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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

sabato 17 febbraio 2024

45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio di Gianni Oliva (Mondadori)

 Gianni Oliva ci costringe, ancora una volta, a guardare alla storia con onestà, facendo luce su quanto i «conti non fatti sul passato» pesino ancora sul presente.


«In Italia sino al 25 luglio c'erano 45 milioni di fascisti; dal giorno dopo, 45 milioni di antifascisti. Ma non mi risulta che l'Italia abbia 90 milioni di abitanti»: la frase attribuita a Winston Churchill fotografa con la forza del sarcasmo la condizione di un paese che nel 1940 è entrato in guerra inneggiando all'aggressività fascista e tre anni dopo se ne è prontamente dimenticato. Dopo la Conferenza di Pace di Parigi del 1946, tutte le responsabilità della disfatta vengono infatti attribuite esclusivamente a Mussolini, ai gerarchi e a Vittorio Emanuele III. Una volta eliminati i primi a Dongo e in piazzale Loreto ed esautorata la monarchia con il referendum del 2 giugno, l'Italia può riacquistare la sua presunta integrità politica e morale usando la Resistenza, opera di una minoranza, come alibi per assolversi dalle responsabilità del Ventennio. Quando i perdenti salgono sul carro dei vincitori la memoria storica viene spazzata via e ha inizio una nuova stagione. Per eliminare una classe dirigente bisogna però averne un'altra a disposizione: come defascistizzare tutto e tutti se in quegli anni pressoché tutto e tutti erano stati fascisti? La rottura con il passato si rivela così un brusco e disarmante riciclo senza pudore di uomini, di strutture e di apparati: come nel caso eclatante di Gaetano Azzariti che, da presidente del Tribunale della Razza, massimo organismo dell'aberrazione razziale, diventa vent'anni dopo presidente della Corte costituzionale, massimo organismo di garanzia della democrazia, senza che nessuno gli abbia chiesto di ritrattare, né il monarchico Badoglio, né il comunista Togliatti, né il democristiano Gronchi.



venerdì 16 febbraio 2024

Non è normale. Se è violenza non è amore. È reato di Cathy La Torre (Feltrinelli)

 Un “bignami” capace di fornirci gli strumenti necessari per coltivare l’amore senza cercare di compiacere gli altri e annullare noi stessi, e soprattutto per non confonderlo con ciò che è reato. La violenza ha molti volti. Nessuno è accettabile.


Questo libro nasce dall’esigenza di ribadire che non è normale avere il telefono sotto controllo. Non è normale essere bersagliata di messaggi e chiamate da un ex. Non è normale ricevere avance sessuali senza aver dato il consenso. Non è normale subire pressioni su scelte e desideri personali. Insieme a Cathy La Torre impareremo a riconoscere quante e quali sono le (molte) facce della violenza, come fronteggiarle legalmente, a chi rivolgerci e come agire se pensiamo di essere vittime o testimoni di un abuso.



Buonguerrieri (FdI): "Speranza e Conte peggiori Ministro e Presidente possibili durante emergenza"

Trattori, Calvani: “Lollobrigida uomo della Coldiretti”

La rabbia degli agricoltori contro il ministro Lollobrigida: "Si dimetta". Critiche a Coldiretti

Roma rifa' i conti, lo spettro della manovra correttiva

Protesta trattori al Circo Massimo, Calvani (Cra): "Ue ci ha massacrato"

Cast - Walkaway

giovedì 15 febbraio 2024

The Icicle Works - Understanding Jane HD

TARANTO, INDOTTO EX ILVA: PARLANO I LAVORATORI, LA SOLIDARIETA' DEI COMMERCIANTI di NICLA PASTORE

La protesta dei trattori arriva a Napoli, oltre 100 mezzi in corteo

Gaza, protesta sotto la sede Rai di Milano: "Dire non al genocidio non è una bestemmia"

Appendino (M5s) al governo: "State mettendo una croce sulla sanità. La cura sarà un bene di lusso"

Commissione Covid, bagarre alla Camera durante intervento Buonguerrieri. Seduta sospesa

Il regista Riondino: "Il Reddito non andava bene, però per i cassa integrati non si scandalizzano"

Agricoltori in rivolta: "Grazie Amadeus, ora non vogliamo estremismi di destra con Danilo Calvani"

Da Hegel a Tik Tok. Metafisica e geopolitica del capitalismo digitale di Giuseppe De Ruvo (EBS PRINT)

 Cosa c'entra Hegel con il digitale? Perché TikTok è improvvisamente finito al centro delle dinamiche geopolitiche tra le grandi potenze? Queste sono le domande a cui questo libro cerca di dare una risposta. Internet non è semplicemente un prodotto tecnico, ma è la più incredibile realizzazione di un modo di pensare che caratterizza la metafisica occidentale. Ma, se le nostre vite sono sempre più mediatizzate, allora è su di esse che si svolgeranno i conflitti geopolitici che segneranno i prossimi decenni. Dietro al caso TikTok, infatti, si nascondono tutta una serie di dinamiche culturali, strategiche, tecnologiche e geopolitiche che questo libro si propone di mettere in luce, mostrando come - dietro al social più usato dai giovanissimi - si nascondano interessi concretissimi e decisivi per la corsa al potere globale.




mercoledì 14 febbraio 2024

CANTIERE VIALE MARCHE, INSORGONO I COMMERCIANTI: “LAVORI A RILENTO E INCASSI A PICCO”

Le prime gocce della tempesta. Miti, armi e terrore dell'estrema destra globale di Leonardo Bianchi (Solferino)

 Leonardo Bianchi indaga sulle reti liquide della nuova Internazionale Nera, perlustra le pieghe più oscure del web inseguendo l’eco della propaganda incendiaria, analizza l’avvento della destra americana di ultima generazione, svela i processi di normalizzazione delle teorie di morte in voga dall’Ungheria di Orbán all’Italia del nazional-sovranismo, indica la minaccia letale che grava sull’Occidente. Perché la tempesta infuria già.


È il maggio del 2012. Un uomo è solo in una stanza e sta scrivendo a una scrivania. Quella, però, non è una normale scrivania: è un tavolo imbullonato al muro bianco. Quella stanza è la cella di una prigione. E quell’uomo non è come gli altri. Otto mesi prima ha colpito a Oslo e sull’isola di Utøya. Ha ucciso settantasette persone in nome di una sola fede: il nazismo. L’uomo verga veloce le ultime righe di una lettera. «Siamo le prime gocce della tempesta purificatrice che sta per abbattersi sull’Europa» scrive Anders Behring Breivik. Comincia da qui, dal carcere di Ila, un’immersione in apnea nell’incubo diventato realtà, un reportage narrativo – sconvolgente e documentatissimo – che racconta la galassia del neonazismo contemporaneo e del terrorismo suprematista bianco. Nelle pagine di questo libro occhi spiritati compulsano manuali dello stragismo fai-da-te; armi sparano come in un videogame contro «diversi», neri, immigrati, musulmani e militanti socialisti; una scia di sangue si allunga da Macerata alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti alla Norvegia; parole pesanti come piombo inneggiano alla guerra razziale.



A che ora è la fine del mondo? | La Fionda

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A cosa serve la memoria se non aiuta a fermare la morte a Gaza e in Cisgiordania? | La Fionda

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'Russia Is Not Going To Lose The War': JD Vance Blasts Senate Voting To Send Funding To Ukraine

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Ex capo Mossad, mantenere in vita leader Hamas è decisione politica - Guerra Israele Hamas - Podcast

Flashmob di Pd, M5s e AVS a Roma: "Cessate il fuoco a Gaza. Ora"

Gaza, Ricciardi (M5s): "Governo smetta di essere il più servo dei servi"

Inspiral Carpets - This Is How It Feels (Official Video)