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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

venerdì 21 novembre 2025

I taccuini di Norimberga. Uno psichiatra a colloquio con i criminali nazisti di Leon Goldensohn, Robert Gellately (Curatore), Piero Budinich (Traduttore) edito da Neri Pozza

 Tranne che con i loro avvocati, ai prigionieri era praticamente precluso qualsiasi contatto umano, sicché non sorprende che fossero disposti a parlare con gli psichiatri e gli psicologi che lavoravano nel reparto medico del distaccamento di sicurezza interna del Consiglio superiore statunitense a Norimberga. I medici potevano accedere più o meno liberamente agli imputati a qualsiasi ora.

«Senza averne necessariamente consapevolezza, i gerarchi nazisti rivelano come i sistemi totalitari producano il consenso, quando non l’entusiastica partecipazione al Male. Una lettura agghiacciante». - Booklist

«I taccuini di Norimberga sono la prova lampante della banalità del male». - Kirkus Reviews

«Queste pagine trascinano a forza il lettore nell’incubotico paesaggio mentale del Terzo Reich». - The New York Times


Non sapevano niente; sapevano ma non parteciparono; si erano limitati a passare gli ordini; erano contrari alla Soluzione finale, ma come opporsi? Il 20 novembre 1945 si apre il processo che sarà considerato da molti pietra miliare del diritto internazionale e verrà celebrato nella città-simbolo del Reich millenario, Norimberga, che vide i raduni del Partito nazista e diede nome alle leggi razziali. La città rasa al suolo dalle bombe alleate, che per un capriccio della sorte avevano risparmiato il palazzo di giustizia e la prigione. Alla sbarra, i massimi gerarchi nazisti chiamati a rispondere di crimini immani per i quali non c’è nome né esatta contezza; a giudicare, otto membri per le quattro potenze vincitrici. Il mondo intero, dunque, guarda all’Aula 600 quando Leon Goldensohn, psichiatra militare ebreo americano, varca le porte del carcere di Norimberga. Per la scienza, è un’occasione irripetibile: il suo compito è individuare col dovuto distacco professionale la patologia che – dev’essere così – accomuna quella manciata di uomini spiegando le loro aberrazioni. Per sette mesi, quasi ogni giorno, si reca nelle celle, annotando con precisione conversazioni, visite mediche, test psicodiagnostici e sedute terapeutiche. I suoi incontri ravvicinati con Göring, Dönitz, Hess, von Ribbentrop, Rosenberg, Streicher, von Schirach, tra gli altri, sono una testimonianza dal valore unico documentale e umano. Mentre il medico ascolta in presa diretta menzogne e reticenze, deliri egotici e ossessioni degli imputati, non smetterà mai di cercare il germe del male, il peso della colpa




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Ucraina: pace o capitolazione?

giovedì 20 novembre 2025

Il porcospino d'acciaio. Occidente ultimo atto di Luciano Canfora (Laterza)

Occidente: la parola serve a imbellettare la politica di potenza facendo intravedere i sempre ostentati ‘valori’. I quali, in verità, se tradotti in pratica, comporterebbero la crisi dell’Occidente armato, definito dal seggio più alto dell’UE ‘porcospino d’acciaio’.


Il ‘Patto Atlantico’ è il Santo Graal dell’Occidente. I soci fondatori condividevano un tratto comune: usurpavano, o avevano appena perso un dominio coloniale. Ma alla metà del Novecento, quando nacque la NATO, il mondo colonizzato era in rivolta. Non era facile riproporre il vecchio predominio senza cambiare il linguaggio. Così le parole propinate al mondo furono ‘libertà’ e ‘democrazia’, usate spesso come utensili intercambiabili. Ripulito il linguaggio, l’Occidente poté dare avvio al sanguinoso sforzo di ri-colonizzare i continenti che stava perdendo. Ma il resto del mondo non rimase inerte. Per guerreggiare unito, l’Occidente ha bisogno di un ‘nemico’. Sulla carta geografica il ‘nemico’ ogni tanto cambia posto e lo stesso Occidente a sua volta si sposta: fino al paradosso, quando ‘nemico’ è un pezzo dello stesso Occidente. La metafora del ‘porcospino d’acciaio’, cara al vertice della UE, ci prospetta un apocalittico finale di partita: tetro lascito della ‘civiltà occidentale’.





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mercoledì 19 novembre 2025

L'omicidio di Piersanti Mattarella. L’Italia nel mirino: Palermo, Ustica, Bologna (1979-1980) di Miguel Gotor (Einaudi)

 Un’indagine lucida e documentata sul delitto Mattarella e sugli intrecci tra mafia, potere politico e apparati deviati. Miguel Gotor ricostruisce le connessioni che segnano ancora la storia italiana.



Il 6 gennaio 1980, il presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, considerato l’erede politico di Aldo Moro, viene assassinato. Dopo l’assoluzione, nel 1999, dei neofascisti Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini, a tutt’oggi si conoscono soltanto i mandanti mafiosi dell’omicidio, ma non gli esecutori materiali ed è ancora in corso un’inchiesta per individuarli. Miguel Gotor prende le mosse dal delitto Mattarella per compiere un viaggio inquietante attraverso le stratificazioni del potere italiano soffermandosi sugli «ibridi connubi» tra neofascismo, massoneria occulta, mafia e apparati deviati dello Stato. La ricerca approfondisce anche le relazioni tra l’omicidio Mattarella e le stragi di Ustica e di Bologna di pochi mesi dopo, sullo sfondo di uno scenario internazionale in profondo cambiamento a causa della decisione degli Stati Uniti e della Nato di installare in Sicilia i missili Cruise contro la Libia e l’Unione Sovietica. L’autore affronta, con il rigore del metodo storico e uno stile avvincente, il contesto in cui l’assassinio di Mattarella è maturato, mettendo in luce temi e snodi che ancora incidono sulla storia del nostro Paese. Un libro importante sull’Italia di ieri che parla all’Italia di oggi e alla sua crisi





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