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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

mercoledì 5 novembre 2025

Morto Giorgio Forattini, il celebre vignettista si è spento a 94 anni. Fu il "re della satira"

Ranucci in Antimafia, tra le minacce il caso Moro e la vicenda Fazzolari nelle domande di Scarpinato

Covid,la verità nascosta: l'infettivologo Filippo Curtale smaschera l'OMS in Commissione d'inchiesta

USA vs Cina. A che punto siamo? (con Dario Fabbri) - Il Grande Gioco

44 ANNI DI RIVOLUZIONE

PODCAST NETWORK: Questo: Il buon senso è svanito da tempo in Europa! Cina e russi non cederanno su nulla

Elezioni a New York , Zohran Mamdani sfida Andrew Cuomo per diventare sindaco di New York

Maria Zakharova, il crollo della Torre a Roma e la distrazione di massa

Morire di lavoro a 66 anni su un ponteggio!

Separazione carriere, guida pratica alla riforma. Garante della Privacy, quanto ci costi

AVANZATA RUSSA COSTANTE, IL DONETSK 81% E 461 KM QUADRATI AD OTTOBRE

Nuove minacce alla giudice Mariano: una testa di capretto sulla tomba del padre

To Be STEFANO DONNO: L'Uragano Mamdani sulla Grande Mela: Utopia Socialista o Illusione Post Moderna? - ecco cosa ne penso

To Be STEFANO DONNO: L'Uragano Mamdani sulla Grande Mela: Utopia Socialista o Illusione Post Moderna? - ecco cosa ne penso

martedì 4 novembre 2025

Clima ingiusto. Il welfare per un patto eco-sociale di Giovanni Carrosio, Vittorio Cogliati Dezza (Donzelli)

 Un welfare energetico-climatico per trasformare la crisi ambientale da moltiplicatore di disuguaglianze in opportunità per costruire società più eque e sostenibili. La crisi climatica rappresenta una delle sfide più complesse del nostro tempo: il cambiamento climatico non solo genera impatti differenziati sulla popolazione, accrescendo le disuguaglianze, ma le stesse politiche di transizione energetica possono produrre effetti distributivi regressivi, se non adeguatamente progettate. In questo libro Vittorio Cogliati Dezza e Giovanni Carrosio analizzano la convergenza tra giustizia ambientale e giustizia sociale, alla luce delle molteplici interdipendenze tra benessere delle persone, integrità degli ecosistemi, ricchezza delle relazioni sociali, specificità dei luoghi, decarbonizzazione della produzione e dei consumi. E sottolineano la necessità che le politiche energetiche e climatiche siano strutturali, trasversali e multilivello, a scala nazionale e locale. Solo così potranno integrare obiettivi di sostenibilità ambientale e di riduzione delle disuguaglianze. Politiche ambientali prive di sensibilità sociale rischiano infatti di esacerbare le disparità, mentre interventi sociali che ignorano la dimensione ecologica possono accelerare la crisi climatica. Dalla diagnosi del problema gli autori passano all'azione, con la proposta di un welfare energetico-climatico: un framework innovativo che non si limita a redistribuire risorse, ma si fa carico del rapporto tra le persone e l'ambiente, ripensando i sistemi di protezione sociale in risposta ai nuovi rischi generati dal cambiamento climatico. Questa prospettiva teorica e operativa mira ad affrontare simultaneamente le sfide della decarbonizzazione e della coesione sociale, ridefinendo il welfare oltre gli ambiti tradizionali (abitazione, salute, occupazione, mobilità) in chiave ecologica e inclusiva. Un welfare per la giustizia ambientale e sociale




La differenza fondamentale. Artificial Agency: una nuova filosofia dell'intelligenza artificiale di Luciano Floridi (Mondadori)

 Comprendere davvero che cosa sia - e che cosa non sia - l'intelligenza artificiale significa imparare a conoscerla e usarla meglio, invece di subirla. È questa la condizione necessaria per affrontare con coraggio e lucidità le sfide del futuro.


L'intelligenza artificiale non è soltanto una nuova tecnologia: è la forza che sta ridefinendo il nostro presente. Capace di apprendere, adattarsi e decidere in autonomia, l'IA sta già trasformando in profondità la nostra vita quotidiana, l'economia, le imprese, il lavoro, l'istruzione, la politica, la cultura e persino il tessuto delle relazioni sociali. Mai come oggi è urgente comprenderne la vera natura per distinguere il possibile dall'illusione e affrontare con lucidità le sfide che ci attendono. L'IA è davvero un'intelligenza paragonabile alla nostra? Oppure è la nostra mente che funziona, in parte, come una macchina computazionale? E come cambierà il mondo dopo il suo avvento? Luciano Floridi, tra i massimi filosofi contemporanei e riferimento internazionale per l'etica del digitale, offre una prospettiva nuova e sorprendente: l'IA non va intesa come una forma di intelligenza, bensì come una nuova forma di "agency". Non pensa né comprende come un essere biologico, come un essere umano, ma è un insieme potentissimo di capacità computazionali in grado di agire nel mondo con efficacia e successo, senza però possedere alcuna intelligenza. Questa svolta concettuale ha conseguenze decisive. Solo distinguendo l'intelligenza dalla agency artificiale possiamo evitare errori di valutazione, orientare il progresso in modo responsabile e trovare risposte concrete ai problemi concettuali, etici, giuridici e politici che l'IA sta già creando





Cosa vuole Trump dal Venezuela. Il Mali paralizzato dai jihadisti.

“L’oblio di Gaza: genocidio, silenzio e complicità internazionale”. Le parole di Nino Di Matteo

Luciano Canfora e il nuovo ordine mondiale: "Europa provincia degli Usa, i BRICS avanzano"

Gaiani: "lascia perplessi l'invasione dei droni fantasma sull'Europa"

Torre dei Conti, il boato e la strage silenziosa dei lavoratori. Nordio e l’amore per i giudici

“Una violenza impressionante contro i civili”: il racconto dal Sudan devastato dalla guerra

Ostuni si candida a capitale della cultura

Intesa per promuovere l’impresa al femminile

To Be STEFANO DONNO: La "Guerriglia" Navale di Trump: In Venezuela la Diplomazia Affonda (e Maduro Resta) - ecco cosa ne penso

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lunedì 3 novembre 2025

Donne che non si arrabbiano abbastanza di Soraya Chemaly (HarperCollins Italia)

 Miglior libro dell'anno - Selezione Washington Post.

Con forza, empatia e profondità di analisi, Donne che non si arrabbiano abbastanza, bestseller tradotto in tutto il mondo, ci regala un percorso unico e chiaro per fare della nostra rabbia un'opportunità. Questo sentimento fa parte di noi, e comprenderlo fino in fondo ci darà un grande senso di liberazione e ci connetterà a un intero universo di donne. Ci sentiremo interessate non più a compiacere gli altri, ma a stare bene con noi stesse, capaci di guadagnare la serenità e la felicità che ci meritiamo.


Un invito incoraggiante e liberatorio per tutte le donne ad abbracciare la loro rabbia e a usarla come strumento per realizzarsi e cambiare la propria vita. Come donne, ci è stato ripetuto per troppo tempo di reprimere la nostra rabbia, e noi l'abbiamo tenuta dentro fino a farci logorare il corpo e la mente. Eppure, ci sono tante ragioni legittime per sentirci arrabbiate. Siamo sottopagate e lavoriamo troppo. Troppo sensibili o non abbastanza. Troppo dimesse o troppo appariscenti. Troppo grasse o troppo magre. Puttane o puritane. La nostra rabbia non solo è giustificata, ci dice Soraya Chemaly, ma può diventare parte attiva della soluzione. La rabbia è una delle risorse più importanti che abbiamo. Se affrontata in modo consapevole, può diventare forza creativa, può essere uno strumento vitale che ci apre la strada per il cambiamento personale e sociale. Quanti risultati straordinari, infatti, non sarebbero mai stati raggiunti senza il nucleo di rabbia che li ha alimentati?





Finimondo. Come Hitler e Mussolini cambiarono la Storia. E come Trump la sta riscrivendo di Bruno Vespa (Mondadori)

Il nuovo libro di Bruno Vespa si apre con il racconto dell’abbraccio mortale tra Mussolini e Hitler e del tragico epilogo della loro vicenda umana e politica, e dei regimi dittatoriali da essi ideati e incarnati.


Questo libro racconta il passaggio da un «finimondo» all’altro. Dall’orrenda conclusione della seconda guerra mondiale, con la morte violenta e quasi simultanea di Hitler e Mussolini, all’inatteso sconvolgimento dell’ordine mondiale per opera di Donald Trump. Mai dal 1945 l’Europa si è sentita così intrappolata dalla fine dell’atlantismo, decisa per decreto dal presidente americano, e dalla crescente aggressività russa in Ucraina e nell’Europa dell’Est, nella sostanziale indifferenza degli Stati Uniti. Esercitando con brutalità la supremazia economica, diplomatica e militare, Trump è riuscito a imporre una tregua a Gaza dopo due anni di massacri compiuti da Israele in risposta all’orribile strage del 7 ottobre 2023 per mano dei terroristi di Hamas. Tutto ciò ha avuto inevitabili ricadute sulla politica italiana. Giorgia Meloni ha festeggiato il terzo anno di governo (il terzo più longevo della nostra Repubblica) mantenendosi ancorata alla tradizione europeista, pur facendo da interlocutrice privilegiata nei rapporti con Trump. I suoi crescenti consensi garantiscono all’esecutivo una stabilità curiosamente unica in Europa, visto che i suoi due partner principali, Antonio Tajani e Matteo Salvini, che qui raccontano le loro diverse strategie, nonostante le forti differenze di vedute in campo internazionale non sfiorano mai il punto di rottura. Meloni confida a Bruno Vespa retroscena familiari legati alla lunga permanenza a palazzo Chigi, i frequentissimi incontri con Trump, i contrasti con Elly Schlein, la battaglia per il referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati, vero punto di partenza della campagna elettorale per le elezioni del 2027. E Guido Crosetto gli spiega perché la sconfitta dell’Ucraina porterebbe l’Europa virtualmente in guerra con la Russia. Con Schlein, molto critica sull’attuale governo, Vespa riflette sulla progressiva radicalizzazione del Pd, contestata dalla minoranza riformista interna, e con Giuseppe Conte su un Campo che sarà «largo» soltanto dopo un’intesa all’immediata vigilia delle elezioni politiche. Nell’ampia parte storica del libro, si racconta la drammatica inversione dei rapporti tra Hitler e Mussolini a partire dal 1938, quando con il «patto d’acciaio» il Duce si mise totalmente nelle mani del Führer, seguendolo nella rovinosa campagna di Russia. Fino ai suoi ultimi giorni di vita, tradito dai tedeschi che lo consegnarono ai partigiani di Dongo. Pagine intense sono dedicate ai rapporti dei due dittatori con le loro amanti, Eva Braun e Claretta Petacci, fatti di insospettabili tenerezze e acute gelosie, in un tragico crescendo culminato nella decisione comune di morire accanto ai loro uomini






Se gli USA dovessero attaccare il Venezuela la ragione sarà soltanto una: il petrolio!

RECORD DI MISSILI SU KIEV | POKROVSK, CONTROFFENSIVA UCRAINA FALLITA, COLPA DEL METEO

Il Camerun prigioniero del passato. Chi è Rob Jetten, che potrebbe diventare il nuovo premier ola...

Conte: "Fratelli d'Italia usa le istituzioni contro magistrati, giornalisti e opposizioni"

Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano di Francesco Costa (Mondadori)

Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on ...