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Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Potere vuol dire determinare i limiti del pensabile

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

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martedì 8 aprile 2025

Dazi di Trump, Giovanna Botteri: "È la fine del capitalismo, dello sfruttamento della classe ...

Sette guerre in cinque anni. Quello che gli USA avevano già deciso dopo l'11 settembre.

I cortei contro Trump in tutti gli Stati Uniti. Le bugie di Israele sull’attacco alla Mezzaluna r...

A cosa serve il riarmo europeo?

Cesine, “a pesca di plastica”: volontari ripuliscono la spiaggia

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Arrivano i controdazi: Harley e Levi's nel mirino dell'Europa, salvo il whisky

La sostenibilità nell'epoca del digitale: apprendimento ed educazione

lunedì 7 aprile 2025

La giurista italiana Francesca Albanese è stata riconfermata relatrice dell’Onu per i territori palestinesi fino al 2028 - Intervento di Leonardo Elia

La giurista italiana Francesca Albanese è stata riconfermata relatrice dell’Onu per i territori palestinesi fino al 2028.

Osteggiata scopertamente da  Israele, c’era da aspettarselo ,  ma anche dagli Usa , dalla  Francia, Germania, Olanda  e Gran Bretagna , oltre che dal  governo italiano.

Accusata di antisemitismo , per aver definito senza mezzi termini apartheid la politica degli israeliani nei confronti dei palestinesi, e genocidio quella mattanza che stanno facendo  a Gaza.

Ringraziamo tutti coloro  che  hanno  creduto in lei e l’hanno riconfermata.

Il mondo ha ancora bisogno di Francesca Albanese.

Il silenzio  dell’Unione Europea su  tutto quell’orrore però  è complicità, connivenza.

Silenzio della politica e silenzio ,assordante, dei giornalisti delle testate più importanti, che per nascondere il dramma , si cimentano nel migliore dei casi in giochi di parole, spessissimo funzionando  solo da cassa di risonanza per gli assassini.

L’esercito israeliano, in perfetto stile mafioso o nazista, scegliete voi, giustizia 15  paramedici a Gaza, con i mass media che non danno lontanamente risonanza a quest’atto di ferocia ineguagliabile.

Ecco perché sono contento del successo della manifestazione di Roma del 5 aprile, come anche di

quella di Milano,  manifestazioni, contro il riarmo, contro la guerra e la sua logica, eventi ,tra l’altro praticamente passati sotto silenzio.

La doverosa risposta politica , popolare, alla manifestazione del 15 marzo per l’Europa, indetta da Michele Serra, l’ Europa del riarmo, l’Europa del silenzio sul genocidio sionista, con l’adesione dei partiti della sinistra , o presunta tale, con interventi di intellettuali sul palco francamente inascoltabili, giornata terminata in tv con il monologo di un Benigni inqualificabile, quello dell’Unione europea come la più grande costruzione politico economica degli ultimi 5000 anni. Oddio !!

A questo punto la domanda che pongo ai partiti di opposizione, perché io vengo da sinistra, appartengo come forma mentis da sempre alla sinistra, è perché partendo dalle due manifestazioni popolari, del 5 aprile, non prendano atto delle loro contraddizioni .

La coscienza  di esse dovrebbe portare al loro superamento, ispirandosi a  una grande tradizione di statisti, lucidi e visionari, che nella prima repubblica , ci hanno fatto giocare un ruolo importante nel Mediterraneo e in Europa, pur trovandosi  e subendo  un mondo bipolare. Parlo di Craxi, di Moro, di Fanfani, di Mattei,  e anche di Andreotti.

Se questi partiti non saranno consapevoli della loro separazione dalla realtà , schiavi di logiche che con il nostro comune  sentire, con la nostra identità , con la nostra tradizione non hanno niente a che fare,  beh saranno condannati all’emarginazione politica , ad una posizione ancillare rispetto alle destre.

La politica è partire dal basso, dalla società, dalle sue dinamiche, dalle sue esigenze, per sviluppare una visione. Senza questi passaggi si trasforma solo in un momento autoreferenziale, scollato dai territori, in più  cercando di tacitare le voci dissonanti, non dandogli bastante visibilità.

Cosa gravissima.

Questo scollamento, che indubbiamente è un fatto, si manifesta con il forte astensionismo alle elezioni.

 Perché semplicemente  la gente non va più  a votare perché non si sente rappresentata, non si sente interpretata.

E così ci teniamo la Picierno e le sue esternazioni. Se il suo patito non interviene,  è veramente grave!




No al riarmo, Zanotelli: "Piango per Gaza. Subito boicottaggi e sanzioni...

DIEGO FUSARO: La politica al di là di destra e sinistra [4/6]

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Dazi, borse nel panico - Agorà 07/04/2025

Travaglio contro l’ipocrisia del Pd

domenica 6 aprile 2025

Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne) di Alberto Saravalle, Carlo Stagnaro (Fuoriscena)

 La guerra è entrata nella nostra vita, sebbene i media parlino ancora solo di lontane minacce e di rischi potenziali. Questo libro mostra come un conflitto, di tutti contro tutti, sia in realtà già da tempo in corso. E sia molto più vicino a noi di quanto si creda. Un contratto di acquisizione concluso nel 2024 tra due delle principali società italiane contiene una clausola che consente il recesso qualora dovesse scoppiare un conflitto che coinvolga l’Italia. Non era mai successo prima. Fino a poco tempo fa, nell’Unione europea clausole simili sarebbero state impensabili. Non è che l’ultimo passo di un fenomeno che viene da lontano. Numerose battaglie economiche, non solo tra competitor strategici come Usa e Cina, ma anche tra alleati come Stati Uniti e Unione europea, potrebbero rapidamente degenerare. Non accadeva dalla fine della Seconda guerra mondiale. Le grandi potenze rivaleggiano per preservare la propria sicurezza economica e attivano un circolo vizioso che da un giorno all’altro potrebbe dar luogo a un’irreparabile esplosione militare. Gli autori ripercorrono tutte le tappe che ci hanno portato fin qui, dalla crisi finanziaria del 2008, e ci mettono a disposizione un racconto essenziale e accessibile a tutti, per conoscere davvero il mondo in cui stiamo vivendo e quello che stiamo lasciando ai nostri figli. La storia ci insegna che, quando i popoli smettono di scambiare, allora finiscono per combattere. L’unico modo per raggiungere il fine politico della pace è utilizzare lo strumento economico del commercio e del libero scambio




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I GIOVANI E LA SOLITUDINE POMERIGGIO IN FAMIGLIA

Travaglio e Cacciari sulla piazza dei 5 stelle

(99+) Die Geschichte des Alten Ägypten / Das Fremde Ägypten: Die Geschichte der Spätzeit (2023) Neuauflage

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(99+) История материальной культуры Узбекистана. Вып.3. Ташкент, 1962

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(99+) Tutanchamun: Die ultimative Edition (2022)

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(99+) G. I. Gurdjieff, the Work, and the Academic Study of Religion and Esotericism

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(99+) Carole M. Cusack and Gosia E. Sklodowska (eds), The Teachings and Legacy of G. I. Gurdjieff, Center for the Study of World Religions, Harvard Divinity School, 2025

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Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale di Rula Jebreal (Piemme)

  Tra autobiografia e lucida analisi politica, Genocidio è un libro duro ma necessario che richiama la società civile e la politica alle sue...