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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
venerdì 24 novembre 2023
giovedì 23 novembre 2023
Tecnofeudalesimo. Cosa ha ucciso il capitalismo di Yanis Varoufakis (La nave di Teseo)
Partendo da storie della mitologia greca o dalla cultura pop, da Omero a Mad Men, l’autore indaga e spiega le cause di questa trasformazione radicale e terribile, e l’importanza che ha comprendere la reale natura di questo nuovo sistema per capire il presente in cui viviamo. Yanis Varoufakis, una delle voci più credibili e tra gli studiosi più acuti e lungimiranti della nostra epoca, disegna i confini del mutato orizzonte in cui ci troviamo sottolineandone i pericoli, ma anche suggerendo possibili rimedi per cercare di ritrovare l’autonomia che ci è stata sottratta dalla nuova realtà e, forse, anche la nostra libertà.
Che fine ha fatto il capitalismo? Quasi nessuno
se n’è accorto, ma il sistema economico che per secoli è stato dominante
non c’è più, sostituito da qualcosa di ben peggiore. Forse eravamo
troppo distratti dalla pandemia, dalle varie crisi finanziarie, o da
tutti quei teneri e simpatici gattini su TikTok; in ogni caso, mentre ci
preoccupavamo d’altro, un nuovo sistema economico ha preso il controllo
della nostra società, Yanis Varoufakis l’ha ribattezzato
“tecnofeudalesimo”. Da vent’anni, ormai, le basi sulle quali è stato
costruito il capitalismo – il profitto e il mercato – non sono più
fondamentali: il capitale tradizionale non è più al comando, ma è
diventato vassallo di una nuova classe di padroni feudali, i proprietari
del capitale cloud, ossia le Big Tech, che prima hanno privatizzato
internet e poi hanno esteso sempre più il loro controllo sulle nostre
vite e sulle leve economiche della nostra società.
mercoledì 22 novembre 2023
Hamas. Che cos’è e cosa vuole il movimento radicale palestinese di Paola Caridi (Feltrinelli)
Dalla fondazione agli attentati del 7 ottobre. Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché ha guadagnato tanto consenso nella società palestinese?
Dalla fondazione agli attentati del 7 ottobre.
Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché ha guadagnato tanto
consenso nella società palestinese? Nei suoi quarant’anni di esistenza,
Hamas è passata attraverso il terrorismo e gli attentati suicidi, ha
sfidato l’autorità di Yasser Arafat, è sopravvissuta all’eliminazione
fisica di gran parte dei suoi dirigenti. Nel 2006 è arrivata al governo
dell’Anp, democraticamente eletta dalla maggioranza dei palestinesi, ed è
ritornata subito dopo in clandestinità, a seguito dell’embargo deciso
da Israele e da una parte della comunità internazionale, Unione Europea e
Stati Uniti in testa. Da allora, dal 2007, si tende a identificare
Hamas con Gaza, lo spazio sul quale il movimento islamista esercita il
monopolio del potere, dimenticandone la storia complessa che va oltre la
Striscia. Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché un movimento
islamista ha guadagnato così tanto consenso all’interno di una società
ritenuta tendenzialmente laica come quella palestinese? Paola Caridi
scrive la storia di Hamas usando fonti a metà tra la cronaca e
l’archivio. Fa vedere i luoghi e fa parlare i protagonisti, i militanti,
uomini e donne. Ora la sua ricerca storico-politica esce in versione
aggiornata, a 14 anni dalla prima edizione, per raccontare cosa è
successo da quando Gaza è stata chiusa da tutti i lati da Israele e
dall’Egitto. Dalla radicalizzazione della leadership di Hamas ai
cambiamenti nella linea politica interna fino all’attacco sanguinoso del
7 ottobre 2023.
martedì 21 novembre 2023
Geopolitica umana. Capire il mondo dalle civiltà antiche alle potenze odierne di Dario Fabbri Gribaudo)
«In formula: la geopolitica umana studia l’interazione tra collettività collocate nello spazio geografico calandosi nello sguardo altrui. Oggetto della sua analisi sono le aggregazioni umane, in ogni realizzazione storica. Tribù, póleis, comuni. Fino all’epoca corrente, dominata dagli Stati-nazione, dagli imperi. Mai i singoli individui. Tantomeno i leader. Ritenuti irrilevanti, mero prodotto della realtà che pensano di determinare. Nella migliore accezione, soggetti che incarnano lo spirito del tempo.»
«L’approccio alla storia di Dario Fabbri mi ricorda Tolstoj.» - Paolo Nori
«Come il maestro Manzi insegnava l’italiano, Fabbri insegna la geopolitica agli italiani.» - Pietrangelo Buttafuoco
Un libro frutto degli studi e del personalissimo approccio di Dario Fabbri, che racconta di una geopolitica “umana”, intessuta con discipline quali l’antropologia e la psicologia collettiva, ma anche strettamente connessa con la profondità storica, l’etnografia e la linguistica, luogo in cui le parole si fanno campo di battaglia e che quindi segnala “traumi e invasioni, conquiste e seduzioni”. Una geopolitica da utilizzare come «lente graduata per vincere la miopia, prisma prezioso per scrutare le questioni del nostro tempo. Con l’obiettivo di comprendere cosa può scalfire il sistema che abitiamo, quale potenza possiederà il futuro, in quali contesti si deciderà la lotta per l’egemonia, quali effetti avrà sul nostro Paese.»
OLOCAUSTO DI LUCA IMPERIALE OGGI AL MUSEO FAGGIANO DI LECCE
Venerdì 22 novembre 2024 ore 18,30 presso il Museo Faggiano di Lecce in via Ascanio Grandi 56, è prevista la presentazione del libro (con ...
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“Il capo comunicazione del Monte dei Paschi muore dopo essere precipitato da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena la sera del 6 marzo 2...