A me l’idea del ponte sullo stretto di Messina non è mai piaciuta. E questo ancora di più dopo un bel tour in Sicilia occidentale due anni fa.
Prima di tutto perché le comunicazioni ferroviarie
nell’isola sono in condizioni pietose, non mi sono permesso neanche di
prenderle in considerazione, visti i tempi di percorrenza, e andando in auto ho
utilizzato una rete viaria assolutamente disastrata, con autostrade in perenne
manutenzione, pericolose per i continui lavori. Meglio non parlare della rete “
normale” , nazionali e provinciali, sottodimensionate e intasate.
Stesso dicasi in Calabria, con la Salerno Reggio Calabria in
tenue miglioramento però.
Quindi si spenderebbero un botto di soldi per il Ponte, la
cui costruzione, non lo dico io, lo dice il dott. Gratteri, attirerebbe le
Mafie di tutt’Italia, che vedrebbero un’occasione unica di fare profitti.
Quindi che senso ha di fare arrivare a Messina il Freccia
Rossa, se si collega con una rete ferroviaria siciliana ancora elettrificata in
minima parte, lentissima.
Ma poi un ponte ad una sola campata, , sia stradale sia
ferroviaria, su un’area sismicissima,
praticamente che supera una faglia attiva, che rappresenta bene una delle zona di maggiore pericolo sismico di tutto il Mediterraneo.
Tanti dubbi , risposte rassicuranti da un Salvini , grande
sponsor, con la domanda che tanti ci
facciamo in Italia, perché incaponirsi su una opera costosissima e discutibile
, come il ponte sullo stretto? Di grandi opere se ne potrebbero fare tante!
La risposta è arrivata in un incontro ufficiale che c’è
stato all’inizio di agosto tra Governo,
grandi aziende italiane, partecipate, a Roma, stampa presente. Che
chiarisce tutto.
Il ponte sullo stretto è un’opera “ dual”, civile e di interesse
militare, finanziata , a debito, con i piani del Ream Europe, quindi Nato, vista in termini di logistica
bellica, visti i fuochi di guerra che noi occidentali stiamo spargendo in ogni
dove intorno a noi.
Pensata da un governo più che atlantista, anzi che si
propone come l’interprete e il portavoce del verbo trumpiano , nel vecchio continente . Con un Trump sempre
più legato a quella follia geopolitica che sono i neocons, i veri padroni degli
Usa.
Opera , che se si facesse, a dispetto di qualunque
razionalità, militarizzerebbe enormemente di più il nostro sud , e la Sicilia
in particolare.
No vedo nulla di buono in tutto questo.

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