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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
venerdì 22 settembre 2023
Una terra promessa di Barack Obama (Garzanti)
Un appassionante e personalissimo racconto in presa diretta del Presidente che ci ha dato la forza di credere nel potere della democrazia.
«La narrazione dell'ex presidente - densa di riflessioni politiche ma anche di notazioni umane, dall'impatto della Casa Bianca sulla tenuta del matrimonio con Michelle alla nostalgia per i momenti irripetibili vissuti con Sasha e Malia adolescenti - va dall'inizio della sua carriera politica all'eliminazione di Osama bin Laden il 2 maggio 2011» - Massimo Gaggi, Corriere della Sera
«Nella sua autobiografia l'ex leader ricorda la decisione di scegliere Biden, dopo i dubbi iniziali, come suo vice: "Era molto diverso da me. Poi ho scoperto che era la persona onesta e leale su cui contare"» - la Repubblica
«Una terra promessa diventerà il titolo più venduto dell'anno. Scommettiamo?» - Elle
In questo libro attesissimo, Barack Obama racconta in prima persona la propria incredibile odissea, da giovane alla ricerca di un’identità a leader del mondo libero, e descrive con sorprendente ricchezza di particolari la propria educazione politica e i momenti più significativi del primo mandato della sua storica presidenza, un periodo di profonde trasformazioni e sconvolgimenti. Obama accompagna i lettori in un viaggio appassionante, dalle iniziali aspirazioni politiche fino alla decisiva vittoria nel caucus dell’Iowa – che ha dimostrato la forza dell’attivismo civile – e alla memorabile notte del 4 novembre 2008, quando è stato eletto 44° presidente degli Stati Uniti, diventando il primo afroamericano a ricoprire la più alta carica della nazione. Riflettendo sulla presidenza, Obama propone una acuta e inedita esplorazione delle grandi possibilità ma anche dei limiti del potere, e apre nuovi scorci sulle dinamiche del conflitto politico americano e della diplomazia internazionale. Ci conduce fin dentro lo Studio ovale e la Sala operativa della Casa Bianca, e poi a Mosca, Il Cairo, Pechino, e oltre. I lettori scopriranno ciò che Obama pensava mentre nominava i suoi ministri, fronteggiava la crisi finanziaria globale, si confrontava con Vladimir Putin, superava difficoltà all’apparenza insormontabili per ottenere l’approvazione della riforma sanitaria, si scontrava con i generali sulla strategia militare in Afghanistan, intraprendeva la riforma di Wall Street, rispondeva al disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, e autorizzava l’operazione Neptune’s Spear, che ha portato alla morte di Osama bin Laden. Una terra promessa è un libro straordinariamente intimo e introspettivo. È il racconto della scommessa di un uomo con la Storia, della fede di un coordinatore di comunità messa alla prova della ribalta mondiale. L’autore si esprime con franchezza sulla difficoltà di far convivere il ruolo di candidato nero alla presidenza, il peso delle aspettative di un’intera generazione mobilitata da messaggi di «speranza e cambiamento», e la necessità di essere moralmente all’altezza delle decisioni cruciali da prendere. Descrive apertamente le forze che si sono opposte a lui negli Stati Uniti e nel mondo; spiega come la vita alla Casa Bianca abbia condizionato la moglie e le figlie; non esita a rivelare dubbi e delusioni. Eppure non smette mai di credere che, all’interno del grande e ininterrotto esperimento americano, il progresso è sempre possibile. Con grande efficacia ed eleganza di stile, questo libro sottolinea la strenua convinzione di Barack Obama che la democrazia non è un dono ricevuto dall’alto, ma si fonda sull’empatia e sulla comprensione reciproca, ed è un bene da costruire insieme, giorno dopo giorno.
giovedì 21 settembre 2023
Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana di Alessandro Sallusti, Luca Palamara (Rizzoli)
Incalzato dalle domande di Alessandro Sallusti, in questo libro Palamara racconta cosa sia il “Sistema” che ha pesantemente influenzato la politica italiana.Ottobre 2020: per la prima volta nella storia della magistratura un ex membro del Csm viene radiato dall’ordine giudiziario. Chi è Luca Palamara? Una carriera brillante avviata con la presidenza dell’Associazione nazionale magistrati a trentanove anni. A quarantacinque viene eletto nel Consiglio superiore della magistratura e, alla guida della corrente di centro, Unità per la Costituzione, contribuisce a determinare le decisioni dell’organo di autogoverno dei giudici. A fine maggio 2019, accusato di rapporti indebiti con imprenditori e politici e di aver lavorato illecitamente per orientare incarichi e nomine, diventa l’emblema del malcostume giudiziario. Incalzato dalle domande di Alessandro Sallusti, in questo libro Palamara racconta cosa sia il “Sistema” che ha pesantemente influenzato la politica italiana. “Tutti quelli – colleghi magistrati, importanti leader politici e uomini delle istituzioni molti dei quali tuttora al loro posto – che hanno partecipato con me a tessere questa tela erano pienamente consapevoli di ciò che stava accadendo.” Il “Sistema” è il potere della magistratura, che non può essere scalfito: tutti coloro che ci hanno provato vengono abbattuti a colpi di sentenze, o magari attraverso un abile cecchino che, alla vigilia di una nomina, fa uscire notizie o intercettazioni sulla vita privata o i legami pericolosi di un magistrato. È quello che succede anche a Palamara: nel momento del suo massimo trionfo (l’elezione dei suoi candidati alle due più alte cariche della Corte di Cassazione), comincia la sua caduta. “Io non voglio portarmi segreti nella tomba, lo devo ai tanti magistrati che con queste storie nulla c’entrano.” I segreti sono tutti in questo libro.
mercoledì 20 settembre 2023
Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo di Francesco Filippi (Bollati Boringhieri)
Basta un’ora per leggere questo volume, e sarà un’ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social.
«L'idea che nel Ventennio ci sia stato un "regime buono" è dura a morire. Dalla mafia al welfare, uno storico smonta le bufale fascistissime. Che sottotraccia (neanche troppo) sono ancora tra noi» - Robinson
Tutti i luoghi comuni sul duce smontati uno a uno, perché mai come oggi è necessario smentirli (ancora una volta). Una bussola essenziale per capire il presente
Dopo oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l’idra risolleva la testa, soprattutto su Internet, ma non solo. Frasi ripetute a mo’ di barzelletta per anni, che parevano innocue e risibili fino a non molto tempo fa, si stanno sempre più facendo largo in Italia con tutt’altro obiettivo. E fanno presa. La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. L’accordo tra gli studiosi, che conoscono bene la storia, è piuttosto solido e i dati non mancano. Ma chi la storia non la conosce bene – e magari ha un’agenda politica precisa in mente – ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spacciarle per verità. È il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a Internet; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: «Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune». Per reagire a questo nuovo attacco non resta che la forza dello studio. Non resta che rispondere punto su punto, per mostrare la realtà storica che si cela dietro alle «sparate» della Rete. Perché una cosa è certa: Mussolini fu un pessimo amministratore, un modestissimo stratega, tutt’altro che un uomo di specchiata onestà, un economista inetto e uno spietato dittatore. Il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa. Basta un’ora per leggere questo volume, e sarà un’ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social.
martedì 19 settembre 2023
Sovranità limitata di Luciano Canfora (Laterza)
Un ritratto della politica attuale, a partire dalle radici neofascistiche del governo in carica, la cui assicurazione-vita è nella zelante scelta atlantista. Che ha ragioni storiche remote.
La marcia del neofascismo italiano verso
l’atlantismo più radicale incominciò subito dopo la stipula del patto
politico-militare tra gli Stati Uniti e il governo franchista spagnolo.
Questo confortevole contesto, collaudato da oltre settant’anni, spiega
la naturalezza con cui gli eredi del Movimento sociale italiano (MSI),
mutate le denominazioni, giunsero tempestivamente a far parte del
governo italiano sin dai primi anni Novanta e, nei mesi scorsi, al
vertice di esso. Con quanta dedizione ai fondamenti della Repubblica si
può arguire dalla definizione datane da Giorgio Almirante nel gennaio
1988: «Repubblica bastarda». Le premesse remote di questo idillio vanno
ricercate nel modo in cui, conclusasi la seconda guerra mondiale,
prontamente decollò la guerra fredda. La cui conclusione – crollo del
mondo ‘socialista’ e trionfo dell’alleanza atlantica – ha determinato un
ampio schieramento di poteri e di opinioni pubbliche che riconnette la
remota contrapposizione ‘o Roma o Mosca’ agli sviluppi tuttora in atto:
all’insegna del «dunque avevamo ragione».
lunedì 18 settembre 2023
E la quarta volta siamo annegati. Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo di Sally Hayden (Bollati Boringhieri)
Vincitore di diversi premi, questo libro ha suscitato scalpore internazionale con il suo coraggio e le sue testimonianze inedite.
«Il racconto devastante di Sally Hayden sulla condizione dei rifugiati contemporanei è al contempo un'epopea commovente e una narrazione intima di precise esperienze personali. Raggiunge ciò che ogni grande scrittura spera di fare: restituire l'umanità a coloro che ne sono stati privati. Un libro fondamentale per chiunque voglia capire che cosa significa essere umani nel XXI secolo».» - Fintan O’Toole, autore di The Politics of Pain
«Una cronaca approfondita e straziante... Il libro è il culmine di una missione d'inchiesta condotta da una sola donna per scoprire le miriadi di abusi subite dai migranti che sperano di costruirsi una vita migliore in Europa».» - Foreign Policy
«Il più importante lavoro di reportage contemporaneo che abbia mai letto... Spero che il lavoro di Sally Hayden possa contribuire ad avviare una discussione radicalmente nuova, e necessaria da molto tempo, sull'approccio dell'Europa alla migrazione e ai confini.» - Sally Rooney
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a
ricevere via Facebook richieste d'aiuto da parte di prigionieri detenuti
nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il
Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne
seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite
nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente
nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide così di
ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche,
interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni
internazionali. L'estenuante percorso migratorio dall'Africa al
Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti,
suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle
organizzazioni internazionali come l'ONU e dell'impotenza delle ONG. Ma,
soprattutto, l'autrice si sofferma sulle politiche migratorie
dell'Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare
il traffico di essere umani. Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la
capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente
che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le
coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e
individuali, restituendo voce a chi se l'è vista negare.
Il suicidio della pace. Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989-2024) di Alessandro Colombo (Raffaello Cortina Editore)
Dopo quasi quarant’anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringen...

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Animali puntualmente in transito sulle vie delle elezioni comunali leccesi. Le puntuali, insopprimibili pecore richiamate dal pifferaio di t...