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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

venerdì 5 aprile 2024

Lo specchio in/attuale dei tempi ... La Parabola dei ciechi (in olandese: De parabel der blinden) di Pieter Bruegel il Vecchio

 


L'anatra zoppa potrebbe sedersi ancora una volta nel Consiglio Comunale di Lecce. Intervento di Francesco Buja

Animali puntualmente in transito sulle vie delle elezioni comunali leccesi. Le puntuali, insopprimibili pecore richiamate dal pifferaio di turno e due tipi di altri quadrupedi, questi altri rievocati dall’abbondanza di carneadi in bella mostra nelle liste dei candidati. Su cotanta fauna si addensa, ancora timidamente, l’ombra dell’anatra zoppa, simpatico essere morente già amaramente noto sia ai sinistri che ai fintidestri. Accadde infatti che nel 2018, in forza della decisione del Consiglio di Stato, il sindaco Carlo Salvemini, esponente del centrosinistra, trovò, nell’assemblea consiliare, una maggioranza di centrodestra. L’anatra zoppa, appunto. Oggi il simpatico uccello potrebbe sedersi  nuovamente nel Consiglio comunale leccese. Ma lo scenario si mostrerebbe a parti invertite. La candidata del centrodestra, infatti, Adriana Poli Bortone, potrebbe sedurre l’elettorato come ai bei tempi della vittoria su Salvemini senior e di quella quasi plebiscitaria del 2002 e quindi ottenere più voti personali rispetto al rivale, ma le liste dell’attuale primo cittadino potrebbero rivelarsi più redditizie di quelle che portano acqua alla senatrice. Sicché la storica missina si ritroverebbe a dover guidare il capoluogo salentino davanti a una maggioranza di consiglieri a lei avversi. Alla chiamata alle urne infatti il fronte salveminiano sarà sorretto ancora dal trasformista Delli Noci, già decisivo untore di consenso. Dunque il fascino di Lady Adriana contro le liste pro Salvemini, del menzionato untore già unto da Emiliano, e contro il Movimento 5 stelle, che non sapendo più stupire ha scelto il ruolo di ancella del sindaco uscente. Chissà se, zoppicando l’anatra, poi Delli Noci sarà nuovamente folgorato sulla via del potere e, ci sia consentito un po’ di colore in questa valle di buoni propositi, deciderà di tornare all’ovile del centrodestra per salvare l’amica e a suo tempo mentore Adriana.


Francesco Buja, giornalista leccese, collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia, cura e conduce la provocatoria rubrica "Sentinelle del mattino" su Radio Portalecce, emittente della diocesi del capoluogo salentino. Già redattore del Paese Nuovo e de Il Corsivo, nonché direttore del settimanale La Lupa e del quotidiano on line Lo Scorretto, dirige il periodico sportivo Il Giallorosso. Pianista compositore, scrittore di poesie, non frequenta politici.






 

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giovedì 4 aprile 2024

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Dentro il Palazzo. Cosa accade davvero nelle stanze del potere di Carlo Cottarelli (Mondadori)

 In Dentro il Palazzo, Cottarelli restituisce una sincera fotografia delle nostre istituzioni e immagina come potranno evolversi la politica e l'economia italiana ed europea se proseguono le tendenze attuali, compresa la riforma costituzionale sul premierato.


L'immagine delle Aule parlamentari, in cui avvengono i confronti – o spesso gli scontri – fra maggioranza e opposizione per decidere il futuro del nostro paese, è certo familiare a ogni cittadino. Non molti, invece, possono affermare di sapere con chiarezza come funzioni il sistema politico italiano e cosa accada realmente nei palazzi del potere. A raccontarlo in queste pagine, con ironia e attraverso numerosi aneddoti personali, è Carlo Cottarelli che, oltre ad aver ricoperto per otto mesi la carica di senatore nell'ultima legislatura, dopo le elezioni del 2018 venne incaricato di formare un governo nel corso di una crisi istituzionale senza precedenti. Attingendo alla sua esperienza diretta, Cottarelli esamina lo stato della nostra politica. Ne registra le storture, le inefficienze, le potenzialità perdute, descrivendo dal di dentro il funzionamento del nostro Parlamento e trattando, fra l'altro, temi di scottante attualità come il progressivo ridimensionamento del suo ruolo rispetto a quello del governo, il dibattito ormai ridotto a scontro tra fazioni opposte, gli stipendi di deputati e senatori, il bizantinismo delle pratiche, l'allontanamento dei cittadini dal voto, e cosa si può fare per riavvicinare i cittadini alla politica. E racconta per la prima volta in dettaglio quei quattro giorni che lo videro salire al Quirinale più volte nel tentativo di formare un nuovo governo.