sguardo non al futuro, ma al passato, con un'incursione ragionata e ben documentata nel mondo classico. Tornare nell'Atene e nella Roma classica è, secondo i due autori di questo libro coraggioso e anticipatorio, un itinerario della mente che ha per destinazione la sapienza degli antichi. A essa dobbiamo attingere per i nuovi esercizi spirituali. L'unico vero sovranismo è quello della mente. Non dobbiamo temere la sostituzione etnica quanto piuttosto la sostituzione tecnica, ovvero la progressiva sottrazione di facoltà e abilità all'uomo in favore di apparati tecnologici, algoritmi e reti neurali. Dell'IA "di frontiera" non sono interessanti le sempre provvisorie acquisizioni, quanto piuttosto i già effettivi sconfinamenti nel santuario della nostra interiorità. Solo la resistenza psicologica e culturale e la forza dei classici della filosofia potranno renderci più forti e in grado (speriamo) di controllare l'IA.




martedì 20 febbraio 2024

La morte di Aleksej Navalny tra dubbi e doppiopesismo | La Fionda

La morte di Aleksej Navalny tra dubbi e doppiopesismo | La Fionda

ASL E CARITAS INSIEME PER GARANTIRE ASSISTENZA MEDICA AI BISOGNOSI

CORTE MATERNITÀ INFANZIA, ANCORA CROLLI NEI DEPOSITI ABBANDONATI

Von der Leyen in campo, "l'ultradestra distrugge l'Ue"

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GUERRA UCRANIA | Yulia Navalnaya se reúne con la UE y Zelenski habla con Biden sobre Avdiivka