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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

lunedì 14 agosto 2023

Sbarcati al porto di Napoli i 76 naufraghi soccorsi da Emergency

Ucraina. Critica della politica internazionale di Alessandro Orsini (PaperFirst)

Alessandro Orsini ha conquistato il centro del dibattito per le sue tesi dirompenti sulla guerra in Ucraina. Mai, nella storia dell'Italia repubblicana, un intellettuale era stato sottoposto a un attacco politico e mediatico così duro e prolungato. Questo volume risponde alle domande più importanti del momento. La prima parte ricostruisce le tappe cruciali dello scontro tra Nato e Russia dal 1999 a oggi. La seconda mette a nudo l'arretratezza culturale dell'Italia in materia di sicurezza internazionale e spiega la strategia americana del dissanguamento della Russia, introducendo il pensiero strategico di Mearsheimer. La terza rivela il progetto politico-culturale di Orsini e il modo in cui lo persegue attraverso i media per contribuire alla lotta contro la colonizzazione del mondo della vita da parte del sistema. La quarta analizza le strategie con cui i media dominanti distorcono l'informazione in favore delle politiche di guerra del blocco occidentale. Il libro si chiude con la spiegazione del metodo della sociologia comprendente di Max Weber e presenta la relazione di Orsini sull'Ucraina, in Senato, del 4 dicembre 2018.

 


 

Zelensky silura tutti i capi del reclutamento

Salario minimo: opposizioni a Palazzo Chigi

In mare il nuovo fronte - Notizie dall'Ucraina - Podcast

Chiarelettere:"IN FUGA DAL SENATO" di Franca Rame

Chiarelettere: "UTOPIE MINIMALISTE" di Luigi Zoja

domenica 13 agosto 2023

Ripartiamo dalle basi. Cassetta degli attrezzi per capire l'attualità e la politica di Emilio Mola (Rizzoli)

Una vera e propria “cassetta degli attrezzi” per comprendere fenomeni e dinamiche che tornano quotidianamente nel dibattito pubblico.


Oggi siamo subissati da informazioni in ogni momento, in ogni luogo, come mai era accaduto prima. Ma se una volta c’erano professionisti del settore a fungere da filtro tra notizia e fruitore, con l’avvento dei social oggi ognuno di noi si ritrova di fatto abbandonato a se stesso. Se in qualche caso il problema è distinguere il vero dal falso, in altri il punto è semplicemente riuscire a capirci qualcosa. Perché l’informazione, anche quella più sana e fedele ai fatti, ha un grande ma inevitabile difetto: dà per scontato che si sappia di che cosa si stia parlando. Per esigenze di tempo e di spazio, i media sono spesso costretti a far riferimento per esempio al debito pubblico supponendo che chi ascolta o legge sappia a prescindere che cosa sia, come si formi, chi lo detenga; o a discutere di immigrazione dando per scontato che se ne conoscano sempre i meccanismi e le reali cifre; o di istituzioni europee immaginando che tutti effettivamente sappiano che cosa siano e cosa facciano la Commissione europea, il Consiglio europeo o altri organismi. Emilio Mola è uno dei giovani commentatori politici più seguiti e condivisi sui social proprio perché fa chiarezza, aiuta a orientarsi, smonta false credenze, fornisce gli strumenti per diventare cittadini consapevoli del mondo in cui viviamo. E "Ripartiamo dalle basi", il suo primo libro, è una vera “cassetta degli attrezzi” per comprendere fenomeni e dinamiche che tornano quotidianamente nel dibattito pubblico. 

 


 

Il video delle forti esplosioni e del vasto incendio sviluppatosi alle porte di Mosca questa...

Droni su Russia e Ucraina, Zelensky fiducioso su F16 - Notizie dall'Ucraina - Podcast

Emirati Arabi e Vaticano alleati per trattativa - Notizie dall'Ucraina - Podcast

venerdì 11 agosto 2023

M.M. Nome in codice Unico di Mario Mori, Fabio Ghiberti (La nave di Teseo)

Il Generale Mario Mori ha vissuto la storia dell’Italia contemporanea in posizioni chiave: ha diretto i i Servizi segreti, ha gestito i giorni caldi del sequestro di Aldo Moro, ha condotto l’operazione che ha portato all’arresto del boss di mafia Totò Riina, ha subito un processo ventennale da cui è stato, infine, pienamente assolto in Cassazione. Un uomo di stato finito in una persecuzione giudiziaria e mediatica che ne fanno il “caso Dreyfus” italiano. Per la prima volta, Mori ripercorre in prima persona i principali eventi di questo percorso, racconta la sua verità e svela molti segreti italiani. Dalle infiltrazioni nella colonna romana delle BR ai fondi neri del Sisde, la lotta alla Camorra e alla mafia, fino all’arresto di Matteo Messina Denaro e alle inchieste di Firenze nate dalle rivelazioni di Salvatore Baiardo. Prefazione di Giovanni Negri. 


 

Le Hawaii bruciano: salgono a 36 i morti per gli incendi sull’isola di Maui, 11mila gli sfollati

Shock in Ecuador, ucciso un candidato alla presidenza

Luigi Zanda racconta la sofferenza umana di Cossiga per il rapimento di Aldo Moro

Chiarelettere:"I PADRONI DEL MONDO" di Luca Ciarrocca

giovedì 10 agosto 2023

Claudio Nolet. La provincia difficile. Cronache politiche altoatesine (2001-2012) di Claudio Nolet (Alpha & Beta)

Claudio Nolet motivava nel nuovo millennio il suo impegno di studioso dei nodi politici: la specificità della questione locale è un caso particolare del conflitto epocale tra identità e globalizzazione. Occorre una descrizione consapevole della sua parzialità per svolgere con serietà il lavoro della testimonianza storica. Di questo impegno, le cronache politiche di Nolet pubblicate dalla rivista Il Cristallo per oltre cinquant'anni, sono state la ricca e minuziosa documentazione. Questa raccolta comprende tutte le cronache degli ultimi undici anni. I saggi, in ordine cronologico, seguono e illustrano lo sviluppo degli eventi significativi, internazionali, nazionali e locali, a partire da un'analisi della stampa altoatesina in lingua tedesca e italiana. I lucidi commenti dell'autore ripercorrono con pacatezza i fatti politici dell'ultimo decennio. 

 


 

ALDO MORO ED IO - Documentario 76 min.

mercoledì 9 agosto 2023

Putin - Intervento di Leonardo Elia

Situazione in Ucraina: controffensiva in situazione di stallo, perdite elevatissime dell’esercito ucraino, senza risultati, poveri ragazzi!

I famosi “ game changer”,  gli armamenti  che l’occidente ha inviato, tanto decantati dalla nostra stampa ,non hanno  per nulla  cambiato l’ evoluzione del conflitto.

I proclami di aiuto incondizionato,” fino all’ultimo ucraino” non valgono più…perché gli ucraini stanno finendo.

Dovrebbe solo vergognarsi chi si è espresso in questi termini….

Di fronte al fallimento  della Nato anche da un punto di vista militare, oltre che politico, si sta svolgendo una  guerra mediatica che può avere un peso enorme .

Segni di stanchezza da parte degli Usa.

Non esprimo giudizi ,sarebbero durissimi, su Zelensky e il suo entourage.

Che ti puoi aspettare da gente che fa  monumenti a Stepan Bandera!

Con il rischio di essere lasciato in tronco dai suoi mentori occidentali, come il presidente georgiano Saakashili, che trascinò il suo paese esattamente 15 anni fa, 08/08/2008, in una guerra con la Russia, ispirata dai soliti noti.

Torniamo a noi

 Si stanno intensificando gli attacchi di droni sul territorio russo, anche a Mosca!

Non lanciati dall’Ucraina, manovrati  al di qua del confine. Una quinta colonna . L’attentato alla figlia di Dughin è  stato uno shock, gli ultimi accadimenti rischiano di trasformarsi in un’inquietudine ,corrosiva per il consenso a Putin.

E non nella direzione che noi occidentali ci prefiguriamo.

Non è in gioco se continuare l’ Operazione Militare Speciale, ma come continuarla.

In vista delle elezioni del 2024, con un Putin che si ripresenta.

L’ammutinamento della Wagner, più o meno  presunto, per me gestito bene da Mosca, che non lo ha trasformato in un bagno di sangue, vuol dire qualcosa.

Sottolineo che la Wagner, seppur contractors, hanno conquistato dopo duri combattimenti  Bakmut , e serve alla Federazione per consolidare la presenza oltremare, Sahel, dove non può farlo direttamente.

Anche la rimozione del generale Popov,e non si vede più anche il  generale, Armageddon,  Surovkin, .

 

 Gente di spessore e con seguito popolare, che aveva  criticato in maniera esplicita l’operato dei vertici militari.

Quest’ultimo sarà ricevuto ,la fonte è  un’analista di Limes, dal presidente  in persona.

Tutti questi rientrano nella categoria dei  “Patrioti arrabbiati” che vorrebbero un’incisività maggiore sul campo , accusando i loro capi di aver  avuto una condotta troppo poco energica  nel conflitto.

A loro corrispondono tutti i partiti ipernazionalisti, e siamo tornati alle elezioni del 2024, e al consenso di cui ha bisogno Putin per la rielezione.

Che incarna , quella parte della popolazione, e degli apparati che non vorrebbero troncare completamente con  l’Europa.

Rappresentano la Russia, che si sente europea, eredità di Pietro il Grande, di Caterina.

E gli americani  sanno, perfettamente che il successore di Putin molto probabilmente,sarà un nazionalista, a capo di un paese con 6000 testate nucleari.

D’altra  parte gli attacchi, sempre più frequenti, con droni marini, guidati dall’intelligence occidentale  , a infrastrutture e navi in territorio russo , complicano la situazione. 

Superamento dell’ennesima linea rossa, provocazioni  , valore mediatico più che altro,  per influenzare  l’opinione pubblica non solo  dei  paesi in conflitto .

E  spingere  i russi chiudere l’accesso al mare di Kiev? Prendere  Odessa?

Sarebbe questo il salto di qualità che nessuno vuole, con perdite maggiori,  con una Federazione che ha avuto bisogno solo di una mobilitazione parziale.

Tenendo abbastanza lontano la società da una guerra vissuta, subita.

Emergerebbero , amplificate le differenti visioni   che le collettività, tutte, hanno di se stesse.

E noi dell’Occidente collettivo  abbiamo instillato nelle menti dei russi che questa è una guerra esistenziale.

Ricordate la definizione della guerra metafisica del Patriarca di Mosca?

Ci sarebbe sicuramente un salto di qualità, non positivo, per noi….per tutti

 

Info link 

https://giubberosse.news/2023/07/23/di-qua-e-di-la-del-fronte/ 

https://www.youtube.com/watch?v=qlBy7-E-Mf4




 

La 'guerra' dentro la Russia

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