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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

mercoledì 20 dicembre 2023

Meloni attacca Saviano: "Lezioni di legalità da un pulpito a New York"

Conte: "Schlein federatrice? Sì, delle correnti Pd. Per l'alternativa c'è ancora strada da fare"

L'anno che verrà (con Dario Fabbri) - Il Grande Gioco

La Russa e la domanda di centrodestra: "Natale a rischio? Problema sono le persone senza religione"

Gli Stati Uniti non sanno che fare. L'introvabile intelligenza strategica dell'America

La democrazia dei tecnocrati. Discorsi e politiche dei tecnici al governo in Italia di Diego Giannone e Adriano Cozzolino (Meltemi)

La democrazia dei tecnocrati offre un’analisi inedita del ruolo dei tecnici al governo nella lunga transizione della Seconda Repubblica italiana. Interpretando la tecnocrazia come un modo di fare politica con altri mezzi, il volume restituisce un quadro alternativo della vicenda degli “esperti in politica”: lungi dall’essere classificabili come limitati governi di transizione, gli esecutivi tecnocratici hanno promosso radicali processi di trasformazione della democrazia e dello Stato, favorendo l’introduzione di riforme neoliberali e di politiche di austerità e mettendo in atto forme di dirigismo tecnocratico che hanno ulteriormente mortificato l’ordinaria dialettica della democrazia parlamentare. Attraverso l’analisi delle storie, dei discorsi e delle politiche dei tecnocrati italiani, l’opera consente di fare luce su quei processi di “tecnicizzazione della politica e politicizzazione della tecnica” che sempre più caratterizzano i sistemi politici contemporanei, dei quali l’Italia rappresenta un laboratorio privilegiato. 


 

martedì 19 dicembre 2023

Fiume. Un racconto per immagini dell'impresa di D'Annunzio di Mimmo Franzinelli, Paolo Cavassini (LEG Edizioni)

A poco più di un secolo dall’avventura dannunziana, Fiume continua a rappresentare un passaggio decisivo per la storia dell’Italia tra le due guerre mondiali e l’inizio della crisi dello Stato liberale. La marcia e i sedici mesi di vita della città-Stato si configurarono per molti come un’irripetibile esperienza esistenziale, per altri come uno scenario ideale per futuribili assetti politico-istituzionali. Reduci della Grande Guerra, Arditi, studenti e futuristi vi parteciparono con passione ardente. L’avventura militare per rivendicare la città, abitata in maggioranza da italiani, diede rinnovata risonanza internazionale al poeta-soldato Gabriele D’Annunzio. Ma la sua creatura, la Reggenza Italiana del Carnaro, finì soffocata nel sangue nel gennaio 1921. Di lì a poco fu Mussolini a sancire la definitiva estinzione del complesso itinerario politico e umano del fiumanesimo, incanalandone miti e parole d’ordine nella pratica della violenza squadrista. Dal punto di vista iconografico, i giorni dell’impresa fiumana sono tra i più documentati della storia recente, e questo libro ne è una preziosa testimonianza. L’esperimento dannunziano è raccontato nelle sue tappe essenziali da più di trecento immagini, individuate in archivi pubblici e privati, a corredare un saggio che tratteggia i lineamenti di uno dei più suggestivi e controversi episodi della storia italiana. 

 


 

Premierato, La Russa: Governo ha scelto la strada meno invasiva

DALLE ASSOCIAZIONI UN INVITO AD ACQUISTARE “SOTTO CASA”

Il Belpaese non basta. L'Italia vuole essere un soggetto geopolitico? - ...

18 DICEMBRE 2023 BARI, ANGOLI ALLA SALA MURAT DAL 27 AL 29 DICEMBRE

18 DICEMBRE 2023 BRINDISI ELEZIONI PROVINCIALI , PARLA LA PIU SUFFRAGATA

19 DICEMBRE 2023 - TARANTO - CRISI AL COMUNE, ASSEMBLEA DEL PD DI TALSANO

The Bluetones - Slight Return

sabato 16 dicembre 2023

Radiografia di un mistero irrisolto. Le Brigate Rosse (e lo Stato) nel sequestro Gancia di Simona Folegnani, Berardo Lupacchini (Bibliotheka Edizioni)

Cosa successe tra il 4 e il 5 giugno 1975 quando il re degli spumanti Vittorio Vallarino Gancia venne sequestrato a Canelli e liberato dopo un durissimo conflitto a fuoco con i carabinieri alla cascina Spiotta? Una vicenda tragica mai chiarita davvero, la cui storia giudiziaria che ne derivò è rimasta ricca di omissis. Dando voce a documenti inediti, illuminando fatti e personaggi finiti nell'ombra, Simona Folegnani e Berardo Lupacchini introducono nuovi elementi in grado di far luce su un episodio assolutamente non secondario nella storia delle Brigate Rosse. Sotto la guida di Mario Moretti, infatti, l'organizzazione entrerà in una nuova fase, in un'escalation di sangue e orrore. Nella fulminea liberazione di Gancia, persero la vita Giovanni D'Alfonso, un carabiniere di 45 anni, padre di tre bambini, e Margherita Cagol, la brigatista che fondò le BR insieme al marito Renato Curcio. Un altro terrorista, mai identificato, riuscì a farla franca fuggendo attraverso la vegetazione. Nel saggio si analizza come e perché il nome di un indiziato spicchi su altri. Due fatti emergono con una certa potenza dall'indagine giornalistica versata nel libro. Il primo è che l'iniziativa che portò la pattuglia dei carabinieri guidata dal tenente Umberto Rocca alla cascina Spiotta, non fu per nulla casuale. Il secondo è la sicura presenza dall'inizio del '75 di un brigatista infiltrato dal Sid, nelle Brigate Rosse: quella fonte Frillo che anni prima di Peci pose fine al nucleo storico e che gli autori identificano con dovizia di particolari. 


 

Progetto "Venere", con Monica Agrosì, presidente dell'associazione "La Girandola" di Lecce

Israele, Santoro: "Stanno allagando i cunicoli, a che livello di aberrazione sta arrivando ...

Atreju 2023, la ministra Roccella: "La filosofia gender è il nuovo patriarcato"

Intercettazioni, Bongiorno: "No alla pubblicazione, così anche la Bibbia può diventare pornografica"