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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
venerdì 31 ottobre 2025
Il fuoco nero. Storia della banda neonazi Ludwig di Alessandra Coppola (Einaudi)
Un mondo di relazioni. Ebrei e capitalismo in Italia di Giulio Sapelli a cura di Luca Michelini (Mimesis)
giovedì 30 ottobre 2025
Cartelli di sangue. Le rotte del narcotraffico e le crisi che lo alimentano di Nicola Gratteri, Antonio Nicaso (Mondadori)
Il nuovo saggio di Gratteri e Nicaso è un viaggio lucido e sconvolgente nelle pieghe del narcotraffico internazionale. Un libro che dimostra come, per debellare davvero questa piaga, la cooperazione tra paesi e strutture antimafia sia condizione necessaria, ma non sufficiente. Occorre liberare i territori dai bisogni e dalla paura, restituendo dignità e fiducia alle comunità; solo così si potrà togliere terreno fertile alle mafie e permettere ai giovani di crescere in un ambiente fondato sulla legalità, sulla responsabilità e sul rispetto reciproco.
mercoledì 29 ottobre 2025
La scomparsa della verità. Social media e manipolazione dei fatti. Come possiamo difenderci di Steven Brill (Neri Pozza)
«Un’inchiesta innovativa, documentata e onesta di due dei dilemmi centrali del nostro tempo: cos’è la verità, e dove trovarla». - Bob Woodward
«La scomparsa della verità è la storia definitiva di un mondo in crisi, e un tentativo di affrontare questa crisi. Dalla Silicon Valley a Madison Avenue, dal 6 gennaio a Mosca, Brill ha dato un filo conduttore coerente a tutte le vicende che ci hanno diviso, ossia l’impossibilità di trovare una verità condivisa». - The New York Times
martedì 28 ottobre 2025
Operai e contadini non vi capiscono di Vladimir Majakovskij a cura di Amedeo Anelli (Bibliotheka Edizioni)
Il 14 aprile 1930 Vladimir Majakovskij si suicida. I motivi di natura personale si intrecciano al definitivo fallimento degli ideali socialisti e comunisti in cui aveva creduto con passione ed energia. Nei modi e nelle soluzioni egli aveva affrontato un campo ampio di esperienze, rinnovando in modo iperbolico non solo il linguaggio, ma l'intero sistema delle arti e della comunicazione, e si era interrogato sul ruolo dell'intellettuale nei rapporti con la società e con il potere. Un ruolo che erompe in questi scritti che traghettano l'autore dal contesto temporale in cui visse nel mondo di oggi, schiavo dei mass media e di una comunicazione onnipervasiva
lunedì 27 ottobre 2025
La lunga notte dell'Idroscalo. Il delitto Pasolini di Daniele Piccione (Mimesis)
Nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975, all’Idroscalo di Ostia, Pier Paolo Pasolini viene massacrato. Ma dietro quel corpo abbandonato sulla terra battuta non c’è solo un delitto. Si nasconde un mistero che attraversa la storia d’Italia e che, a mezzo secolo di distanza, continua a sfuggire alla verità ufficiale. Il fermo del minorenne Giuseppe Pelosi, la sua mezza confessione, il processo, la condanna: tutto sembra risolversi in una rappresentazione di criminalità comune. Eppure, fin da subito, affiora il sospetto che il ragazzo non abbia agito da solo, che dietro di lui si celino presenze più oscure. Non solo barbarie, dunque, ma messinscena. Qualcuno colpì. Qualcun altro lasciò fare. Daniele Piccione, in questo volume affascinante e documentato, riparte da ciò che è stato detto, da ciò che è stato rimosso e da ciò che si è scelto di non vedere. Ricostruisce la prima metà degli anni Settanta, un periodo segnato da stragi, violenze sommerse e giochi di potere annidati nelle pieghe della Repubblica. Un percorso a ritroso che attraversa gli ultimi anni di Pasolini, inseguendo le sue parole, le sue opere, le sue battaglie, fino ad arrivare a un punto preciso della storia italiana: il dicembre del 1969, quando una bomba devasta la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano. È la strage di Piazza Fontana, l’innesco di una frattura profonda che squarcia la superficie della Repubblica. Da quel momento qualcosa si incrina. Ed è lì, nel profondo cratere aperto sul pavimento dall’esplosione, che comincia, lenta e inesorabile, la lunga morte di Pier Paolo Pasolini
domenica 26 ottobre 2025
Tradizionalismo. Verso un nuovo Ordine Mondiale. Ediz. integrale di Mark Sedgwick (Blu Atlantide)
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presentano un trittico poetico che unisce Italia e Corea del Sud
La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, con il patrocinio morale del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano, è orgogliosa di annunciare la pubblicazione di tre opere fondamentali che aprono una finestra privilegiata sulla poesia sudcoreana contemporanea. Si tratta di un progetto ambizioso e culturalmente rilevante, curato dalla poetessa Laura Garavaglia (Presidente della Casa della Poesia di Como e del Festival Europa in Verso), che mira a consolidare un dialogo letterario tra l’Italia e il mondo. Le tre pubblicazioni, uscite in questi giorni, rappresentano un’immersione profonda nell’estetica e nelle tematiche di alcuni dei più importanti poeti coreani del nostro tempo.
1. Antologia di Poesia Coreana Contemporanea: Poesie di 4 versi
Questa antologia rappresenta il cuore del progetto. Raccoglie le voci di dodici tra i più autorevoli poeti sudcoreani, Choi Dongho, Doung Siyoung, Kim Chu-in, Kim Kooseul, Kim Soo-bok, Ko Doohyun, Lee Hasuk, Na Ki Chul, Park Yong-jae, Shin Duk-ryong, Son Jeoung-Soon, You Jaeyoung, offrendo al lettore italiano un’eccezionale panoramica sulla potenza espressiva del verso breve. L’opera, tradotta in inglese, italiano e coreano da Laura Garavaglia con la collaborazione e supervisione di Kim Kooseul & Sodam Choi , esplora come quattro soli versi possano contenere un universo, unendo una poetica meditativa a una natura che funge da specchio dell’interiorità. Come sottolinea l’editore Stefano Donno nella sua postfazione, “L’arte del frammento che contiene un universo”, questa raccolta dimostra come la brevità non sia un limite, ma una forza generativa capace di mettere il lettore in ascolto del non detto.
2. Vita Radiosa, Oggi di Choi Dongho
Un volume monografico opera di uno dei più importanti poeti e critici letterari sudcoreani. Choi Dongho (nato a Suwon nel 1948) è Professore Emerito all’Università di Corea e membro dell’Accademia Nazionale delle Arti. La sua opera è un’esplorazione profonda della “Poetica che porta a un Tao”, unendo “Spiritualismo” ed “Estremismo Lirico”. Vita Radiosa, Oggi, con traduzione e cura di Laura Garavaglia , offre un saggio critico di Hong Yonghee che guida il lettore attraverso simboli potenti come l'”occhio della poesia” e la “luce miracolosa”, archetipi di una ricerca spirituale che trascende il tempo.
3. Avenidas Pérdidas di Kooseul Kim
Questa raccolta, con traduzione in spagnolo del poeta e traduttore Emilio Coco, testimonia la vocazione internazionale del progetto. Kooseul Kim (nata a Jinhae nel 1953) è una poetessa, traduttrice e Professoressa Emerita di Letteratura Inglese, vincitrice di numerosi premi tra cui il prestigioso Babel Prize for Literature negli Stati Uniti. La sua poesia, come evidenziato nel prologo da Laura Garavaglia, armonizza influenze occidentali con la tradizione coreana, dove la Natura diventa metafora dell’esistenza e la memoria un atto di recupero di “avenidas perdidas” del dolore e dell’amore.
L’impegno di un editore per la cultura
Con questa iniziativa, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno riafferma il suo ruolo di mediatore culturale. Lontano dalle logiche del mercato di massa, l’editore salentino prosegue con coerenza un percorso volto a costruire ponti tra culture, credendo fermamente, come scrive Donno, che “la parola sia ancora capace di costruire ponti — tra mondi lontani, tra lingue, tra cuori”. Il progetto è reso possibile grazie alla sinergia con figure chiave come Laura Garavaglia, poetessa e instancabile promotrice culturale, Presidente della Casa della Poesia di Como e il supporto e patrocinio morale del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano. Un lavoro corale che permette al pubblico italiano di accedere a una produzione poetica raffinata, potente e finora troppo poco conosciuta. Queste opere non sono solo libri, ma gesti di apertura e riconoscimento, che tracciano nuove mappe del sentire umano in un tempo che tende a chiudere i confini. I libri potete trovarli nella sezione blog del sito della casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/
sabato 25 ottobre 2025
Thomas Sankara “il presidente sognatore” - Intervento di Leonardo Elia
Maria Corina Machado “ premio Nobel per la pace 2025”
Due figure completamente differenti, che definiscono due
maniere opposte di stare al mondo politicamente.
Sankara , militare , andato al potere in Alto Volta, ex
colonia francese, rovesciando un governo corrotto, , chiaramente teleguidato da Parigi, e dagli Usa. Alto
Volta, paese sub sahariano, a cui cambia
il nome, in Burkina Faso, che nella loro lingua ,vuol dire “casa degli uomini
liberi e indipendenti”.
Presidente che aveva la profezia, che in politica vuol dire
, visione critica del presente e progettualità per il futuro. Presidente di un
paese poverissimo, esempio classico in un continente ricchissimo abitato dagli
uomini e dalle donne più povere del pianeta. Un ossimoro .
Percorso politico partito si con un colpo di stato, a cui si
sono ispirati gli attuali presidenti del Niger, Mali per esempio.
Sankara nei suoi cinque anni di governo, è stato assassinato
nel 1987, ucciso dal neocolonialismo che sentiva lesi i suoi privilegi di
sfruttamento delle risorse di quello sfortunato paese ,iniziò una serie di
riforme che in Africa hanno lasciato il segno.
Vietò l’infibulazione, parità di diritti tra uomini e donne,
costruì ospedali, gestione dell’acqua, economia di villaggio, e non agricoltura
industriale, quindi contrasto reale alla desertificazione, elettrificazione,
rifiuto dell’intervento della Banca Mondiale, braccio armato, affamatore, del
neocolonialismo, che attraverso la leva finanziaria rende schiavi i popoli.
Gestione indipendente delle risorse, essenziale se si parla di sovranità ,
quindi di democrazia reale, espressa nel famoso discorso che Sankara tenne
all’Onu, prima di essere ucciso, come tutti gli altri che in Africa e non solo
, hanno cercato di ripetere quest’esperienza.
Perché dopo Sankara parlo della Machado , venezuelana e
premio Nobel della pace.
Per come Sankara era per la riappropriazione da parte del
popoli delle proprie risorse , la
Machado è una ultraliberista, strettamente collegata, ad ambienti neocon, e ora
a Trump, una oppositrice al regime chavista di Maduro che non rappresenta la
versione venezuelana delle socialdemocrazie scandinave sicuramente, ma che dai
tempi di Hugo Chavez, è sopravvissuto a molti tentativi i golpe, orchestrati dagli Usa ,addirittura ammessi candidamente da personaggi del calibro di
Bolton qualche anno fa, oltre che sottoposto a sanzioni durissime, dagli Usa.
Quindi la Machado ha una chiara collocazione politica,
ultraliberista, in un Venezuela, ricchissimo, come il Burkina Faso di risorse,
e come il Burkina Faso abitato da un
popolo stremato.
Quindi il premio Nobel vuole mettere a disposizione degli
americani, le enormi risorse petrolifere controllate da Caracas, ma anche
l’oro, i diamanti, il suo potenziale agricolo.
Dimenticavo , la Machado ha appoggiato i tentativi di golpe
, per scalzare sia Chavez che Maduro.
Come appoggia la pressione militare nel mar dei Caraibi
messa su da Trump, accusando di narcoterrorismo il Venezuela, accusa totalmente
infondata, tant’è che l’affondamento di
imbarcazioni di”presunti” narcotrafficanti è stata bollata dal presidente colombiano
come un assassinio di pescatori.
E poi sempre lei, amicissima del presidente argentino Milei,
e di Netanyahu, dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Sankara e Machado sono due visioni agli antipodi , la prima
lungimirante e inclusiva, l’altra escludente e espressione dei potenti.
Mi stupisce l’assegnazionedel premio Nobel, che definisce
purtroppo una scelta di campo inqualificabile politicamente, senza rispetto
alcuno dei popoli, dell’umanità intera, anche di noi.
Il Nobel si ribadisce mosso da motivazioni politiche, espressione
di un pensiero che si pensa dominante.
Premio Nobel ad una golpista , e affamatrice, mi sembra
veramente troppo!
venerdì 24 ottobre 2025
giovedì 23 ottobre 2025
Niente mi aveva preparato. Un reportage da Gaza di Jean-Pierre Filiu (Altrecose)
martedì 21 ottobre 2025
Storia di Gaza. Terra, politica, conflitti di Arturo Marzano (Il Mulino)
È questo il paradosso di Gaza: condannata a essere simbolo del dolore universale e, nello stesso momento, teatro di una quotidianità che ha cercato a lungo di resistere, fragile e indistruttibile. È tempo di restituire a Gaza la complessità che la cronaca da sola non può raccontare. Un tempo oasi fertile, Gaza oggi è percepita come un recinto di macerie e dolore. La sua storia è cruciale per comprendere il conflitto israelo-palestinese e le dinamiche degli equilibri politici in Medio Oriente. Eppure la sua storia non è soltanto tragedia: Gaza è anche il luogo in cui sono nate esperienze di non violenza, dialogo, tolleranza e sfida al patriarcato; è abitata dalla vita quotidiana, da persone che resistono e immaginano il futuro. Arturo Marzano ricostruisce la vicenda della Striscia dalla fine dell'Ottocento a oggi, andando oltre pregiudizi e semplificazioni ideologiche. Gaza non può essere identificata esclusivamente con la desolazione e la sua popolazione non può essere ridotta a Hamas. Per affrancarci da questi fraintendimenti è giunto il momento di affidarci alla storia e ricomporre una vicenda che non è solo politica e militare, ma è anche culturale, demografica, sociale ed economica
lunedì 20 ottobre 2025
La Cina spiegata all'Occidente di Pino Arlacchi (Fazi)
domenica 19 ottobre 2025
Ursula Gates. La von der Leyen e il potere delle lobby a Bruxelles di Frédéric Baldan (Guerini e Associati)
5 aprile 2023. A Liegi viene depositata una denuncia penale senza precedenti: nel mirino c’è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Corruzione, abuso di potere, distruzione di documenti: accuse legate alla trattativa segreta, condotta via sms, con l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Sul piatto, contratti miliardari e il diritto dei cittadini europei alla trasparenza. Da qui prende avvio l’«SMSgate», un caso che ha scosso le istituzioni europee e messo a nudo i meccanismi opachi nella gestione della crisi Covid. In questo libro, Frédéric Baldan racconta la sua vicenda in prima persona e porta alla luce ciò che rimane nascosto: partendo dalla vera storia di von der Leyen, svela le lobby che plasmano le decisioni politiche e i conflitti di interesse che minano la fiducia democratica, smaschera una giustizia (europea) succube del potere politico. L’inchiesta, documentata e coraggiosa, evidenzia il male oscuro che offusca la credibilità dell’Unione Europea. Chi ha guidato davvero la gestione della pandemia? Quali interessi prevalgono sui diritti fondamentali dei cittadini? E come possiamo recuperare il controllo delle nostre vite? Prefazione di Marcello Foa
sabato 18 ottobre 2025
Una montagna di soldi. Sprechi, incompiute e affari: lo scandalo delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 di Giuseppe Pietrobelli (PaperFIRST)
venerdì 17 ottobre 2025
Le idee non si possono uccidere. Introduzione alla vita e alle opere di Thomas Sankara di Fabio Verna (Red Star Press)
giovedì 16 ottobre 2025
Gli zar della Casa Bianca. Come i presidenti del passato aiutano a capire l'America di Trump di Antonio Di Bella (Solferino)
Stravagante, imprevedibile, un unicum. Così è stata definita la presidenza Trump. Ma, per quanto non manchino gli aspetti nuovi, come la confluenza di interessi personali e pubblici o il profilo da influencer navigato, il nuovo corso del tycoon non è del tutto inedito. Guardando al passato degli Stati Uniti si trovano non pochi precedenti illuminanti, paralleli e consonanze sottili che aiutano a comprendere e contestualizzare le scelte dell’attuale «zar della Casa Bianca». Lo spiega Antonio Di Bella in queste pagine, mettendo a confronto le azioni del presidente in carica con alcuni dei suoi predecessori evidenziando, di volta in volta, analogie e differenze, copioni noti e innovazioni strategiche. E soffermandosi sulle novità culturali e politiche del movimento Maga, che ha conquistato una fetta importante della società americana, andando ben al di là della dottrina dell’«uomo solo al comando». Si comprende così come dietro al populismo di The Donald si possa ritrovare la dottrina di Andrew Jackson e alla base del suo fiero protezionismo ci siano le idee di William McKinley. Ma anche come lo spirito anti-élite ricalchi una postura già assunta da Richard Nixon, che un certo stile esuberante sia stato tipico di Theodore Roosevelt e che l’imperialismo abbia tratti in comune con il modello di Franklin Delano Roosevelt. Anche l’esercizio dei poteri di guerra ha molti precedenti, da Jackson a Truman. Mentre l’Internal Security Act, passato alla storia come Maccartismo, risuona come un monito sinistro quando sembrano esser messi in discussione alcuni diritti e libertà fondamentali. Un viaggio affascinante tra passato e presente che aiuta a leggere l’America di oggi e il suo nuovo ruolo nell’equilibrio mondiale. Per capire come la battaglia per difendere, o limitare, la democrazia sia una lunga storia di successi e di sconfitte. E come Trump non sia che l’ultimo, più recente capitolo
Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano di Francesco Costa (Mondadori)
Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on ...
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La recente, amara denuncia della tennista Aryna Sabalenka non è una semplice nota a margine nella cronaca sportiva. È il sintomo lancinante ...















