Come avvocato, libera
cittadina che ha a cuore il suo territorio, sento il dovere di intervenire
sulla delicata questione delle concessioni balneari, che rischia di mettere a
repentaglio il futuro di storiche realtà come il Lido York.
La sentenza del Consiglio
di Stato, che impone ai Comuni di bandire gare per l'assegnazione delle
concessioni balneari in ottemperanza alla direttiva Bolkestein, rappresenta un
punto di svolta epocale. Da un lato, essa garantisce la concorrenza e la trasparenza
nel settore, dall'altro apre scenari di incertezza per gli attuali
concessionari, tra cui la famiglia Prete del Lido York, che gestisce con
dedizione lo stabilimento da ben tre generazioni.
Mentre la scadenza per le
concessioni in essere è fissata al 31 dicembre 2024, permangono dubbi
significativi sulla chiarezza della normativa italiana in materia di criteri
per le gare pubbliche. Come avvocato dunque, ritengo sia fondamentale che il
Governo intervenga tempestivamente per fare chiarezza e fornire indicazioni
precise ai Comuni, evitando così il rischio di contenziosi e di un clima di
incertezza che potrebbe penalizzare il settore turistico.
Un altro aspetto critico
riguarda gli indennizzi previsti per i concessionari uscenti. È doveroso
riconoscere il valore degli investimenti fatti da queste aziende nel corso
degli anni, spesso in condizioni pionieristiche e con notevole assunzione di
rischi. La tutela del loro diritto al riconoscimento di un equo indennizzo in
caso di mancato rinnovo della concessione è un principio di giustizia da non
sottovalutare.
In questo scenario di
cambiamento, non possiamo lasciare sole le realtà imprenditoriali che hanno
fatto la storia del nostro territorio. Serve un impegno concreto da parte di
tutte le istituzioni, nazionali e locali, per accompagnare i concessionari in questo
delicato processo di transizione, garantendo loro la massima trasparenza, la
tutela dei loro diritti e il sostegno necessario per riorganizzarsi in vista
delle future gare.
L'amarezza espressa dai
titolari del Lido York è comprensibile, ma non deve paralizzarci. Dobbiamo
trasformare questa sfida in un'opportunità per modernizzare il settore
balneare, valorizzando le professionalità esistenti e favorendo l'ingresso di
nuove idee e competenze.
Con un lavoro sinergico
tra istituzioni, imprese e professionisti, sono convinta che potremo trovare
soluzioni concrete e sostenibili per il futuro del Lido York e di tutte le
realtà balneari che rappresentano un patrimonio prezioso per la nostra città e
per l'intero Paese.
Nessun commento:
Posta un commento