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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Più che dare risposte sensate ...

«Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate.» Claude Lévi-Strauss

sabato 18 ottobre 2025

Una montagna di soldi. Sprechi, incompiute e affari: lo scandalo delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 di Giuseppe Pietrobelli (PaperFIRST)

Un viaggio nella retorica nostalgica dello Spirito Italiano, negli sprechi, gli affari e gli scandali di Milano Cortina 2026, le quarte Olimpiadi italiane. È stato detto che sono “a costo zero”, mentre il contribuente pagherà 5 miliardi di euro per impianti sportivi, strade e ferrovie. È stato detto che saranno i Giochi meno costosi, mentre si spenderanno due miliardi solo per organizzarli, con un bilancio in rosso già ripianato grazie a mezzo miliardo di aiuti pubblici. È stato detto che saranno le Olimpiadi “più sostenibili di sempre”, perché diffuse sul territorio e con la quasi totalità delle opere pronte. Bugie, come dimostrano la nuova pista da bob di Cortina, le incompiute per tre miliardi di euro e la colata di cemento che si abbatterà sulle Alpi e le Dolomiti tutelate dall’Unesco, a servizio della monocultura del turismo invernale. Il libro ricostruisce una ragnatela di società, poltrone e centri di potere occupati dai signori del “circo bianco”. Ma anche le inchieste milanesi che hanno messo nel mirino Fondazione Milano Cortina, tra appalti pilotati e super-stipendi, diktat dei grandi sponsor e progetti di grattacieli, assunzioni di raccomandati e guerre di potere. Al punto da provocare l’intervento del governo Meloni, incurante dello scontro con i magistrati, pur di blindare i segreti di una società che è privata solo a parole. È l’assalto alla diligenza degli amministratori locali, il festival dell’incoerenza di ministri e politici, la solita corsa italiana contro il tempo com’è avvenuto ai tempi dell’Expo 2015. Stavolta per dare la scalata a una montagna di soldi




Copia di Occidente europeo

Ex Ilva lo sciopero dei metalmeccanici

La fame come arma di guerra: il rapporto che lancia l'allarme su Gaza e nel mondo

Perché l'astensione continua ad aumentare? La crisi della politica spiegata da Marcello Foa

DIEGO FUSARO: Trappola in Toscana per Vannacci? quel che non vi dicono...

Oggi sul Mondo cultura: Nan Goldin a Milano, la filosofia dell’amore, la serie tv Wayward, la Val...

NUOVO INCONTRO PUTIN-TRUMP DA ORBÁN | PASSO INDIETRO SUI MISSILI TOMAHAWK ALL’UCRAINA

Ranucci: "Quello di stanotte è stato un boato molto forte, siamo passati alla macchina blindata"

venerdì 17 ottobre 2025

Le idee non si possono uccidere. Introduzione alla vita e alle opere di Thomas Sankara di Fabio Verna (Red Star Press)

Viene ricordato come il “Guevara africano”, ma in realtà poche personalità possono rappresentare la stagione delle rivolte contro i regimi coloniali animate dai popoli oppressi di tutto il mondo come Thomas Sankara. Ufficiale di carriera, “Tom Sank”, come veniva chiamato affettuosamente, abbraccia il marxismo-leninismo già negli anni della sua formazione e, tornato nel suo Paese natale, il Burkina Faso (era nato nel villaggio di Yago nel 1949), forma insieme ad altri soldati ribelli il Gruppo degli Ufficiali Comunisti: l’organizzazione segreta a partire dalla quale, dopo aver conosciuto l’arresto e il carcere, guadagnò la popolarità che gli valse la nomina a primo ministro e, a partire dal 1983, la presidenza del Burkina Faso. Lo stesso nome “Burkina Faso”, scelto per rinominare quello che era l’Alto Volta degli ex dominatori francesi, significò da quel momento in poi “terra degli uomini integri”, come integra fu l’intera esistenza di Sankara: un presidente senza alcuna prebenda né scorta, capace di presentarsi alle riunioni in bicicletta e di rigettare qualunque privilegio tipico dei politici. «Guai a prendere in giro il popolo», questa era l’unica preoccupazione di Sankara: un vero e proprio manifesto antimperialista che il giovanissimo presidente burkinabe, assassinato il 15 ottobre del 1987, diffuse in ogni angolo della Terra, attaccando gli interessi criminali delle grandi imprese multinazionali e il razzismo promosso dai corrotti governi occidentali




L’uomo che vuole liberare l’Africa dall’Occidente. Sarà vero?

Un celebre discorso di Thomas Sankara su imperialismo e multinazionali

Sankara - "... e quel giorno uccisero la felicita' "

La Rivoluzione di SANKARA, il "Che Guevara" d’Africa che sfidò l’Occidente

SCIOPERANO I NETTURBINI RISCHIO DISAGI E RIFIUTI IN STRADA

Emporio della Solidarietà nel 2024 sostenute 573 famiglie ma l'aiuto continua

Concluso il processo per l’uccisione di Thomas Sankara – Scienza & Pace Magazine

Concluso il processo per l’uccisione di Thomas Sankara – Scienza & Pace Magazine

Thomas Sankara: ve l'avevo detto che l'imperialismo non era morto.

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Memoriale per il futuro di Sankara | il manifesto

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Thomas Sankara, un gigante africano troppo strattonato – Rivista Africa

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Sankara, muoiono le persone ma non le idee. E oggi l'Africa è il continente più rivoluzionario - Il Fatto Quotidiano

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Sankara non è mai morto | La Fionda

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giovedì 16 ottobre 2025

Gli zar della Casa Bianca. Come i presidenti del passato aiutano a capire l'America di Trump di Antonio Di Bella (Solferino)

 Stravagante, imprevedibile, un unicum. Così è stata definita la presidenza Trump. Ma, per quanto non manchino gli aspetti nuovi, come la confluenza di interessi personali e pubblici o il profilo da influencer navigato, il nuovo corso del tycoon non è del tutto inedito. Guardando al passato degli Stati Uniti si trovano non pochi precedenti illuminanti, paralleli e consonanze sottili che aiutano a comprendere e contestualizzare le scelte dell’attuale «zar della Casa Bianca». Lo spiega Antonio Di Bella in queste pagine, mettendo a confronto le azioni del presidente in carica con alcuni dei suoi predecessori evidenziando, di volta in volta, analogie e differenze, copioni noti e innovazioni strategiche. E soffermandosi sulle novità culturali e politiche del movimento Maga, che ha conquistato una fetta importante della società americana, andando ben al di là della dottrina dell’«uomo solo al comando». Si comprende così come dietro al populismo di The Donald si possa ritrovare la dottrina di Andrew Jackson e alla base del suo fiero protezionismo ci siano le idee di William McKinley. Ma anche come lo spirito anti-élite ricalchi una postura già assunta da Richard Nixon, che un certo stile esuberante sia stato tipico di Theodore Roosevelt e che l’imperialismo abbia tratti in comune con il modello di Franklin Delano Roosevelt. Anche l’esercizio dei poteri di guerra ha molti precedenti, da Jackson a Truman. Mentre l’Internal Security Act, passato alla storia come Maccartismo, risuona come un monito sinistro quando sembrano esser messi in discussione alcuni diritti e libertà fondamentali. Un viaggio affascinante tra passato e presente che aiuta a leggere l’America di oggi e il suo nuovo ruolo nell’equilibrio mondiale. Per capire come la battaglia per difendere, o limitare, la democrazia sia una lunga storia di successi e di sconfitte. E come Trump non sia che l’ultimo, più recente capitolo




Cooper Standard, 375 operai in cassa integrazione: "A 62 anni io ora cosa dovrei fare?"

Cede solaio volo di tre metri per operaio in ospedale

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Rutte: "La fornitura di Tomahawk a Kiev non è sul tavolo" - Notizie dall'Ucraina podcast, Adnkronos

Cisgiordania, il premio Oscar Basel Adra: “Governi occidentali complici. Italia? Non ha fatto nulla”

L’Italia ancora complice della Libia sui migranti. Il Perù è diventato ingovernabile.

Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano di Francesco Costa (Mondadori)

Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on ...