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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

domenica 9 novembre 2025

Patrimoniale, Conte: "Per noi non e' all'ordine del giorno"

Caracciolo a Otto e mezzo: lo sciopero e le destre. Social e Intelligenza Artificiale al potere

Travaglio: Nordio? Testimonial perfetto contro la riforma

MASSAFRA I PRIMI 100 GIORNI DELL'AMMINISTRAZIONE ZACCARO

“Rivoluzione famiglia”, associazioni e politica a confronto

To Be STEFANO DONNO: La Diga della Premier: Meloni, la 'Patrimoniale-Spauracchio' e i Conti Pubblici Sospesi - ecco cosa ne penso

To Be STEFANO DONNO: La Diga della Premier: Meloni, la 'Patrimoniale-Spauracchio' e i Conti Pubblici Sospesi - ecco cosa ne penso

Delitto al Raphael Bar di Piero Grima (I Quaderni del Bardo Edizioni)

 Un pomeriggio di festa al Raphael Bar, il cuore pulsante della vita leccese, si tinge di rosso sangue. Durante il rinfresco per celebrare la sua recente elezione, il giovane e controverso deputato Bettino Borsi crolla a terra, trafitto da un'unica, letale pugnalata. L'assassino? Un'ombra inafferrabile, sfrecciata via a bordo di un monopattino elettrico tra gli invitati attoniti. A districare la matassa è chiamato il commissario Santoro che, tra un caffè e un pasticciotto, unisce un infallibile istinto investigativo a un profondo amore per la sua terra. Insieme al fido ispettore Lo Palco, Santoro dovrà immergersi in un torbido sottobosco di segreti inconfessabili: dai debiti di gioco alle logge massoniche, dalle rivalità politiche alle passioni clandestine di un uomo che collezionava tanto potere quanti nemici. Chi si nasconde dietro il casco integrale? Un rivale in affari, un marito tradito o una delle tante donne sedotte e abbandonate? In una Lecce assolata e piena di ombre, ogni testimone è un sospettato e la verità ha un sapore amaro, difficile da assaporare. Piero Grima torna con un nuovo, avvincente caso per il commissario Santoro, un giallo impeccabile dove il profumo della tradizione salentina si mescola all'odore acre del delitto


Medico infettivologo e scrittore, Piero Grima unisce il rigore della diagnostica alla passione del narratore. Dalla sua penna, affilata come un bisturi, nascono mondi in cui la suspense e la ricostruzione storica si intrecciano magistralmente. Nato a Bari ma salentino d'adozione, ha conquistato il pubblico del giallo con l'avvincente saga dell'ineffabile commissario Santoro, le cui indagini si snodano tra i dedali e le atmosfere uniche di Lecce e del suo territorio. La sua profonda conoscenza scientifica lo ha portato a curare un'intera collana saggistica sulle grandi epidemie che hanno segnato la storia dell'umanità. Negli ultimi anni, la sua sete di indagine lo ha spinto a esplorare i misteri del passato, firmando romanzi storici di grande successo che svelano i segreti e gli intrighi dietro la vita di giganti come Raffaello, Cartesio e Čajkovskij. Una voce unica nel panorama letterario italiano, capace di sezionare con la stessa precisione tanto un complesso caso di omicidio quanto le grandi cospirazioni della storia

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sabato 8 novembre 2025

Eurosuicidio di Gabriele Guzzi (Fazi)

 «L’assai documentata analisi di Guzzi contribuisce a scalfire il tabù che da più di trent’anni blocca il dibattito sull’Unione Europea». - Lucio Caracciolo

«Un libro prezioso che aiuta a chiarire molti equivoci sull’euro e sul futuro dell’Italia in Europa. Consigliato». - Marco Travaglio

«Questo libro mi costringe a guardare con disincanto alle mie responsabilità di europeista convinto e di eurolatra sognatore. Ricominciare da capo? Io, da ottantaquattrenne inguaribilmente ottimista, lo vorrei». - Franco Cardini

«Questo libro affascinante riapre un dibattito che va oltre l’Italia e che l’Europa deve ancora affrontare». - Dani Rodrik

«Come afferma giustamente Guzzi, l’Italia, in quanto Repubblica democratica fondata sul lavoro, non ha altra scelta se non quella di liberarsi dal suo mortale intreccio con il capitalismo neoliberale in declino». - Wolfgang Streeck


"L'Europa non è in crisi: è la crisi”. Così potrebbe riassumersi la tesi di questo libro. Eurosuicidio è una diagnosi lucida e impietosa del fallimento strutturale dell'Unione Europea per come è stata concepita e realizzata. Gabriele Guzzi, economista e filosofo tra i più brillanti della nuova generazione, mostra con chiarezza come l'attuale marginalità economica e geopolitica dell'Italia - e sempre più dell'intero continente - non sia un esito accidentale, ma la conseguenza logica delle scelte fondative di questa integrazione europea. L'Unione Europea non è stata la salvezza promessa: è diventata il principale artefice del nostro declino, privando l'Italia di strumenti indispensabili non solo per sostenere la propria economia, condannandola a decenni di stagnazione, ma anche per assicurare l'efficace funzionamento del proprio sistema democratico. Le idee che guidano l'attuale costruzione europea - a partire proprio dalla moneta unica - rappresentano così le cause più profonde del suicidio che il continente sta oggi mettendo in atto in tutti i principali ambiti politici, industriali e geopolitici, dalla guerra in Ucraina alla guerra commerciale con gli Stati Uniti. Con una scrittura brillante e uno sguardo insieme economico, politico e culturale, il libro affronta senza infingimenti la grande mistificazione del discorso europeista: l'idea che l'UE sia stata un fattore di pace, progresso e modernizzazione. Al contrario, l'autore ne ricostruisce la natura ideologica e dogmatica, fino a proporre una vera e propria teologia politica dell'euro come surrogato spirituale di una classe dirigente priva di visione. Ma Eurosuicidio non si ferma alla diagnosi e lancia una sfida politica e culturale, avanzando una proposta concreta e visionaria su come superare l'attuale costruzione europea. Perché solo se sapremo riconoscere gli errori del passato, disfacendo con coraggio ciò che non funziona, sarà possibile immaginare un domani migliore per l'Italia e una nuova cooperazione tra Stati fondata su giustizia, democrazia e pace. Prefazione di Lucio Caracciolo






Uffici postali chiusi anche fino a Natale, il caos è servito

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DIEGO FUSARO: Sangiuliano contro i "poveri comunisti"

TUTTI CONTRO ZELENSKY | POKROVSK ANDATA, KUPYANSK ENTRO CINQUE GIORNI

Gratteri: “Per 36 persone non si può cambiare la Costituzione”

Caracciolo a Mappa Mundi: Tutti contro Tutti /2. La rivoluzione mondiale e i piani di Cina e Russia

Orsini: Venezuela: "Narcotraffico non c'entra nulla con minacce di Trump"

Giustizia, Bersani: "Attacco alla magistratura, agite per rivincita politca. Si fa il ...

Montanari vs Meloni: "Parla del sindacato con le parole di Mussolini. Nostro è tempo di resistenza"

venerdì 7 novembre 2025

To Be STEFANO DONNO: La Piazza Svuotata e il Palazzo Ironico: La Scommessa Persa dello Sciopero - ecco cosa ne penso

To Be STEFANO DONNO: La Piazza Svuotata e il Palazzo Ironico: La Scommessa Persa dello Sciopero - ecco cosa ne penso

Approdo per noi naufraghi. Come costruire la pace di Elena Basile (PaperFIRST)

Un appello lucido e necessario: ripartire dai valori fondanti dell’Europa per uscire dalla crisi del liberalismo, del multilateralismo e della democrazia svuotata. Tra analisi e visione, una proposta per non arrendersi al disincanto.


Un approdo esiste. Ripartire dai valori umanistici e dai princìpi delle costituzioni democratiche europee è possibile. Il saggio apre un dibattito, indica una direzione di marcia. I popoli europei vogliono una riforma radicale della società in accordo con i valori di libertà e giustizia sociale, pace e prosperità. I naufraghi possono ancora salvarsi. Siamo consapevoli tuttavia della tempesta nelle cui acque rischiamo di annegare. Questo volume analizza la crisi del liberalismo democratico e del multilateralismo. Il dialogo e la lotta tra capitale e lavoro degli anni Settanta sono scomparsi. Il capitalismo finanziario trionfa e porta alla società dell’1%. L’autrice esamina i meccanismi essenziali dell’Unione europea che ha tradito i suoi stessi princìpi. L’Ue non conosce la divisione dei poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario, non ha legittimità democratica. Maastricht ha codificato il neoliberismo e messo da parte le riforme sociali. In un orizzonte che resta tragicamente europeo, è necessario un cambio di paradigma. Si riparte dalla cooperazione e dalla solidarietà, dalla pace in un mondo multipolare dove l’Europa ritrovi il suo posto. Costruire il multilateralismo senza doppi standard, il dialogo interculturale e interreligioso, il diritto contro la forza, la giustizia sociale, la mediazione diplomatica sono obiettivi ancora vivi. Si può contrastare la barbarie che avanza, il libro indica una strada e apre un confronto




Dialoghi scomodi... #33 a cura di Leonardo Elia

Il caso Gabriele Nunziati: licenziato per aver fatto una domanda su Israele

La Dittatura di CORPORATE AMERICA: come gli USA monopolizzano il mercato con i tuoi soldi

Shutdown Usa, Trump accusa i democratici: «Sono kamikaze»

Manovra, Conte: "È la più "draghiana" mai concepita, non ci sono misure per la crescita"

La Cisgiordania non fa notizia!

Tutti contro Tutti, il video editoriale di Lucio Caracciolo

Zygmunt Bauman- laurea honoris causa Università del Salento

Zygmunt Bauman: Un’avventura chiamata Europa 01 04 2004 ARCHIVIO 2004 #thinkingstorage

Zygmunt Bauman: 'No one is in control. That is the major source of contemporary fear'

Zygmunt Bauman. Interview from documentary. Liquid modernity

Guasto è il mondo di Tony Judt (Mondadori)

  C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modo di vivere. Per decenni abbiamo trasformato in virtù il perseguimento dell’interess...