Questo libro è la guida essenziale per tutti i risparmiatori, da quelli inesperti fino ai più accorti, per capire di più e investire al meglio.
Cerca nel blog
Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile
Ipse dixit ...
Dubitando ....
Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio
Più che dare risposte sensate ...
GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
domenica 30 novembre 2025
Oro. Bene rifugio o trappola? di Beppe Scienza (Ponte alle Grazie)
Ibisco Rosso di Licia Calderaro (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Quante volte ci siamo sentiti inadeguati, messi in un angolo da un passato che non vuole smettere di tormentarci? Francesca, una trentenne di Monopoli, conosce bene questa sensazione. Bassa, minuta e perseguitata dalle insicurezze, si sente invisibile in un mondo che sembra premiare solo l'apparenza. Le sue giornate sono una lotta silenziosa contro i ricordi dolorosi del bullismo scolastico e una profonda malinconia che le attanaglia l'anima.
Ma a volte, un incontro inaspettato può cambiare tutto. L'incontro con Leonardo, un anziano ex alcolista dal passato difficile ma dall'animo gentile, e un misterioso fiore di ibisco rosso diventano il catalizzatore di una trasformazione profonda. Tra le luci del centro storico, il lavoro in una mensa sociale e l'eco di vecchie ferite che riemergono, Francesca intraprende un viaggio tortuoso ma necessario verso l'accettazione di sé.
Ibisco rosso è un romanzo potente e sincero sulla fragilità e sulla straordinaria forza che si nasconde dentro ognuno di noi. Una storia che esplora il conflitto tra ragione e sentimento, la difficoltà di perdonare e di perdonarsi, e il coraggio di sbocciare di nuovo, proprio come un ibisco che, nonostante la sua effimera bellezza, continua a fiorire contro ogni avversità.
Un debutto folgorante che vi farà emozionare, riflettere e tifare per Francesca, fino all'ultima pagina
sabato 29 novembre 2025
La spia perfetta. Vita e morte di Richard Sorge di Owen Matthews (Edizioni Settecolori)
Tedesco da parte di padre, russo e nato a Baku da parte di madre, volontario nelle file della Wermacht nella Prima guerra mondiale, più volte ferito e decorato al valore militare, agitatore comunista nell'Europa degli anni Venti e membro del Comintern sovietico, infine agente doppiogiochista in Cina e poi in Giappone negli anni Trenta, Richard Sorge è considerato la più grande spia del XX secolo. Fu lui che trasmise a Stalin la data dell'attacco di Hitler all'Urss e del Giappone agli Stati Uniti, nonché la non volontà giapponese a invadere la Siberia nel 1941. Non ebbe mai bisogno di scassinare casseforti, perché i documenti gli venivano mostrati dai loro proprietari, non usava armi per penetrare là dove gli interessava, perché le porte gli venivano aperte dai custodi del segreto…Il giorno in cui lo arrestarono, i poliziotti giapponesi misero i sigilli a una casa che conteneva più di mille libri sul sol Levante, usi, tradizioni e costumi, economia e politica, pensiero militare… Mai fino a oggi la storia di Sorge era stata raccontata dal lato russo, come fa in questo libro Owen Matthews, che ha potuto avvalersi degli archivi sovietici nonché delle testimonianze di chi, su quello stesso fronte, lo conobbe e lavorò con lui. Il risultato è, sotto questo profilo, il saggio più completo e definitivo in materia e che getta altresì una nuova luce su aspetti rimasti finora sconosciuti di un'epoca tanto tragica quanto affascinante. Richard Sorge morirà impiccato il 7 novembre del 1944. Il procuratore Yoshikawa, che istruì la sua condanna, disse: «In tutta la mia vita non ho mai incontrato un uomo di tale levatura». Ian Fleming lo definì «la spia più formidabile della storia», e con questo suo libro Owen Matthews ce ne restituisce la grandezza
venerdì 28 novembre 2025
Guasto è il mondo di Tony Judt (Mondadori)
C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modo di vivere. Per decenni abbiamo trasformato in virtù il perseguimento dell’interesse materiale personale. Ma abbiamo dimenticato come pensare alla vita collettiva, ai suoi obiettivi, alla sua etica. In queste pagine, Tony Judt ripercorre la storia del Novecento per rivelare come siamo arrivati a questo momento di pericolosa confusione, ritraendo magistralmente il disagio diffuso, soprattutto nelle giovani generazioni, ma mostrando anche come potremmo ancora uscirne. Se vogliamo sostituire la paura con la fiducia, abbiamo bisogno di raccontare una storia diversa, sullo Stato e sulla società: una storia basata su valori morali e sul vero senso della politica. Fornirla è lo scopo di questo libro
giovedì 27 novembre 2025
Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano di Francesco Costa (Mondadori)
Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on the road nel Nuovo Mondo, procedendo frammento dopo frammento nell’esplorazione di un paese che trova sempre il modo di mostrarci le prove generali di quello che vedremo dalle nostre parti, nel bene e nel male. Buon viaggio.
Consiglio ... intervento di Leonardo Elia
Vorrei riportare alcune conclusioni attribuite al ministro Crosetto al consiglio supremo della difesa.
“Il Consiglio (Supremo di Difesa) ha espresso preoccupazione
per la manipolazione dello spazio cognitivo, attraverso campagne di
disinformazione, interferenze nei processi democratici, costruzione di
narrazioni polarizzanti e sfruttamento delle piattaforme digitali per indebolire la fiducia nelle istituzioni e
minare la coesione sociale.
A ciò si affiancano le operazioni cyber che possono avere
come obbiettivo le infrastrutture critiche, reti sanitarie, sistemi finanziari
e piattaforme logistiche, con il fine di causare interruzioni, ritardi
frizioni, e sfiducia sistemica”.
Con il rinnovato appoggio all’Ucraina, mai messo in dubbio,
si definisce un nemico, la Russia, causa di queste preoccupazioni, e si apre alla
possibilità di aggiungerne altri(la Cina).
Con sorvoli, aggiungo io, di droni “sconosciuti”, subito
attribuiti ai russi, di infrastrutture strategiche , dagli aeroporti, subito chiusi, alle basi militari.
Con i mass media che rilanciano sia la notizia, sia la “presunta
“responsabilità, generando una diffusa inquietudine, come guerra ibrida.
Per poi non riportare che i responsabili erano cittadini
tedeschi, dei “giocherelloni”.
In più
La Commissione Europea ha recentemente presentato un
pacchetto di misure sintetizzate all’interno dell’ “European Democracy Shield”,
avendo come obiettivo dichiarato quello di proteggere i pilastri chiave delle
democrazie. Il controllo della rete. E dell’informazione.
Che trova coerenza nelle stesso retroterra del passo citato delle conclusioni
del documento del Consiglio Supremo della
difesa .
Il re è nudo e non pensa
neanche di vestirsi.
Questi documenti definiscono una volontà di vigilanza, di controllo , non solo sui mass
media, che con poche eccezioni sono già allineati, ma anche nel web, sulle
piattaforme social, politica che ha
visto l’esordio, durante la pandemia, con il blocco di tutte le voci
discordanti .
Durante la pandemia era guerra al virus, ora si è creato un
nemico esistenziale, la Russia, è partita una politica di riarmo, che sottrarrà
ai popoli europei, e alla Gran Bretagna, risorse economiche che servirebbero per finanziare sanità ,
wellfare infrastrutture, già rese esangui da politiche folli di Bruxelles.
In più questa logica
ci fa rischiare una guerra diretta con la maggiore potenza nucleare del
mondo e ha impedito alla diplomazia di
porre fine al conflitto in Ucraina e il
sacrificio di centinaia di migliaia di giovani vite . Per non parlare del silenzio complice dell’Europa tutta su Gaza e la Palestina.
Tutto ciò però non può essere banalizzato solo dalle
ragioni economiche, che ci sono.
È un esempio di “stato di eccezione” con cui una classe
politica, Starmer ,Macron , Merz, con l’immancabile Ursula, e apparati EU
tutti, di imbecilli, incompetenti e corrotti, vuole rimanere al potere.
Questi soggetti che esprimono una politica ormai apertamente
non approvata dai governati, pensano con il controllo della comunicazione di
riguadagnare il consenso dei cittadini.
Con nessuno dei partiti, a iniziare dai nostri, sia di
governo sia di opposizione che riesca a contestare questo andazzo, che riesca a
dire una sola parola di sfiducia nei confronti delle politiche offensivamente
suicide e colpevoli,dell’Unione Europea
e dei suoi sodali.
Che rivendica
apertamente per bocca dell’ex commissario europeo Breton, di riuscire a influenzare le elezioni, avendo
impedito a Georgescu ,euroscettico , di
vincerle in Romania..
Con un controllo pervasivo delle piattaforme social in
Germania, con uno scrittore , Jurgen Todenhofer, che per aver paragonato Hitler a Netanjahu, si è trovato la polizia a
casa a controllare il suo computer e il suo cellulare. In Germania in Assia, il land di Francoforte , esiste un ufficio , Hessen gegen Hetze, Assia contro
l’odio che istituzionalizza la delazione, dove cittadini possono accusare altri cittadini colpevoli solo di dissentire.
Così funziona il sistema della guerra, attraverso l’asservimento e il controllo
della comunicazione, reintroducendo il reato di opinione, indirizza, non avendo l’autorevolezza dovuta
, i cittadini ad accettare la politica gestita da un gruppo di incapaci di
irresponsabili completamente separati dalla realtà di cui dovrebbero essere
espressione.
È la fine della politica. E la democrazia ha parecchi
problemi , se l’astensionismo elettorale supera il 50%.
Questa non è l’Europa in cui sono cresciuto.
La prima vittima in guerra è la verità, frase attribuita ad
Eschilo.
Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto
rivoluzionario
Al momento di marciare molti non
sanno che alla loro testa marcia il nemico. La voce che li comanda è la voce
del nemico. E chi parla del nemico è lui stesso il nemico” Bertolt Brecht
mercoledì 26 novembre 2025
L'opera-vita di Antonio Gramsci di Romain Descendre, Jean-Claude Zancarini, Giulio Azzolini (Einaudi)
martedì 25 novembre 2025
E ora guardiamo tutti a sinistra. Ddr, violenza politica e terrorismo di sinistra in Italia (1968-1989) di Federica Addis (Meltemi)
Per oltre mezzo secolo, i fenomeni di eversione che hanno attraversato l’Italia degli anni Settanta sono stati accompagnati dal sospetto – mai del tutto fugato – di una “regia internazionale”. Quale ruolo ebbero le potenze del blocco orientale nel terrorismo di sinistra e nella cosiddetta “strategia della tensione”? Il volume affronta la questione concentrandosi sul caso della Ddr, la Deutsche Demokratische Republik. Grazie a un’ampia indagine condotta negli archivi governativi e della Stasi – la polizia segreta di Stato –, Federica Addis ricostruisce l’atteggiamento che Berlino Est riservò ai movimenti radicali italiani. Dall’analisi dei rapporti tra Italia e Ddr nel contesto della Guerra fredda al ruolo della Stasi nel monitoraggio del terrorismo, dalle interpretazioni del caso Moro alla riflessione strategica sviluppata negli anni Ottanta, il saggio offre un contributo originale alla comprensione delle dinamiche internazionali che animarono gli anni di piombo
lunedì 24 novembre 2025
L''ordine del caos. Anatomia del conflitto tra Israele e Palestina di Riccardo Taddei (Ombre Corte)
Questo libro non racconta “un’altra versione”del conflitto israelo-palestinese: lo decostruisce alla radice. Non si limita a denunciare gli abusi dell’oggi, ma ne smonta le fondamenta storiche, ideologiche e giuridiche. La tesi dell’autore è netta: non c’è stata alcuna deriva e Israele non ha tradito i suoi ideali originari, li sta anzi portando a compimento. Basato su fonti, dati storici, diritto internazionale e testimonianze interne allo stesso mondo israeliano, L’ordine del caos è il primo studio organico sul sionismo come sistema coerente di potere, dalle origini alla pratica attuale dell’apartheid. Se il conflitto israelo-palestinese appare oggi come un caos irrisolvibile è perché non si è voluto vedere l’ordine che l’ha generato: il libro fa luce su questo
domenica 23 novembre 2025
Zohran Mamdani. Possiamo permetterci di sognare. Nuova ediz. di Francesco Foti (People)
Come ha fatto Zohran Mamdani, un giovane di 34 anni nato in Uganda da genitori di origine indiana, dichiaratamente socialista, di religione musulmana, con pochissima esperienza nelle istituzioni, a vincere le primarie democratiche contro l’ex governatore Andrew Cuomo per poi diventare con ogni probabilità il prossimo sindaco di New York? In questo pamphlet agile e veloce, Francesco Foti ci racconta la campagna, lo stile e la proposta politica di Mamdani. La sua non è solo una storia che merita di essere raccontata, ma potrà insegnare qualcosa anche a chi, in Italia e in Europa, vuole creare un’alternativa vincente alle destre vecchie e nuove, ripartendo dal tema dell’accessibilità delle nostre città, e quindi dalla lotta alle disuguaglianze, per dire a New York e al mondo che possiamo ancora permetterci di sognare un mondo più giusto per tutte e tutti
Alla donna: 女に di Tanikawa Shuntarō a cura di Diego Martina (I Quaderni del Bardo Edizioni)
Dal più grande e amato poeta giapponese moderno, un viaggio intimo e senza filtri nel cuore di un amore assoluto.
sabato 22 novembre 2025
Donne comuniste nell'Italia del Novecento. Partito, società, identità di genere Fiammetta Balestracci (Viella)
La storia del Partito comunista italiano è stata anche una storia di donne. Per la prima volta studiose e studiosi impegnati nella storia del comunismo italiano da una prospettiva di genere offrono uno sguardo complessivo e unitario sulla storia delle donne comuniste che tiene conto di processi globali, nazionali e locali, battaglie di emancipazione e liberazione e per la democrazia, sia nella loro dimensione collettiva sia attraverso il ruolo delle singole personalità. Nell’insieme il volume propone una riflessione corale sullo stato dell’arte e al tempo stesso rivede interpretazioni consolidate attraverso una pluralità di voci, approcci e punti di vista che restituiscono di quella storia un’immagine vivida e poliedrica
venerdì 21 novembre 2025
I taccuini di Norimberga. Uno psichiatra a colloquio con i criminali nazisti di Leon Goldensohn, Robert Gellately (Curatore), Piero Budinich (Traduttore) edito da Neri Pozza
Tranne che con i loro avvocati, ai prigionieri era praticamente precluso qualsiasi contatto umano, sicché non sorprende che fossero disposti a parlare con gli psichiatri e gli psicologi che lavoravano nel reparto medico del distaccamento di sicurezza interna del Consiglio superiore statunitense a Norimberga. I medici potevano accedere più o meno liberamente agli imputati a qualsiasi ora.
«Senza averne necessariamente consapevolezza, i gerarchi nazisti rivelano come i sistemi totalitari producano il consenso, quando non l’entusiastica partecipazione al Male. Una lettura agghiacciante». - Booklist
«I taccuini di Norimberga sono la prova lampante della banalità del male». - Kirkus Reviews
«Queste pagine trascinano a forza il lettore nell’incubotico paesaggio mentale del Terzo Reich». - The New York Times
MillenniuM (2025). Vol. 97: Dio è con noi
In un mondo che pensiamo sempre più materialista e tecnologico, il fanatismo religioso continua a essere il carburante dei grandi eventi c...
-
«L’assai documentata analisi di Guzzi contribuisce a scalfire il tabù che da più di trent’anni blocca il dibattito sull’Unione Europea». ...
-
La recente, amara denuncia della tennista Aryna Sabalenka non è una semplice nota a margine nella cronaca sportiva. È il sintomo lancinante ...












