Per aver una visione obbiettiva di quello è successo in Russia dal 24 giugno al 26 giugno c’è stato bisogno di qualche giorno.
Decantare per capire.
La “sollevazione” della Wagner , e la sua marcia su Rostov, importante per la logistica della guerra in Ucraina, scaturisce dalla volontà delle autorità russe di scioglierla.
Sic et simpliciter.
Quindi un combattente di questa unità privata poteva scegliere tra tornare a casa, andare all’estero, o entrare nei ranghi del Ministero della Difesa russo.
Il problema si è posto perché questa compagnia di “mercenari”, a costo di perdite importanti, ha conquistato Bachumt,e il suo proprietario, Prighozyn, così si è visto sfilare dalle mani uno strumento importante che lo aveva reso molto popolare. Alcuni analisti parlavano di un suo possibile ingresso in politica.
In più nei mesi precedenti non aveva lesinato critiche, espresse anche in maniera molto offensiva al ministro della difesa Sojgu e al capo di stato maggiore Gerasimov.
Cosa degna di nota che loro in quei giorni non sono mai apparsi in pubblico, non hanno fatto dichiarazioni, e hanno mandato a convincere l’oligarca ribelle a tornare sui suoi passi ,il vice capo di stato maggiore.
Non bisogna dimenticare che sono ai vertici di un apparato , il Ministero della Difesa della FD, presente sul territorio in maniera capillare, e di fatto potentissimo.
Quello che è successo, compresa la marcia di qualche migliaio di effettivi della Wagner, che ha sfiorato Voronez, in direzione di Mosca, ha prodotto eccitazione, da noi.
Gli Stati Uniti, hanno sospeso per un paio di giorni le sanzioni che stavano per essere inflitte a questa società, e al suo patron, diventato da criminale che assolda criminali, in riferimento al reclutamento nelle carceri, a paladino della libertà.
Molti in occidente, governi ma anche mass media, hanno sperato, che questi accadimenti fossero lo step iniziale di un movimento che indebolisse il potere di Putin.
Non è successo nulla di tutto questo.
Si può dire che questa azione dimostrativa, perché di questo si tratta, non ha mosso il consenso al presidente della Federazione Russa, e quindi alla sua politica, questo testimoniato dalle immagini dell’area occupata dai “musicisti” nella città di Rostov.
E’ stata gestita bene ,perché a fronte di un’intervento pesante, da parte dell’ Armata Russa,con la possibilità di un vero e proprio bagno di sangue, le perdite di vite umane sono state esigue.
I morti ci sono stati purtroppo, ma se non si fosse trattato con gli insorti nella giusta maniera, come grazie a Dio è successo, poteva dare inizio a momenti di grande instabilità.
E questo a noi occidentali non conviene, per le testate atomiche presenti sul territorio russo, e anche, io di questo ne sono certo, se si indebolisse il potere di Putin , sicuramente sarebbe sostituito da qualcuno più nazionalista,più estremista, cosa non buona per noi.
Tra l’altro fonti vicine a importanti agenzie Usa hanno hanno fatto trasparire preoccupazione per le possibili conseguenze degli accadimenti di quei giorni.
Non bisogna dimenticare che la federazione Russa è in guerra.
Qualcuno all’interno degli apparati russi sicuramente sapeva quello che Prighozyn aveva in mente, e credo che indagini accurate siano iniziate. Le notizie che si sono rincorse sul possibile arresto del gen. Surovkin, ex comandante delle operazioni in Ucraina, successivamente smentite, denotano un’attenzione particolare
in questa direzione.
Che poi questo possa essere prodromico a un cambiamento degli assetti interni al Ministero della Difesa russo, in un’ottica di maggiore controllo da parte governativa solo in futuro lo si potrà dire.
Di fatto Prighozyn si dice che sia a Minsk la Wagner continua la sua opera per conto del suo stato di rifermento in giro per il mondo, la gran parte si è acquartierata in Bielorussia, addestrando le locali forze armate, forte della sua grande esperienza sul campo in Ucraina.
E polacchi e i baltici intanto si agitano…..