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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

martedì 9 aprile 2024

LA NUOVA PISTA DI PATTINAGGIO IN RITARDO DI “APPENA” DUE ANNI E MEZZO

Caos in Puglia, Tomaso Montanari: "La valutazione di Conte è che non ci siano le condizioni di ...

Francesco Guccini - L'Isola Non Trovata

Cobalto: in Congo il costo nascosto dell’auto elettrica

Scontri a Napoli al corteo contro le celebrazioni per i 75 anni della NATO

Tra gli espropriandi del Ponte

Lenta ma costante, prosegue l'avanzata russa nel Donetsk - Notizie dall'Ucraina - Podcast

Israele attacca in Libano e frena su accordo Gaza - Israele Hamas – Podcast

lunedì 8 aprile 2024

Francesco Guccini - L'Orizzonte Di K.D.

«Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati

 






Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull'archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l'ex ministro non ha colpe perché c'era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l'impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.


MENNITTI, DOCUFILM PER L'EX SINDACO

IL SALENTO RIBADISCE IL SUO NO ALL'USO SCONSIDERATO DELL'EOLICO OFFSHORE

L'atto di nascita della Lega, la notaia: "Mi chiesero di costituire un'associazione culturale"

Repower Eu, come spendiamo per l'energia del futuro

Israele, Formigli legge il messaggio di Moni Ovadia a Parenzo. Poi la replica

Gaza, Santoro: “Genocidio non è solo la Shoah, Netanyahu sta creando l’antisemitismo nel ...

Espropri per il Ponte sullo Stretto? "Lo dicono loro, noi non siamo per nulla disposti a farci ...

domenica 7 aprile 2024

VIA DE DONNO, MARCIAPIEDI DISSESTATI E PERICOLOSI: “NON SIAMO CONSIDERATI”

TARANTO, ACCIAIERIE D'ITALIA, I PROBABILI PARTNERS di WALTER BALDACCONI

TRA “ARGENTINIZZAZIONE” E VOTO ALL'ESTERO: IL LIBRO DI ROSANNA BOLOGNINI

IN PIAZZA CONTRO 2 MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI

A Milano la manifestazione contro i Cpr: "Basta lager di Stato né a Milano, né in Albania"

Hannoun: "Chi scende in piazza con la bandiera d'Israele e' per il genocidio"

Salvini: "Salva casa" provvedimento che milioni di italiani aspettano da anni

Francesco Guccini - La Collina

La Francia rilancia le forniture di armi all’Ucraina - Notizie dall'Ucraina – Podcast

Guerre di confine. I conflitti che determineranno il nostro futuro di Klaus Dodds (Einaudi)

 Un quadro che tiene conto da un lato dell’estrema complessità di una materia che è un vero e proprio microcosmo della geopolitica nazionale e internazionale. E dall’altro della necessità sempre più urgente di sfatare il pericoloso mito della sovranità esclusiva e dell’immutabilità delle frontiere: la necessità di coltivare una visione radicalmente diversa, che tenga conto dei rapidi cambiamenti della Terra e delle migrazioni di massa che si profilano all’orizzonte.


In futuro gli oceani polari, i fondali marini e persino la Luna o Marte potrebbero diventare terreno di conquista per le potenze mondiali, o anche per qualche miliardario megalomane. I confini che ci separano gli uni dagli altri sono destinati ad aumentare e farsi più complessi. Conoscerne la storia e le evoluzioni è il modo migliore per capire le guerre di oggi, dall’Ucraina alla Palestina. Le frontiere, insieme alle architetture che le rendono possibili, ci accompagnano da millenni. E da tempo altrettanto immemore scatenano guerre. Le più antiche mura erette a scopo difensivo di cui abbiamo testimonianza risalgono a 12.000 anni fa. E poi ancora le fortificazioni di Gerico, di Atene e Costantinopoli, fino ad arrivare ai progetti di scudi spaziali. L’istinto di proteggersi arroccandosi ed erigendo steccati ha dunque radici profonde. I confini però di naturale e istintivo, malgrado siano talvolta segnalati da fiumi o montagne, hanno ben poco. Così nel corso delle epoche è di volta in volta mutato il nostro atteggiamento nei loro confronti. Nel 1989, per esempio, quando crollava il muro di Berlino, sembrava che il mondo fosse pronto a diventare uno solo, sulla spinta della globalizzazione degli scambi. Trent’anni dopo gli scambi continuano a essere sempre più liberi, ma i confini sono rimasti ben saldi sulle carte geografiche, anzi sono persino aumentati. E ovunque, dagli Stati Uniti all’Italia, si parla di difendersi dagli invasori, di costruire nuovi recinti e barriere. Ovunque i confini sono oggetto di strumentalizzazioni volte a risvegliare rigurgiti sovranisti e nazionalisti. E in futuro? Klaus Dodds ci offre un quadro storico e politico dei conflitti di frontiera di oggi e di quelli che verranno. Conflitti relativi a zone da decenni in situazione di stallo; conflitti che incendieranno confini destinati a spostarsi e a mutare geograficamente, a causa del surriscaldamento globale; e conflitti inediti, legati a nuovi spazi di conquista aperti dalla tecnologia.